Oggi bellissimo giro in una mattinata che invitava più al piumone che alla mountain bike. Partiamo e l'appennino ci regala un pò di pioggerella e nebbia.
Si sale in faggeta, le chiome degli alberi ci proteggono dalla pioggia che si fa battente e più forte.
Il fondo è scivoloso, il fogliame è un soffice letto che ti fa affondare in salita e ti tradisce in discesa, tant'è che a fine mattinata nè Enri, nè io, nè il Presidente riusciamo a concludere il giro senza cadere, con mucchi di foglia che nascondono insidie.
Si arriva sulle creste del Montenotte...lo scenario è irreale, il mare è scuro ma riflette una luce rossa che cade dall'alto, le navi lontane all'orizzonte si perdono tra lame di luce e intanto respiriamo aria umida, intrisa di odore di sottobosco e funghi. Arriviamo a cascina Miera e il paesaggio ci regala una vista da Signore degli Anelli, con la
catena alpina che si intravvede lontana.
Pedaliamo nella interminabile faggeta che va da Pian Bombarda al Pianellazzo, raggiungiamo il sentiero celtico e ci buttiamo giù tra urla di giubilo, scivolando e galleggiando sulle foglie bagnate.
Ai prati della Cisa ci accoglie una pioggia sempre più forte, le gocce ci rigano il viso, ci colano dal casco, l'erba sembra di smeraldo.
Torniamo indietro fradici, stanchi, sorridenti. Felici.