Quando scopri, grazie al virus, il livello di rabbia/frustrazione latente nelle persone, solo che prima le si sfogava sugli immigrati, sugli irregolari, ogni tanto sui liberi professionisti, a volte su chi ha orientamenti sessuali diversi o sugli statali, quando furbetti del cartellino. O sul politico ladro...
Adesso su chi esce, e senza derogare dal decreto. Criminale a prescindere, untore per scelta. E quanti ne ho letti, di commenti così, anche da persone istruite, che hanno studiato.
Una manica di indici puntati, tutti feroci, privi di empatia, pronti a crocifiggere il malcapitato.
Salvo, subito dopo, rinnegare tutto, perchè adesso tocca a loro seguire la regola.
Sembola ha ragione: prove tecniche di regime, non perchè imposto dall'alto, ma perchè la gran parte della massa di persone in realtà non vede l'ora di trovare IL nemico da eliminare, su cui sfogare tutta la sua rabbia, l'odio che cova dentro, la frustrazione per una vita che è un misto tra mediocrità e fallimento. Non è l'UE quella che ci imporrà il regime, nemmeno il Duce di turno, ma saremo noi stessi a volerlo, desiderarlo, bramarlo a piene mani. Saremo noi a metterlo nelle mani del primo furbastro che saprà incanalare questi nostri aspetti da lettamaio.
Noi, che se leggi sui social sembra di essere in una gabbia di psicopatici, e solo per 6 giorni di clausura, figuriamoci dopo 40. Noi che spiamo dalle finestre, guardiamo male, giudichiamo alla cacchio, e sognamo, dentro ognuno dei nostri marci cuori una vita da EX DDR, pronti a denunciare il vicino che non si attiene, che sgarra, che non è bravo come riteniamo di essere noi.
Una bella fila di indici puntati e te li senti addosso TUTTI, se e quando mai esci.
Finirà questa quarantena, porterà conseguenze gravi in ambito economico, ma sarà una strage a livello sociale, liberando l'aspetto peggiore di ognuno di noi.
Sinceramente del Covid mi preoccupo relativamente, vivendo sempre praticamente recluso per mia scelta, quello che mi preoccupa sono i miei concittadini, i miei vicini.
L'ex Jugoslavia, purtroppo, insegna ancora adesso.
"
Tu non sapevi di avere una coscienza al fosforo
piantata tra l'aorta e l'intenzione,
noi ti abbiamo osservato
dal primo battere del cuore
fino ai ritmi più brevi
dell'ultima emozione
quando uccidevi,
favorendo il potere
i soci vitalizi del potere
ammucchiati in discesa
a difesa
della loro celebrazione.
E se tu la credevi vendetta
il fosforo di guardia
segnalava la tua urgenza di potere
mentre ti emozionavi nel ruolo più eccitante della legge
quello che non protegge
la parte del boia.
Imputato,
il dito più lungo della tua mano
è il medio
quello della mia
è l'indice,
eppure anche tu hai giudicato.
Hai assolto e hai condannato
al di sopra di me,
ma al di sopra di me,
per quello che hai fatto,
per come lo hai rinnovato
il potere ti è grato.
"
F. De Andrè - Sogno Numero Due.