Commercianti contro ChainReaction

TonyBlack · 2/2/11

mi fa sorridere questa guerra dei poveri... quale produttore o distributore sarebbe così folle da tagliare le ali a un cliente come CRC, da decine di milioni di di fatturato, a favore di una schiera di negozietti che fatturano 4 soldi e magari nemmeno pagano? tanto lo sanno tutti che certi marchi sono indispensabili e non è possibile "boicottarli".
L'unica soluzione sono i gruppi di acquisto, 100 negozi che acquistano assieme contano molto di più di uno solo...

drunk@tramp · 2/2/11

mi viene da pensare che tale lettera sia stata scritta dai commercianti più lazzaroni e propensi alla speculazione presenti sul mercato.

faccio una considerazione:

sono in cerca di un paio di pedali flat e dal sivende tra i tanti me ne propone uno da 120 euro.
guardo su un noto e-shop e di base lo stesso pedale mi viene fornito a 90 euro, in promozione addirittura a 55 euro..
come posso prendere tale pedale in negozio ben sapendo che online ne prendo 2 paia e mi esce anche un fugace aperitivo nel dopo lavoro??

purtroppo o per fortuna i tempi stanno cambiando, la gente non è più "stupida" come una volta e complice i sempre meno soldi in tasca è anche sempre meno avvezza a calarsi le braghe e farsi incaprettare (passatemi i termini un pò coloriti)

Io troverei più auspicabile che i vari si vende cominciassero a fornirsi dai vari e-shop e con un leggero aumento del prezzo forniscano un servizio adeguato fatto di cortesia e competenza con tutti i benefici del caso per noi utenti finali che alla fine siamo quelli che paghiamo..

a.ron.mtb · 2/2/11

daniele3 vianello ha scritto:
..e perderò anche mi mi faceva la manutenzione ordinaria xkè nn mette mani su prodotti nn suoi

e proprio per questo lui perderà un cliente...perchè i negozianti non riflettono su questo ?
alla fine il cliente cerca di soddisfare le proprie necessità quindi se una prerogativa del negozio fisico è quella di poter effettuare manutenzioni, perchè rifiutarsi di farle ? basta definire il prezzo...
..io credo che dovrebbero concentrarsi sull'offrire servizi che il cliente non può avere dal negozio on line quindi soprattutto assistenza.
e poi perchè non sfruttano anche loro la possibilità di acquistare on line bypassando i distributori locali troppo esosi ?

marcoita89 · 2/2/11

secondo me sono i negozi, almeno vedo dove mi rifornisco io, che se ne aprofittano in maniera evidente sui prezzi degli articoli messi in vendita in quanto non c'è concorrenza, nella mia zona c'è solo un negozio che tratta materiale un pò più tecnico per mtb. Se chainreaction riesce a tenere prezzi competitivi meglio per loro guadagnare mi sà che guadagnano lo stesso, anche tanto!

uedro · 2/2/11

LEPUS ha scritto:
A questi due messaggi c'è poco da aggiungere... ovvero:

"Negozianti, Distributori e operatori del mercato bici: SVEGLIATEVI! SIAMO IN EUROPA E C'E' LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI... se non reggete il confronto non è colpa di chainreaction!!"

Verissimoo-o
Non sempre però è possibile reggere il confronto se non si gioca ad "armi pari": il giorno in cui le tasse sull'importazione, l'IVA e la pressione fiscale saranno uguali in tutta europa allora si che sarà divertente

Accadrà mai?

BAROLO71 · 2/2/11

i tempi stanno cambiando in fretta e penso che ognuno debba ripensare i propri ruoli in funzione di questi cambiamenti, in particolare la filiera distributiva!
Secondo me i negozianti non ne possono niente, sono le vittime di un' inefficenza dei distributori, e sembra retorico ma sopratutto di un sistema fiscale che che rende molto oneroso il magazzino e tutta la gestione commerciale di un negozio ( questo val anche per i distributori).
La regola base del commercio e' che un prodotto esposto bene e' già mezzo venduto, e questo è il motivo principale per cui CRC vende tanto, quando visiti il sito e' come avere una vetrina immensa che ti fà venire voglia di comprare di tutto!
Ora e negozi tradizionali Italiani, non hanno le possibilità economiche per disporre a prezzi ragionevoli di superfici espositive adeguate e tanto meno possono pensare a fare siti tipo quello di CRC.
L'unica soluzione e' che i distributori ottimizzino i costi, magari centralizzando in magazzini europei in modo da rendere competitivi e anche con un buon assortimento i negozianti locali e magari offrendo anche la spedizione diretta al cliente finale riconoscendo una parte di profitto al negozio locale.

Rix · 2/2/11

raga scusate ma CRC è un negozio fisico...vende anche fisicamente o sbaglio?
no perchè se vendesse anche fisicamente...che cazz vorrebbero sta faida antiCRC?!?!?! è come se un negozietto si mettesse a vendere sul web... solo che facendo un casino di numeri di vendita, CRC riesce a tenere prezzi bassi(almeno cosi dovrebbe per regola,poi non sò sta storia di dove possano comprare irregolarmente)...

CALLY · 2/2/11

Sono da anni cliente CRC e devo dire che il servizio è ottimo, quasi mai avuto problemi e quei pochi sono sempre stati risolti con buon senso. Ho allestito diverse bici con pezzi che ho potuto trovare solo da loro (a meno di non girare l'Italia, e forse anche oltre...). Rimane comunque un limite, ovvero il contatto con un venditore serio e preparato che ti possa consigliare (veramente) e togliere dei dubbi quando ce ne sono. Il problema vero e trovare negozianti seri e preparati... posso tranquillamente affermare che più del 50% dei negozianti di MTB e componenti con i quali sono entrato in contatto non sapeva con esattezza cosa stava vendendo oppure pensava di avere di fronte un incompetente a cui rifilare qualche prodotto da smaltire. Poi ci sono quelli bravi ed è un altro discorso. Io di norma quando non ho dubbi, so cosa voglio, magari è anche una articolo non molto diffuso mi rivolgo a CRC che ha un magazzino smisurato. Se invece ho bisogno di un consiglio e non sono sicuro al 100 % della scelta mi rivolgo ad un bravo negoziante. Sono due modi di acquistare diversi.

mcpelo68 · 2/2/11

sarebbe ora che nascesse un bel cartello... anti furboni...altro che anticrc...
ciauz

bajulera · 2/2/11

BAROLO71 ha scritto:
i tempi stanno cambiando in fretta e penso che ognuno debba ripensare i propri ruoli in funzione di questi cambiamenti, in particolare la filiera distributiva!
Secondo me i negozianti non ne possono niente, sono le vittime di un' inefficenza dei distributori, e sembra retorico ma sopratutto di un sistema fiscale che che rende molto oneroso il magazzino e tutta la gestione commerciale di un negozio ( questo val anche per i distributori).
La regola base del commercio e' che un prodotto esposto bene e' già mezzo venduto, e questo è il motivo principale per cui CRC vende tanto, quando visiti il sito e' come avere una vetrina immensa che ti fà venire voglia di comprare di tutto!
Ora e negozi tradizionali Italiani, non hanno le possibilità economiche per disporre a prezzi ragionevoli di superfici espositive adeguate e tanto meno possono pensare a fare siti tipo quello di CRC.
L'unica soluzione e' che i distributori ottimizzino i costi, magari centralizzando in magazzini europei in modo da rendere competitivi e anche con un buon assortimento i negozianti locali e magari offrendo anche la spedizione diretta al cliente finale riconoscendo una parte di profitto al negozio locale.

D'accordo in pieno,il mercato ormai non consente piu' di avere grosse quantita' di materiale in magazzino (soldi fermi)sia ai distributori che ai negozianti.
Le vendite tramite internet sono ormai una realta' consolidata alla quale i negozianti dovrebbero far fronte con servizi diversi per i clienti,mi spiego:
se un determinato articolo decido di comprarlo comunque dal sivende anche pagando qualche euro in piu' rispetto ad internet mi aspetto almeno che il negoziante mi consigli,mi dia almeno qualche dritta per montare il pezzo insomma quanto meno che mi dia assistenza.
Se invece mi tratta con sufficienza e malgrado io li dia "soldi buoni" sembra quasi che non abbia voglia di vendere e mi faccia un favore,e capita spesso a molti,beh allora internet tutta la vita.

MXL · 2/2/11

Hanno poco da protestare, il mondo va avanti, bisogna evolversi, sarebbe troppo comodo rimanere fermi sulle proprie posizioni!

I negozi, quelli veri, con i prezzi fanno quello che possono - e' una battaglia impari e non per colpa loro - ma la vera differenza la fanno nei servizi. Disponibilita' e capacita'.
Non e' possibile pretendere il prezzo dal negozio fisico sotto casa, come non e' possibile pretendere il servizio dal negozio online in UK.

mi vien da citare Darwin: non sopravvive il più forte o il più intelligente,
ma chi si adatta più velocemente al cambiamento.

david_jcd · 2/2/11

anch'io concordo. I negozianti potrebbero mettersi d'accordo e darsi una mano anche senza fare la guerra a crc. Se io non ho un certo pezzo, ti mando dal mio collega in un altro negozio, e se mancherà qualcosa a lui, ti manderà da me a comprarla. Sempre meglio per un negoziante mandare il cliente da un sivende concorrente che a comprare sul web.

cerrotorre · 2/2/11

Sul tema negozio online vs. negozio fisico si é discusso già molte volte e sono contento che personalmente ho potuto vivere sia la posizione del cliente finale che la posizione del negoziante e capisco capisco i pro e i contro delle due realtá.

Una cosa della quale non ho sentito mai parlare in Italia é il fatto che alcuni negozi si mettano insieme a fare certi ordini per spuntare un prezzo migliore. Cosa che succede per esempio in Germania.
Nella mia zona vedo che alcuni negozi si combattono fino alla morte, invece di mettersi insieme a mangiare dallo stesso piatto. Perché di mangiare, ce n'é abbastanza per tutti.

Nomad 42 · 2/2/11

non credo che i prezzi di CRC, e di altri grandi negozi on line, siano inferiori ai negozi fisici ma credo che il successo del on line sia dovuto alla grande disponibilità in vetrina e agli scafali! Comperare su CRC è come andare al supermercato dove si trova di tutto e, per assurdo, si "tocca con mano" e se poi , come in tutti i negozi, virtuali e non, si trovano le occasioni ad un buon prezzo! Nel negozio sotto casa non si trova niente e per sapere se c'è quello che fa per te devi chiederlo e richiedere l'alternativa 1 e la 2 e magari la 3, aspettare il tuo turno, attendere che il sivende risponda al telefono, chiedere il prezzo, chiedere se c'è lo sconto, chiedere il peso, ecc. ecc. ...fino a che non ti mandano a c....!

david_jcd · 2/2/11

Nomad 42 ha scritto:
non credo che i prezzi di CRC, e di altri grandi negozi on line, siano inferiori ai negozi fisici ma credo che il successo del on line sia dovuto alla grande disponibilità in vetrina e agli scafali!

cito te perchè sei l'ultimo che l'ha scritto, ma secondo me negare che i prezzi dei negozi online siano più bassi è sbagliato. mi sembra sotto gli occhi di tutti, se una gomma in negozio la trovi a 45, online con 60 o 70 ne prendi due.

babylonboss26 · 2/2/11

ormai è anacronistico e difficilmente praticabile lottare contro internet: il mercato è cambiato e i commercianti devono prenderne atto. In più i grandi brand non credo che siano interessati ad agevolare solo i commercianti fisici perchè, attraverso internet, hanno raddoppiato il proprio fatturato e la visibilità offerta da internet non è paragonabile alla vendita nel negozio. Internet offre la possibilità ai marchi di vendere di più, abbassando i prezzi, ma aumentando le vendite. Non penso che torneranno indietro!!! sarebbe da folli!!!

Tesa · 2/2/11

Poi molti prodotti li vendono quasi solo online... esempio le fiveten! In negozi è quasi impossibile trovarle!

babylonboss26 · 2/2/11

tra l'altro CRC è sicuramente il sito più fornito ma non il più economico. I siti tedeschi offrono dei prezzi che nei negozi ti sogni!!!! Pensate davvero che un colosso come SHIMANO o SRAM possa rinunciare a rifornire i negozi online (perdendo una valanga di soldi!!!) solo per mantenere i negozi fisici in vita???????

LEPUS · 2/2/11

Tesa ha scritto:
Poi molti prodotti li vendono quasi solo online... esempio le fiveten! In negozi è quasi impossibile trovarle!

L'esempio delle FIVE TEN è un pò infelice...

luca19721 · 2/2/11

...parlano di etica...
ma se davvero di etica si dovesse parlare, ovvero concetto universale, allora tutti i negozi online grandi e piccoli dovrebbero essere soggetti a questo tipo di "class action"..Visto che molti siti tedeschi vendono a prezzi anche più bassi di CRC.
..ma il fatto é il VOLUME si affari che ha CRC che sta sulle palle ai negozianti..non solo i prezzi..i. Quella dei prezzi bassissimi é un alibi.Davvero, su alcuni articoli si spende meno nei negozi. Io le Rock Shox le pago meno dal mio si vende che su CRC..ergo....w la varietà dell'offerta.
CRC ha inoltre molti costi da sopportare : un sacco di dipendenti , i costi generati da un grande magazzino e gli ordini da fare ogni giorno per gli approvviggionamenti.
Sono competetitivi punto e basta e hanno capito come fare i soldi senza tanti imbrogli o raggiri.Ovvero facendosi il mazzo per cercare di offrire una enorme varietà di scelta. Ovvio che sta cosa sta sul banano a tanti negozi.
CRC é poi anche un modo di comprare un po' diverso..e il negozio online si prende i suoi rischi.Per esempio..vedi un articolo su CRC che ti piace..lo compri, ti arriva , lo guardi..ti fa schifo..e lo puoi rimandare indietro e riavere la somma versata.
Mai provato a riavere i soldi indietro da un negoziante se hai cambiato idea?.........ehm.
Ecco ste cose mi fanno venire voglia di perseverare nei mei acquisti su CRC..
Certo, a su molte cose hanno prezzi convenienti..ma il loro forte , ripeto , é la varietà dell'offerta e la velocità nelle spedizioni.
Io da CRC ci compro pure le felpe casual che mi metto al lavoro..Devo aspettarmi una insurrezione pure da parte dei negozi di abbigliamento sportivo?....

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