La mia risposta non è di certo maleducata ne tanto meno provocatoria, l'articolo l'ho letto.... pensa un pò l'ho anche compreso, incredibile penserai, tu hai il tuo pensiero io ho il mio, non vedo nessun problema.
Allora è sicuramente colpa mia
La mia risposta non è di certo maleducata ne tanto meno provocatoria, l'articolo l'ho letto.... pensa un pò l'ho anche compreso, incredibile penserai, tu hai il tuo pensiero io ho il mio, non vedo nessun problema.
Tra l'altro quella dei cartelli, secondo me, non è affatto un deterrente, anzi, se un ladro vede un cartello può pensare che ci sia qualcosa di valore, qualcosa per cui valga la pena rischiare.Voglio porre all'attenzione di tutti questi cartelli che ormai saranno diventati famosi...
Vedi l'allegato 263737 O non sai leggere e non credo, oppure non te ne fotte proprio.
Se entri hai violato la mia proprietà oltre che l'avvertimento. Se muori...non rompere il c@zzo.
Su questo si deve lavorare...insinuare della mente criminale che chi delique può morire.
Una volta che diventa "la prassi" non si discute più in sede giudiziaria se hai torto o ragione, se la difesa era leggittimata o spropositata...perchè il deterrente MORTE, potrebbe davvero diminuire la volontà a delinquere...
Sono di smonto notte, un pò assonnato e lievemente confuso ma spero che abbiate capito cosa voglio dire.
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Secondo me hanno pensato ad una trappola e per questo non si sono avvicinati[emoji6][emoji41][emoji28]...mercoledi' scorso, mio figlio al rientro dalla palestra, ha dimenticato il portone del garage aperto. mia moglie si è dimenticata di accendere l'antifurto prima di andare a letto, e di conseguenza non è accorta della presenza di un varco aperto. risultato... garage aperto tutta notte, visibile dalla strada con dentro tre mtb ( due cube e una bianchi), due city bike in alluminio di buona qualita' e due bdc ( due tarmac), piu' la macchina della signora. alla mattina quando sono sceso per andare al lavoro mi è quasi preso un colpo... ma c'era ancora tutto!!! credo di aver avuto mooooooolta fortuna.
Negli Stati Uniti (paese che tra le altre cose ho visitato e nel quale vivono diversi miei parenti) ci sono zone dove si possono letteralmente lasciare le porte aperte e altre dove si rischia seriamente di restare vittime di un crimine violento. In linea di massima, le locali forze di polizia sono abbastanza efficienti nel controllo del territorio e rispondono con una certa rapidità alle chiamate (cosa che devo riconoscere non sempre avviene in Italia, spesso semplicemente per carenza di pattuglie disponibili...). Il fatto che ci siano molte armi in mano a privati non è detto che sia un fattore criminogeno: disarmare i cittadini non è detto che porterebbe a una diminuzione dei reati e del crimine violento in particolare. Una correlazione esiste indubitabilmente, invece, tra la diffusione delle armi e il fenomeno delle cosiddette "stragi della follia" ("shooting rampage", come dicono gli anglosassoni): tra i fattori che le determinano ci sono anche elementi di natura culturale (nei paesi dell'area latino-mediterranea è più facile che chi compie un certo genere di atti violenti lo faccia in famiglia mentre nei paesi di cultura germanica più facilmente le vittime sono colleghi di lavoro o perfetti sconosciuti), ma l'esperienza di paesi come la Gran Bretagna o l'Australia dimostra che una limitazione del numero di armi da fuoco circolanti riduce la frequenza e la gravità di questo genere di episodi.@Replay72, so benissimo che in USA la formulazione sulla legittima difesa è tendenzialmente diversa da quella italiana, seppure non uniforme tra stato e stato. Ci sono stati dove devi dimostrare lo stato psicologico di timore per l'incolumità, altri dove la "desistenza" non è un fattore ed altri dove non c'è alcun limite.
La mia contestazione era sull'esempio, che riguarda una fattispecie completamente diversa, e sull' affermazione che ritengo errata.
Quanto al rapporto tra armi e crimine, è difficile trovare una correlazione certa ed incontrovertible. In Svizzera ci sono molte armi (fino a qualche anno fa si poteva perfino tenere in casa l'arma d'ordinanza dell'esercito) e gli omicidi per armi da fuoco sono relativamente pochi, mentre in Finlandia, altro paese dove le armi sono molto diffuse invece sono alti. In USA invece sono elevatissimi sia i reati che gli omicidi per arma da fuoco, nonostante il fatto che i cittadini siano ampiamente armati.
Io credo che tutti abbiamo un jolly da giocarci, nella vita.mercoledi' scorso, mio figlio al rientro dalla palestra, ha dimenticato il portone del garage aperto. mia moglie si è dimenticata di accendere l'antifurto prima di andare a letto, e di conseguenza non è accorta della presenza di un varco aperto. risultato... garage aperto tutta notte, visibile dalla strada con dentro tre mtb ( due cube e una bianchi), due city bike in alluminio di buona qualita' e due bdc ( due tarmac), piu' la macchina della signora. alla mattina quando sono sceso per andare al lavoro mi è quasi preso un colpo... ma c'era ancora tutto!!! credo di aver avuto mooooooolta fortuna.
Ormai nel mondo di oggi quando i fatti non coincidono con le proprie opinioni ce la si prende coi fatti...Non ho capito cosa del mio precedente post ha motivato il tuo voto negativo...
Non è detto, ma un alto livello di crimine violento (omicidi in particolare) è correlato al numero di armi, mentre come scrivevamo ieri non esiste la correlazione opposta: dove ci sono molti omicidi ci sono molte armi, mentre non sempre dove ci sono molte armi ci sono molti omicidi. Insomma, sono problemi complessi che non si possono affrontare con formule semplicistiche, è il prevalere di queste che a me preoccupa abbastanza.Il fatto che ci siano molte armi in mano a privati non è detto che sia un fattore criminogeno: disarmare i cittadini non è detto che porterebbe a una diminuzione dei reati e del crimine violento in particolare.
Concordo in pieno, e dovrebbe valere indipendentemente dalla questione della legittima difesa. Temo però, e qua torno al discorso delle soluzioni semplicistiche, che rimarremo allo statu quo, in cui una volta ottenuto il porto d'armi non c'è più nessun controllo effettivo sull' idoneità psicofisica. Come di fatto non ce n'è per il rinnovo della patente, giusto la vista ti controllano, e parliamo di una questione da migliaia di morti e decine di migliaia di feriti all'annoLe armi da fuoco possono servire per difendersi da un crimine ma a patto di saperle usare.
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Personalmente io sarei per vincolare il diritto di possedere armi da fuoco alla necessità di superare periodicamente degli esami di natura sia pratica che psicofisica.
ciao... volevo chiederti come leghi i telai... io ho appena preso la casa nuova con un bel garage da 80 mq e ero interessato ai lucchetti da parete abus... però sono sempre stato in dubbio... grazie
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Ok, ma tu non puoi dire queste cose....ci sono decine di studi che rappresentano lo stato dell'arte, basati su altri paesi, che dicono il contrario... cosi metti in difficoltà le persone che pensano che da oggi in poi la gente inizierà a spararsi a cazzum.Anche in Svizzera girano molte più armi che in Italia. Eppure i livelli di criminalità della Confederazione Elvetica sono sicuramente più bassi di quelli del nostro paese. Diciamo che bisogna tener conto di parecchie variabili.
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Ho detto solo che non sempre ad un elevato grado di diffusione delle armi corrispondono alti tassi di crimine violento: e questo è un dato di fatto (la Svizzera non ne è l'unico esempio).Ok, ma tu non puoi dire queste cose....ci sono decine di studi che rappresentano lo stato dell'arte, basati su altri paesi, che dicono il contrario... cosi metti in difficoltà le persone che pensano che da oggi in poi la gente inizierà a spararsi a cazzum.
Cosi per la cronaca ieri sono entrati a rubare in casa di mia nonna, che non abita più li, hanno rotto un anta e la finestra e ribaltato un pò di roba..non c'era niente in casa quindi gli è andata male.
Questo tentato furto non rientrerà in nessuno studio perché bisognava fare denuncia stamattina e, nessuno dei figli poteva/voleva perdere giornata e stare a casa dal lavoro...
Sui reati "minori" posso essere d'accordo, ma su quelli gravi come rapine e aggressioni nonchè soprattutto omicidi e ferimenti con armi da fuoco non si può invocare la fallacia della statistica.Sul fatto che le statistiche talora ingannino perché c'è un notevole numero di reati che non vengono denunciati non ci piove...
È chiaro che il grado di "sommersione" è maggiore per i reati lievi (ma non sempre: vedi le violenze sessuali): omicidi, grosse rapine, sequestri di persona e similari generalmente vengono denunciati e comunque è più difficile passino inosservati. In Italia negli ultimi decenni si è avuto un deciso calo di alcuni tipi di reati (vedi il sequestro di persona a scopo di estorsione, pressoché scomparso dopo l'adozione della misura del blocco dei beni delle famiglie dei rapiti) ma negli ultimi anni sembrano aver avuto un'impennata i reati di microcriminalità contro il patrimonio.Sui reati "minori" posso essere d'accordo, ma su quelli gravi come rapine e aggressioni nonchè soprattutto omicidi e ferimenti con armi da fuoco non si può invocare la fallacia della statistica.
Lo ripeto: occhio a scambiare le proprie legittime opinioni per fatti.
escludiamo a priori tutte le situazioni di possibili errori, gente scambiata per ladri quando in realtà non lo sono, uso improprio dell'arma ecc...ecc...ecc.....
Ho già scritto e lo ripeto che credo che sentirsi sicuri in casa propria sia un diritto e che chi dovesse essere costretto a difendersi dovrebbe essere tendenzialmente sollevato da responsabilità penali. Sono però abituato a partire dai fatti, ed i fatti sono che in Italia il rinnovo (più che il rilascio) delle autorizzazioni per le armi non garantisce l' idoneità psicofisica del detentore, e questo non mi fa stare tranquillo neanche ora, figuriamoci se il numero di armi dovesse salire (e con esso, temo, il numero di morti connessi).@sembola ,
no, mi sono espresso male......non intendevo "escludi" nel senso "se non ci fossero quei problemi allora...." ...intendo proprio in linea di principio, cioè, se voi foste assolutamente certi che quegli inconvenienti non capiterebbero, sareste ancora contrari?
E' difficile parlare di queste cose senza averle vissute. Per come la vedo io , non credo che togliere la vita ad una persona, per quanto costretti dalle circostanze, sia un evento da prendere alla leggera. Un brutto processo è senz'altro meglio di un bel funerale, ma se si ha un minimo di umanità si tratta di vicende che non è facile dimenticare.E' proprio curiosità....c'è chi dice che a prescidereda tutto, comuque la vita è sacra , mentre io la penso diversamente ...poi magari capita come ad un mio parente che ha accoltellato il ladro (due in realtà) , uno è morto, e mi dice che non riesce a darsi pace.....
tolto l'aspetto morale, qual'è il freno???...boh....non so.....
Proprio in questi giorni sta passando in parlamento, al senato è già passata, ora deve andare alla camera, la riforma della legittima difesa, introducendo paletti più robusti a tutela di chi, in casa propria e con un arma legittimamente detenuta, reagisce a una rapina. In particolare all’articolo 2 è passato il principio del «grave turbamento», come causa di non punibilità per chi si difende in casa. In pratica adesso la proporzionalità ci sarà «sempre», tu entri in casa mia per rubare, io ti sparo.