intendevo nella situazione attuale... molti si sono lamentati, per certi versi giustamente, del fatto che non chiudessero tutte le aziende. In tal modo non si priva la libertà di lavorare? E credo che sia più a rischio tale libertà/diritto se la situazione avrà conseguenze pesanti, non certo quella di uscire di casa... (non tanto perchèè il lavoro non sarà tutelato ma perchè i disoccupati saranno di più...)
Pensa alle partite IVA: reddito a zero e tutele che non si sa se e quando arriveranno (non sono aggiornato ma ho sentito parlare di un click day per i 600 €... ) se uno dipende da quel reddito potrebbe vedere la chiusura come un'inaccettabile privazione dei suoi diritti... o ragiono male?
anche io parlavo in generale, del passato come del presente, tutto è legato e tutto si tiene e ogni cosa dipende da quelle che gli stanno intorno, avanti e dietro...
Questo è ancor più vero per le libertà, sono tutte sistematicamente legate le une alle altre, se togli una vai a far cadere o rendere pericolanti quelle attorno...
Certo che il momento è preoccupante e che nessuno (quasi nessuno) poteva immaginare quanto fragile e sbilanciato fosse il nostro sistema e quanto fosse in fondo semplice mandarlo gambe all'aria in un attimo, manco una guerra mondiale sarebbe stata tanto fulminea (a meno dell'utilizzo di armi nucleari). Ora in tanti (tanti di quelli che per una vita intera se ne son fregati, si son fatti i fatti loro) si stanno accorgendo che senza tutta una serie di garanzie sociali (che questo sono) una collettività è sempre a rischio "cappotto"... solo che ora è tardi, quelle misure non ci sono e dobbiamo (proprio come negli ospedali) far fronte all'emergenza con gli strumenti che abbiamo, cercando di massimizzarne la portata e l'effetto. Il bello verrà dopo, quando bisognerà scegliere cosa fare di se stessi, se tornare al "prima" o andare oltre, riscrivere le regole sulla base di quello che abbiamo vissuto ed imparato... e li si vedrà veramente chi ha imparato (o capito) cosa...