nessuna contraddizione ....
ho scritto che ho smesso di fare enduro x i motivi descritti , è evidente che tali paure non le avrei in percorsi autorizzati e dedicati tipo quelli che ci sono al Ciocco , hai letto e/o capito male .
Sono convinto che non sia facile ...perchè come dici te non è sufficente avere un percorso autorizzato , ci vuole anche chi se ne prende cura . Io darei autorizzazioni , poi se non si fa manutenzione ...si tolgono i permessi ! Ma una possibilità la si deve dare a chiunque , sono un sognatore ? Può essere ...ma una possibilità la do sempre a tutti
Per quanto riguarda il fatto che sono stato aggredito ( non solo io e non solo una volta ) verbalmente , puoi dire che a te non è mai successo , buon per teallo stesso tempo , dato che non mi conosci , non puoi dubitare della mia condotta in bici , della mia educazione ...soprattutto della mia sincerità .
Purtroppo vedo che c'è sempre più intolleranza e insofferenza in questo caso verso i motociclisti , comunque per il prossimo in generale ...rimango costruttivo e propositivo , porto rispetto a tutti ...meno che a quelli che mi vogliono imporre il loro pensiero
innanzi tutto mi devi spiegare chi e come sta cercando di importi una qualsivoglia forma di pensiero. oppure ti riferisci a chi legittimamente sostiene che per vari motivi, mostrati ed argomentati, ci siano delle buone ragioni per non apprezzare e contestare una pratica dannosa e pertanto in più luoghi vietata.
Sul fatto delle aggressioni verbali da parte di escursionisti a piedi...avrai una gran sfortuna, o frequenterai aree popolate da trogloditi aggressivi, se la tua ocndotta in bici è irrepresenibile, fatto per il quale non ho elementi per poterlo mettere in dubbio. La mia esperienza è diversa, in sette anni mai un rimprovero, bensì sorrisi ed approvazione, e nel peggiore dei casi serena tolleranza.
sui percorsi autorizzati...le autorizzazioni, in un paese civile e democratico, si danno in base a progetti concreti, credenziali, strutture, in seguito a valutazione effettuate da professinisti in grado di valutare l'impatto di una specifica attività invasiva in un dato luogo, il tutto per garantire che queste autorizzazioni e concessioni non portino più problemi di quanti ce ne siano. Giusto dare possibilità a tutti, ma a tutti quelli che ne hanno volontà e capacità.
Purtroppo nei casi di cui sono a conoscenza, nessuna associazione di enduristi (e ancor meno quaddisti) si è mai fatta avanti. Anzi, in Piemonte i comuni interessati a gare enduro erao (per poco tempo) riusciti ad ottenre il divieto delle stesse, perché neppure in questi casi, FMI e associazioni organizzatrici, risistemavano i tracciati.
Per i fuoristrada c'è l'escamotage dei servizi per la Protezione Civile, e nessuno (di loro) si lamenta.