ciao a todos,
a leggere il topic da fuori sembrerebbe che il monte sia diventato impraticabile per i cinghiali...io pedalerei un po' al contrario: i cinghiali ci sono, troppi evidentemente, questo è un dato di fatto che smuove problemi ben più gravi dell'andare in bici, come il rispetto degli ecosistemi, a cui certamente non pensavano né coloro che li hanno introdotti di frodo ormai diversi anni fa né chi li ha lasciati prolificare per garantirsi il tiro al bersaglio tutto l'anno - ed un nuovo piatto tipico da servire nei vari ristoranti della zona: oltre ai cinghiali censiti e "regolarmente" abbattuti ce ne sono infatti quasi altrettanti che vengono cacciati di frodo e finiscono sulle nostre tavole...
Personalmente più che del dover mettere mano periodicamente ai sentieri (cosa che faccio anch'io, nel mio piccolo e con estrema discrezione) mi preoccupo di più del fatto che girino troppi cacciatori - e relativi fucili. Ho la fortuna di poter uscire in mezzo alla settimana e quei cartellini bianchi e rossi che delimitano le aree di " prelievo selettivo" non mi rendono mai troppo tranquillo.
Per quanto riguarda i sentieri anche a me dispiace di trovare arato o bombardato, però mi sembra che - fossi a parte - si tenda un pochino ad esagerare: dalle panchine alla sbarra per bolli blu sono passato ieri in salita e discesa, no problem; qualche tempo fa qualcuno aveva postato che il mezzo internazionale non si vedeva più tanto era rovinato per il passaggio dei simpatici animaletti, ho fatto una figura da scemo allarmando due amici che lo hanno voluto fare comunque e che hanno continuato ad ironizzare tutto il giorno sulle preoccupazioni da forum; a seguire: il matto è ok, ed anche il bel tratto scalettato che scende da Pian de'Raggetti alle antenne telecom; è a posto la classica discesa veloce con i tornanti che da sotto le grotte esce all'Upupa, i due sentieri a destra e sinistra dello stradone del Poggio, kamikaze, cazzo barattolo, la pietraia in alto e le relative varianti per abbassarsi (comprese le scale sopra le grotte, per chi ci riesce senza incristarsi), il paletto classico, il numero 1 dal convento al belvedere (va bbe', quello non si potrebbe fare)... insomma non li conosco tutti ma questi più o meno li ho fatti recentemente, e non mi sembra che ci sia così tanto da annoiarsi.
Posso essere d'accordo sul fatto che i classici hard del monte siano nel complesso più impegnativi - nonchè belli, ma mica si girerà sempre e solo sul tossico e le tre grazie?! Se poi quel che i cinghiali lasciano e concedono al nostro divertimento ci sembra sottodimensionato per i mezzi che abbiamo sotto le chiappe, basta buttare un occhio al cronometro (e magari l'altro ai pedoni!) ed anche le cose semplici acquistano un senso diverso, e per niente facile...
Detto ciò mi auguro anch'io che il problema possa trovare presto una soluzione, ma temo che non ci sia un grande interesse delle istituzioni deputate a, e che probabilmente dovremmo abituarci alla convivenza...
dai che quando si andrà a girare fuori sembrerà tutto liscio come un biliardo!!!
salut ste