Tech Corner Come revisionare il Fox DHX Air (parte 2)

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Danybiker88

Redazione
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Eccoci giunti alla seconda puntata di “come revisionare il DHX Air”.

Nel precedente articolo abbiamo analizzato come smontare e revisionare la parte aria. Siamo però rimasti in sospeso con la fase 3 “revisione dell’idraulica e riduzione di volume della camera principale”.

A questo punto dovreste trovarvi nella fase 3, ovvero con ammortizzatore completamente aperto o comunque almeno con il manicotto dell’aria smontato.

Alcune premesse prima di mettersi al lavoro:
-Prima di intervenire su una sospensione, è bene preparare un piano di lavoro ordinato e soprattutto pulito: bisogna evitare che entrino agenti estranei all’interno della nostra sospensione.
-
Pulire sempre la forcella o l’ammortizzatore prima di smontarlo
-
Utilizzare dispositivi di protezione (guanti ed occhiali), specialmente se si interviene su camere o serbatoi in pressione.
Attrezzi e materiale occorrenti per la revisione idraulica:
-Chiave da 24mm
-Olio SAE 7 WT o 10WT (MY da 2010 in poi) (o un olio simile, vedi paragrafo sull’olio).
-Alcool isopropilico (si può trovare in bombolette spray nei negozi di elettronica)
-Una morsa
-Un piccolo cacciavite o una piccola spatolina dalla punta arrotondata (per rimuovere gli o-ring)
-Una siringa da 20ml
-Float Fluid o olio per differenziali sintetico 90W (o anche 80W va bene lo stesso)
-Catino o recipiente per raccogliere gli oli
-Rotolo di carta o stracci puliti che non lascino peli (ideale in tessuto non tessuto)

Quale olio utilizzare?

Il discorso olio è abbastanza dibattuto. A quanto pare, a meno di non cambiare drasticamente la viscosità dell’olio, non ci sono enormi differenze tra un 7WT e un 7,5WT o tra un marchio e l’altro.
Comunque gli ammortizzatori fino al 2009 hanno come olio il Fox 7W che altro non è che Torco RFX Medium (7WT cSt@40: 31.82) rimarchiato, mentre nei nuovi modelli 2010 c’è olio Fox 10W. Se volete potete utilizzare gli oli originali, altrimenti potete utilizzare a posto del Fox 7W del Motorex 7.5WT (cSt@40: 35.90 testato di persona, non ho notato alcuna differenza) e a posto del Fox 10W del castrol 10WT .
Ad ogni modo si può anche intervenire sulla viscosità dell’olio per personalizzare l’ammo. Se si vuole maggior freno in compressione, un propedal più attivo e un maggior freno in estensione (a parità di regolazione si intende) si può montare un olio più viscoso, viceversa un olio più fluido. A voi la scelta!

Ok! A questo punto che abbiamo tutto il materiale possiamo metterci all’opera!

Durante le operazioni di revisione, vi consiglio di tenere a portata di mano le seguenti immagini:
01b.jpg

Immagine 1:
1: piggy back (con all’interno non visibile l’IFP)
2: tappo superiore della camera di espansione (Boost Valvle) con valvola
3: tappo di chiusura. Il tappo e forato e filettato all’interno in modo che il 2 ruotando scorra all’interno del piggy back variando le dimensioni della camera di espansione.
4: chiusura inferiore della camera olio: lo stelo di avvita all’interno di essa creando uno spazio sigillato che è pieno di olio (no aria)
5: stelo cavo al cui interno è presente la camera dell’olio
6: foro con grano e guarnizione: attraverso questo foro inseriremo il nuovo olio ed effettueremo lo spurgo.

Immagine 2-3: ammortizzatore smontato visto da diverse angolature (clicca per ingrandire).

sezione.jpg

Immagine 4: ammortizzatore sezionato, molto utile per capire il funzionamento delle varie parti.

Parte 1: smontaggio.


1) Rimozione aria e smontaggio valvola: questa operazione è di assoluta importanza. Sgonfiamo completamente la camera di espansione nel piggy back e smontiamo la valvola, collocandola in un posto sicuro (guai a perderla!).
Rimuovere anche la ghiera blu di regolazione del bottom out.Suggerimento: se non avete uno smonta valvole, potete usare l’astina di un compasso. L’estremità dell’astina con le due lamelle di alcuni compassi è un ottimo smonta valvole. Se non avete neppure un compasso adatto, rivolgetevi da un gommista.
Attenzione: se il vostro ammortizzatore è un DHX Air 5.0 senza valvola sul piggy back (modello custom per Specialized Enduro) non proseguite! L’ammortizzatore è precaricato di fabbrica con azoto e correte il rischio che scoppi durante lo smontaggio!

2) Rimozione tappo piggy back: a questo punto dobbiamo mettere l’ammortizzatore in morsa (proteggendolo con stracci o pezzi di camere d’aria) fissandolo sull’occhiello inferiore (lato ritorno per intederci) o tenerlo fermo appoggiando il corpo ammortizzatore sul tavolo ed esercitando pressione con il palmo della mano, in modo che non si muova. Fissato saldamente l’ammortizzatore, con una chiave da 24 svitiamo il dado #3 in modo da estrarre il tappo #2. Rimossi il #2 e il #3, dovreste trovarvi in una configurazione del genere, solitamente senza olio:
1816.jpg

Immagine 5: una volta aperto il piggy back, l'interno della camera di espansione si presenta così. A meno di problemi all'o-ring dell' IFP l'unica differenza è che non troverete così tanto olio.
Attenzione: l’operazione di allentamento del dado #3 può essere difficoltosa! Attenzione a non danneggiare gli steli o il dado stesso (in delicato alluminio). L’utilizzo di una chiave tubolare, se ce l’avete a disposizione, è consigliato.

3) Rimozione stelo: fissiamo l’ammortizzatore in morsa (proteggendolo adeguatamente con stracci o pezzi di camere d’aria) stringendo l’occhiello lato stelo. Con una chiave aperta da 24 allentiamo il dado #4. E’ necessaria una certa forza, attenzione a non rovinare lo stelo! Una volta allentato lo stelo ci posizioniamo sopra il catino e completiamo lo svitamento: uscirà l’olio. Ci dovremmo trovare in una situazione del genere (non fate caso alla morsa fissata su una sedia di plastica :loll::
0810.jpg

Immagine 6: come si presenta l'ammortizzatore rimosso lo stelo.

4) Rimozione grano #6: al fondo dello stelo è presente una specie di sferetta bianca. Questa sferetta nasconde un grano, che dobbiamo smontare. L’unico modo per accedere al grano è di distruggere questa colata di materiale plastico (colla a caldo?) con un cacciavite affilato, una vite o un cutter.
Attenzione: durante l’operazione di distruzione del siglillo, evitiamo di danneggiare lo stelo o la testa del grano stesso. E’ un’operazione noiosa, ma con un po di pazienza si riesce.

5) Rimozione IFP: a questo punto possiamo rimuovere l’IFP. Per rimuoverla svitiamo il piccolo grano che tappa il foro posto al centro dell’IFP stessa. Con un uncino, un gancio, una vite o meglio una pinza a L facendo presa attraverso il foro estraiamo l’IFP.
Attenzione: non danneggiare il filetto o l’interno del piggy back durante l’operazione!

6) Pulizia con alcool isopropilico: a questo punto il nostro ammortizzatore è smontato! Prima di proseguire con la fase successiva, pulire accuratamente tutte le varie parti con alcool isopropilico, in modo da rimuovere tutti i residui di olio vecchio.
Suggerimento: spruzzate per bene in modo da pulire, sfruttando la pressione della bomboletta per pulire le valvole. Se spruzzate dal lato dove si fissava lo stelo, l’acool attraverserà i canali uscendo nel piggy back e pulendo tutte le valvole.

Parte 2: inserimento nuovo olio e spurgo.

Eccoci giunti alla parte più difficile! A questo punto armatevi di pazienza e se necessario ripetete la procedura più volte, ripartendo da zero. E’ fondamentale che l’olio sia perfettamente spurgato, pena il malfunzionamento dell’idraulica.
Questa non è l’unica procedura (potete anche sbizzarrirvi a trovarne delle nuove!) ma trovo che sia semplice ed efficace.

7) Preparazione contenitore olio: questa è la parte più divertente! Bisogna realizzare un contenitore che, incastrato sullo stelo, permetta al foro #6 di rimanere interamente sommerso d’olio. In questo modo facendo lavorare l’ammortizzatore, l’aria tenderà a risalire e a fuoriuscire attraverso il foro stesso, spurgano l’ammortizzatore. Sbizzarritevi con la fantasia: usate un pacchetto di pastiglie, un contenitore in plastica, una bottiglia. L’importante è che ci sia una guarnizione (un pezzo di gommapiuma) che impedisca all’olio di colare e che il contenitore sia sufficientemente grande da permettervi di riavvitare il grano #6 senza che il foro fuoriesca dall’olio (potrebbe entrare aria, con conseguenti malfunzionamenti dell’idraulica).
Un’idea può essere questa: pacchetto di pillole, tagliato e con incollato un pezzo di gommapiuma come guarnizione:
0611.jpg

Immagine 7: serbatoio per l'olioa rtigianale. Soluzione un po grezza ma funzionale!
Suggerimento: è anche possibile utilizzare il manicotto come contenitore, tuttavia lo spazio libero non sarà sufficiente per inserire il grano #6. Il problema è risolvibile se al momento di reinserire il grano, posizionate l’ammortizzatore in posizione orizzontale, con il foro verso l’alto. Se vi va bene non entrerà aria!

7) Posizionamento corpo ammortizzatore e pulita tenute: posizioniamo il corpo dell’ammortizzatore in morsa, fissandolo sull’occhiello lato ritorno, come in foto.
0810.jpg

Immagine 8: prima di proseguire posizionare l'ammortizzatore in morsa in questo modo, in modo che lo stelo stia verso l'alto..
Con l’occasione approfittiamo per controllare che le tenute siano in perfetto stato e ben posizionate. Notare che l’IFP e tutto l’hardware della camera di espansione è ancora smontato.

8) Inserimento e spurgo olio: finalmente ci siamo: la parte cruciale, dalla quale dipenderà il buono o il cattivo esito del nostro lavoro!
- riempiamo il più possibile il piggy back con olio.
098.jpg

Immagine 9: riempiamo il più possibile il piggy back d'olio.

-Montiamo tutto l’hardware della camera di espansione (#2 e #3) stringendo a mano e sempre con la valvola smontata. Riempiamo il più possibile di olio e mettiamo il tappo in metallo della valvola.
1021.jpg

Immagine 10: montiamo il tappo in modo da alzare il più possibile il livello d'olio. Per il principio dei vasi comunicanti, anche all'interno dell'astina sulla DX si avrà lo stesso livello d'olio del piggy back.

-Con delicatezza rimontiamo lo stelo, lo avvitiamo (per ora basta stringere a mano) e lo facciamo scendere lentamente fino a fondo corsa, in modo da evitare che l’olio si emulsioni con l’aria.
1127.jpg

Immagine 11: chiudiamo ermeticamente il piggy back. In questo modo l'olio non ha modo di uscire durante i cicli di compressione/estensione necessari per lo spurgo.

-Inseriamo il nostro serbatoio sullo stelo, lo riempiamo d’olio e comprimiamo e riestendiamo l’ammortizzatore più volte, finchè non smettono di fuoriuscire bolle d’aria. Ci vorrà un po’ di tempo, ma procedete senza fretta finchè l’aria non ha completamente smesso di uscire. Quando non vedrete più aria uscire, chiudete completamente il ritorno e cercate di riestendere velocemente l’ammortizzatore, tirando dall’occhiello libero lo stelo verso l’alto. Questo crea una dpressione, facilitando la fuoriuscita dell’aria rimasta intrappolata all’interno.
1222.jpg

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Immagini 11-12: il nostro serbatoio al lavoro!

-A questo punto ristendiamo completamente lo stelo e riavvitiamo il grano #6, facendo attenzione che il foro sia sempre sotto il livello dell’olio. Rimuoviamo il contenitore dell’olio e proviamo a comprimere l’ammortizzatore. Se lo spurgo è stato eseguito correttamente non riusciremo a comprimere l’ammortizzatore per più di ca 1mm.
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Immagine 13: riestendiamo completamente lo stelo dopo aver inserito il grano.

-
Rimuoviamo quindi l’hardware della camera di espansione (#2 e #3), ci si presenta una situazione di questo tipo:
1519.jpg

Immagine 14: rimuoviamo il tappo dal piggy back in modo da poter inserire l'IFP.

-
Inseriamo quindi l’IFP, facendo attenzione che non rimangano intrappolate bolle d’aria al di sotto. Per assicurarsi che ciò non accada colpire con le dita il piggy back in modo da agitare leggermente l’ammortizzatore.
La profondità di inserimento dell’IFP va rispettata con precisione! La variazione di tale valore modifica il comportamento dell’ammo. Volendo è un valore su cui si può giocare per personalizzare la risposta dell’ammortizzatore. Ad ogni modo se non volete avere sorprese, seguite scrupolosamente la relativa tabella (vedi fondo articolo).
1617.jpg

1717.jpg

Immagini 14-15: reinseriamo l'IFP con il foro centrale aperto. Una volta impostata la corretta profondità (da tabella) riavvitiamo il grano e chiudiamo il foro centrale.

-
Una volta posizionato l’IFP alla giusta profondità, riavvitiamo il grano, rimuoviamo l’olio in eccesso nella camera di espansione e introduciamo un pochettino di olio per differenziali o float fluid per garantire una costante lubrificazione. Rimontiamo quindi l’hardware della camera di espansione.

9) Serraggio e controllo finale: posizioniamo l’ammortizzatore in morsa, fissandolo dall’occhiello lato stelo. Con la chiave da 24 chiudiamo il dado #4 in modo da garantire un corretto serraggio dello stelo. Appoggiando l’ammortizzatore sul tavolo o chiudendolo in morsa opportunamente protetto da stracchi chiudiamo sempre con la chiave da 24 (o meglio con una chiave tubolare) il dado #3 e rimontiamo la valvola. Gonfiamo la camera di espansione alla pressione desiderata e abbiamo finito!

Profondità di inserimento IFP:

Codice:
190mm   x   50mm  =  32mm
200mm   x   50mm  =  32mm
200mm   x   57mm  =  33mm
215mm   x   64mm  =  34mm
222mm   x   64mm  =  34mm
241mm   x   76mm  =  38mm
 

Danybiker88

Redazione
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Perché ridurre il volume?
La variazione di volume della camera d’aria principale è una regolazione molto importante ai fini di determinare la curva di compressione dell’ammortizzatore. La stessa Fox, alcuni anni fa, dotava i suoi ammortizzatori di manicotto con l’AVA (Air Volume Adjustment), in pratica un sistema che permetteva di variare, agendo su una ghiera, il volume della camera principale. Ancora oggi, nella serie Floatm vengono commericializzati due tipi di ammortizzatori: i cossiddetti “High Volume” (dotati di camera supplementare esterna) e i cosiddetti “Standard Volume” (il cui manicotto non presenta la camera esterna).
Il DHX viene commercializato solo in versione High Volume e non pochi utenti si lamentano l’eccessiva linearità, specialmente se abbinato ad un carro lineare o regressivo e per usi più aggressivi. Una sospensione troppo lineare comporta un eccessivo numero di fondocorsa e obbliga il rider, se non vuole danneggiare la sospensione o avere meno controllo in quelle situazioni di forti sollecitazioni, a tenere pressioni molto elevate, che vanno a sacrificare la capacità di assorbimento sui piccoli urti.

In che modo il volume della camera principale influenza il comportamento della sospensione ?

Innanzitutto dobbiamo partire con la considerazione (più o meno nota) che più una camera di una sospensione è piccola, maggiore sarà la sua progressività.
Prendiamo il caso del nostro ammortizzatore. Chiamiamo Vcp il volume della camera d’aria principale, Ve il volume della camera esterna e chiamiamo Vse il volume dello stelo.
Il volume della camera ad ammortizzatore esteso sarà: Vi=Vcp
Il volume ad ammortizzatore compresso sarà: Vf=Vcp-Vse.
Risulta quindi evidente che, maggiore è il volume della camera principale (Vcp), minore sarà in percentuale la variazione ΔV (ΔV=Vf-Vi) e di conseguenza la pressione finale nella camera. In un ammortizzatore Standard Volume la pressione della camera principale a sospensione compressa sarà maggiore rispetto ad un ammortizzatore High Volume. Di conseguenza l’ammortizzatore normale, man mano che affonda incontrerà una resistenza sempre maggiore (aumenta maggiormente la pressione della camera) e di conseguenza avrà una corsa molto più progressiva.
Se poi si aggiunge che la camera esterna non subisce riduzioni di volume durante l’affondamento, risulta chiaro il perché ci siano delle differenze così sensibili in termini di comportamento.

In soldoni quindi più si riduce il volume della camera esterna, più si rende progressiva la sospensione. Più saranno grossi i nostri spessori, più il nostro DHX diventerà progressiva. Se riempiamo completamente la camera di espansione, otteniamo il comportamento di un ammortizzatore Standard Volume.

Al lavoro!

La procedura è molto semplice e consiste nell’inserire all’interno della camera esterna degli spessori in materiale plastico. La quantità e le dimensioni degli spessori possono variare a seconda dei propri gusti e del set-up che si vuole ottenere. Ci vorranno alcuni tentativi prima di ottenre il comportamento desiderato, ma procedendo nell’operazione capirete che non è per forza necessario smontare il manicotto per intervenire sugli spessori: gli interventi successivi potrannoe ssere fatti (una volta sgonfiata la camera principale) anche con l’ammortizzatore direttamente montato sulla bici, semplicemente sfilando la camera esterna dal manicotto.

A)Confugurazione iniziale: prima di procedere, accertiamoci di trovarci in questa configurazione:
Tech_Corner_Articolo_1_07.JPG

Manicotto completamente smontato e camera esterna rimossa (vedi Punto 4, Parte 1).

B)Realizzazione spessori:
gli spessori possono essere ricavati in vario modo. Personalmente mi sono trovato bene ritagliando l’imballaggio di una campana di CD:
clip_image002.jpg

Il materiale (PVC) del “coperchio” è facilmente tagliabile con un cutter o un buon paio di forbici. Inoltre il fatto che sia già curvo, permette di facilitare l’inserimento dello spessore.
La lunghezza degli spessori dev’essere di 125mm in modo che le due estremità combacino. L’altezza massima affinche lo spessore non interferisca con gli o-ring è di 31mm (ma potete variarla a vostro piacimento a seconda di quanto volete ridurre il volume). Lo spessore che ho misurato era di 0,8mm ed ho inserito 2 strisce sovrapposte una sopra l’altra.
DSC050951.JPG


C)Inserimento spessori:
una volta ritagliate le strisce di plastica, dobbiamo inserirle dentro la camera esterna. Per fare ciò avviciniamo i due lembi con le dita e le inseriamo a camera smontata:
DSC05097.JPG

Se abbiamo fatto un buon lavoro (e abbiamo avuto fortuna!) non ci sarà sovrapposiozione tra i due lembi e lo spessore non interferirà con gli o-ring. Altrimenti rimuoviamo lo spessore e con un taglierino o con le forbici effettuaiamo gli opportuni aggiustamenti.
Inseriti i due spessori siamo pronti a rimontare la camera.
 

Federico FVG

Biker forumensus
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questa sì che è precisione!!! complimenti vivissimi, se continuerete così diventeremo tutti meccanici provetti

P.S. un suggerimento: non sarebbe possibile indicare anche il tempo indicativo necessario per completare le varie fasi o tutta l'operazione? così uno si può regolare meglio
 

figaro54

Biker perfektus
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Artena (Roma)
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bravi come al solito!!!
molto interessante la riduzione di volume della camera, ma lo spessore totale delle strisce che hai aggiunto e' di 1,6mm, quindi se si inserisce uno spessore di 2-2,5mm va bene o interferisce con qualche parte interna della camera?
ad avere delle boccole gia' pronte di pvc di quelle misure va bene?
inserendo delle strisce tagliate verticalmente non si rischia che si spostino col movimento?
 

Danybiker88

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bravi come al solito!!!
molto interessante la riduzione di volume della camera, ma lo spessore totale delle strisce che hai aggiunto e' di 1,6mm, quindi se si inserisce uno spessore di 2-2,5mm va bene o interferisce con qualche parte interna della camera?
2mm non dovrebbe essere un problema, le due strisce, correttamente posizionate lasciavano ancora un pochettino di spazione... L'unica soluzione per avere una risposta certa è provare!

ad avere delle boccole gia' pronte di pvc di quelle misure va bene?
Certo, però te le devi far fare da un tornitore, magari in diverse misure a seconda di quanto vuoi rendere progressivo l'ammo, quindi diventa costoso e lungo. Utilizzando materiale di recupero hai lo stesso funzionamento, a costo zero e con il vantaggio di poter fare tutte le prove che vuoi!
Le boccole vanno bene in teflon o comunque in materiale plastico, in modo da essere sicuri di non graffiare la superficie del manicotto durante l'inserimento. Il PVC è ottimo perchè non viene degradato dall'olio.

inserendo delle strisce tagliate verticalmente non si rischia che si spostino col movimento?
No, perchè comunque aderiscono alla parete. Anche se dovessero ruotare o muoversi leggermente comunque non succede nulla.
Le strisce devono comunque essere per forza tagliate, altrimenti diventa difficoltoso l'inserimento (le due estremità della camera esterna sono più strette in quanto sono presenti le sedi degli o-ring che vanno a far tenuta sul manicotto). Se la striscia è tagliata, sovrapponendo le due estremità è semplicissimo inserirla. Inoltre con il taglio si ha la certezza che la striscia aderisca per bene alla parete esterna anche se la misura non è precisissima. Lo spazio è poco e il rischio è che, se non aderisce correttamente alal parete esterna, non si riesca a rimontare la camera esterna.
 

fabio-no-drop

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Davvero un ottimo, ottimo lavoro.

Consiglio: le foto piccole, potete uploadarle con imageshack o similari, in modo che quando uno ci clicca sopra può vedersele ingrandite in risoluzione ONU (=giga)?

TKS

EDIT: dany lascia stare, ho visto adesso che è già fatto.. ;-)
 

Danybiker88

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P.S. un suggerimento: non sarebbe possibile indicare anche il tempo indicativo necessario per completare le varie fasi o tutta l'operazione? così uno si può regolare meglio

Il tempo è soggettivo...
La prima volta ci ho messo un pomeriggio, come tempo indicativo se conosci la procedura, in un'oretta facendo tutto con cura te la cavi.
L'importante è fare lo spurgo con attenzione, sul resto è difficile sbagliare.
 
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ugo

Biker assatanatus
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@Danny ottimo lavoro preciso e puntuale.. 2 perplessità:
Come fai a stringere il grano dell'IFP una volta che l'hai mandato a giusta quota??? non gira anche il pistone IFP dentro al serbatoio di espansione?????
Per agevolare lo spurgo non è pensabile l'utilizzo del tappo evidenziato in foto???
 
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figaro54

Biker perfektus
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2mm non dovrebbe essere un problema, le due strisce, correttamente posizionate lasciavano ancora un pochettino di spazione... L'unica soluzione per avere una risposta certa è provare!


Certo, però te le devi far fare da un tornitore, magari in diverse misure a seconda di quanto vuoi rendere progressivo l'ammo, quindi diventa costoso e lungo. Utilizzando materiale di recupero hai lo stesso funzionamento, a costo zero e con il vantaggio di poter fare tutte le prove che vuoi!
Le boccole vanno bene in teflon o comunque in materiale plastico, in modo da essere sicuri di non graffiare la superficie del manicotto durante l'inserimento. Il PVC è ottimo perchè non viene degradato dall'olio.


No, perchè comunque aderiscono alla parete. Anche se dovessero ruotare o muoversi leggermente comunque non succede nulla.
Le strisce devono comunque essere per forza tagliate, altrimenti diventa difficoltoso l'inserimento (le due estremità della camera esterna sono più strette in quanto sono presenti le sedi degli o-ring che vanno a far tenuta sul manicotto). Se la striscia è tagliata, sovrapponendo le due estremità è semplicissimo inserirla. Inoltre con il taglio si ha la certezza che la striscia aderisca per bene alla parete esterna anche se la misura non è precisissima. Lo spazio è poco e il rischio è che, se non aderisce correttamente alal parete esterna, non si riesca a rimontare la camera esterna.


visto che ne dovro' revisioneare uno ad un amico ci divertiremo a provare varie soluzioni.
per i pezzi no' problem tornisco e freso senza problemi e quindi mi posso fare tutte le boccole che voglio.
visto che l'inserimento e' fra due or allora dovro' tagliare anche quelle che faccio............le faro' in teflon con sopra e sotto degli uinserti in gomma per evitare collisioni a pacco se ce ne dovessero essere!!!

grazie
 

bis

Biker augustus
29/12/08
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Besana in Brianza
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Eccellente Danybiker88, molto chiaro. :-)

Valuta solo se non sia il caso di evidenziare questa frase:
Attenzione: se il vostro ammortizzatore è un DHX Air 5.0 senza valvola sul piggy back (modello custom per Specialized Enduro) non proseguite! L’ammortizzatore è precaricato di fabbrica con azoto e correte il rischio che scoppi durante lo smontaggio!
 

Bimbo

Biker novus
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Valmadrera
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Magari qualcuno ha gia' avanzato l'ipotesi...non sarebbe possibile fare dei video?
Alla fine per fare le foto dovete comunque lavorare sul pezzo quindi con un video sarebbe tutto piu' figo di quanto non sia gia' con perfette spiegazioni e fotografie.
Grazie.
 

Danybiker88

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@Danny ottimo lavoro preciso e puntuale.. 2 perplessità:
Come fai a stringere il grano dell'IFP una volta che l'hai mandato a giusta quota??? non gira anche il pistone IFP dentro al serbatoio di espansione?????
Per agevolare lo spurgo non è pensabile l'utilizzo del tappo evidenziato in foto???

Il grano dell'IFP non va chiuso con chissà quale forza. Sotto il grano c'è una guarnizione, quindi basta una coppia minima. La rotazione è impedita dall'attrtito, seppur minimo dell'o-ring dell'IFP.

Per quando riguarda il tappino che indichi nella foto, ti devo dire che anch'io all'inizio ho pensato di usarlo, con scarsi risultati. Il metodo che ho descritto invce funziona e pure molto bene. Non servono attrezzi particolari, nessuna siringa o connettore specifico. Può essere utile per pulire meglio il condotto (una spruzzata di alcool isopropilico e tutto lo sporco esce), ma per lo spurgo sinceramente non lo ritengo utile. Poi magari c'è qualche procedura che lo utilizza, ma ripeto che questa è imho la più semplice e quindi più funzionale.
 

Danybiker88

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visto che ne dovro' revisioneare uno ad un amico ci divertiremo a provare varie soluzioni.
per i pezzi no' problem tornisco e freso senza problemi e quindi mi posso fare tutte le boccole che voglio.
visto che l'inserimento e' fra due or allora dovro' tagliare anche quelle che faccio............le faro' in teflon con sopra e sotto degli uinserti in gomma per evitare collisioni a pacco se ce ne dovessero essere!!!

grazie

Tu dici di mettere la gomma per evitare le vibrazioni e conseguente rumore? Bah secondo me non serve. Se vuoi farlo come esercizio di stile, non fa male. Però ti assicuro che le normalissime strisce in plastica non producono alcun rumore. La loro stessa elasticità le tiene in sede, facendo si che aderiscano per bene alal parete e non si muovano.

Considera comunque se usi la gomma, che quasta sia compatibile con l'olio delle sospensioni. Altrimenti rischi che si degradi.

Soluzioni per la riduzione di volume ce ne sono moltissime. Ho letto pure di un pazzo che ha riempito la camera esterna di poliuretano espanso, quello che si usa come sigillante venduto in bombolette...
 

samu_87

Biker velocissimus
22/6/05
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Reggio Emilia
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Ma una domanda... la procedura di revisione dell'idraulica è simile anche sul DHX a molla e se non lo è cosa li differenzia???

Grazie, guida molto utile e spiegata in modo magistrale, non è facile, complimenti!!!
 

Danybiker88

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Torino
www.picasawebweb.com
Magari qualcuno ha gia' avanzato l'ipotesi...non sarebbe possibile fare dei video?
Alla fine per fare le foto dovete comunque lavorare sul pezzo quindi con un video sarebbe tutto piu' figo di quanto non sia gia' con perfette spiegazioni e fotografie.
Grazie.

Il video è complicato. Essendo operazioni lunghe sarebbe troppo lungo e dispersivo. Imho meglio una guida passo per passo, con foto, da tenere a fianco durante il lavoro se sorgono dei dubbi. In un video di 1 ora è un problema riuscire ad orientarsi, tornare indietro, riguardare una parte che non si è capita, ecc
E' poi molto difficile far vedere i dettagli in video, soprattutto se poi vanno caricati sul web per problemi di qualità. Una foto è immediatamente chiara, si possono aggiungere didascalie e legende... Insomma la guida scritta è imho più versatile.
 

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