Canavese

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
17.869
3
0
54
Torino
Visita sito
Ieri ritornando dal M.Bianco in auto ho avuto maniera di ammirare la Serra di Ivrea (l'ho imparato su uicchipedia qualche minuto fa).
Chiaramente mi sono subito immerso in una serie di congetture circa i vari percorsi fattibili, etc :-) e quindi ecchime qui....

Chi mi da una dritta su un percorso AM *esplorativo* (40-60km) che mi faccia apprezzare la zona?
Mi interessano soprattutto gli aspetti naturalistici, panorami, etc più che il trailettino da enduro/FR...

Grazie ammille ©!

Paul


due siti da cui prendere spunto
[url]http://www.canavesemtb.it/percorsi.asp[/URL]

oppure

[url]http://www.mtbcucuzzoli.it/gps.html[/URL] (alla voce canavese ci sono due percorsi)
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
1.092
0
0
rivarolo (to)
Visita sito
ehhh allora!!:smile::smile: io l'ho imparato con il sudore della fronte e con spirito di esplorazione, ma soprattutto chiedendo agli anziani che incontravo nei miei percorsi abituali (parlate con le persone che incontrate, specie se anziane,perchè generalmente hanno sempre tante cose da insegnarvi...mio consiglio).
Comunque come dicevo, dalla cappella del Bandito risalire la strada sterrata in salita per circa 500/600M, giunti al suo culmine, vi ritroverete all'inizio di una discesa ed anche ad un bivio; prendere a SX e scendere fino all'imbocco dell'asfalto. Da qui altro bivio e andare sempre a SX.
Giungerete in circa 100M ad una piccola piazzetta con una cappella sulla DX. Troverete una strada asfaltata che risale sulla DX e disegna un tornante a SX.
Imboccatola, proseguire su sterrata molto pedalabile per circa 500M. Giunti alla frazione "case Aggiorgio" una volta inoltrati, troverete il cartello di legno con su scritto "Trinita'-Piano Audi", questo è l'inizio della mulattiera.
Attenzione pero' perchè dopo circa 200M di mulattiera super "flow" vi ritroverete dentro un prato senza piu' sentiero.Andare leggermente sulle DX e scendere praticamente senza sentiero ma in mezzo al prato; aggirato un po di arbusti e rovi, puntare a SX e successivamente puntare la frazione di case sottostanti (sarebbe Trinita') praticamente in mezzo al prato alla massima pendenza (abbastanza ripido).
Giunti sulla strada sterrata, puntare dritti in mezzo alle case e proprio in mezzo troverete finalmente il sentiero balcone che vi depositera' a Piano Audi.
é molto comodo perchè permette di reperire Piano Audi senza perdite altimetriche, ma soprattutto divertendovi!!!
Solo una cosa: non aspettatevi una mula super gravity (come feci io) perchè è pianeggiente e quindi da pedalare:i-want-t:[/QUOTE]
Grazie delle indicazioni provo a farlo questo fine settimana , il fatto che sia pianeggiante va bene basta che permetta una certa andatura x superare eventuali ostacoli . Io vorrei organizzare piu avanti una salita al Monte Soglio da Pian audi con tappa ristoro all' alpe Soglia e poi discesa dalla vetta verso Forno devo solo fare ungiro x visionare il sentiero che dal Soglio arriva all' alpe del Cont 1500 slm , se ti interessa fammi sapere .
 

WPaul63

Biker superioris
20/8/10
906
2
0
Tra IT e CH
Visita sito
Bike
Specialized E29 Comp

Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
17.869
3
0
54
Torino
Visita sito
Grazie ammille ®© ! :-)
Adesso ci studio addietro...

Paul
piesse: Ti avrei volentieri dato un voto positivo, ma in questa sezione non si può?...

non è necessario ;-)

cmq, nelle sezioni regionali (tranne voi parachiurlo ticinesi..e non si sa perchè:medita::hahaha:) non si può dare il + o il -
Puoi dare una reputazione( "approvo" o "non approvo" questo messaggio) cliccando la bilancina sotto il profilo dell'utente
Spero di essere stato chiaro :cucù:
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
1.362
0
0
ciriè
www.flickr.com
Dove sarebbe la Grampa?
Ciao, è da un po che leggo i tuoi messaggi, ma mi dici di dove sei esattamente? come ho detto io sono di Ciriè.
Con la parola Grampa, in tono confidenziale ma senza superiorita', definisco il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Con la bella stagione di solito, abbandono la bassa valle in favore delle mulattiere da urlo che in montagna posso trovare; a maggior ragione del fatto che si possono percorrere solamente da adesso fino a Settembre inoltrato, poi.........neve
 
D

Diego Archimede

Ospite
Ciao, è da un po che leggo i tuoi messaggi, ma mi dici di dove sei esattamente? come ho detto io sono di Ciriè.
Con la parola Grampa, in tono confidenziale ma senza superiorita', definisco il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Con la bella stagione di solito, abbandono la bassa valle in favore delle mulattiere da urlo che in montagna posso trovare; a maggior ragione del fatto che si possono percorrere solamente da adesso fino a Settembre inoltrato, poi.........neve

Ciao io ho sempre abitato a Ciriè, ora abito a Vauda Canavese praticamente dopo San Carlo 10minuti da Ciriè.
Io la sera vado nel parco delle vaude a fare dei giri se vuoi possiamo andare qualche volta in settimana.
Domani dalle 20 alle 21 sono a Lanzo a fare una gara a coppie che passa nel centro storico tra viottoli e scalinate e lungo il fiume, deve essere divertente.
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
1.092
0
0
rivarolo (to)
Visita sito
Io da questo weekend in avanti mollo la bassa valle e mi dirigo sulle mulattiere alpine.
Con meteo favorevole Sabato andro' in Grampa e cerchero' di scendere in Valleè
Mi unirei anchio volentieri ma tra lavoro e impegni vari non riesco a liberarmi la giornata . comunque se piu avanti vuoi fare il colle della terra giu sino a Noasca fammi sapere che se lo so per tempo mi trovo un giorno libero .
 

balvenie

Biker tremendus
10/8/09
1.362
0
0
ciriè
www.flickr.com
Eccomi qua, pronto ad assillarvi con il mio resoconto del primo giro AM della stagione.
Decido di partire presto e riesco cosi' ad arrivare a Ceresole poco dopo le 7.
C'è un vento che taglia in due; invece del solito parcheggio, salgo ancora poco sotto la diga del Serru' cosi' da risparmiarmi il pezzo di mulattiera piu' ripido, almeno quello!
Aprendo la portiera la voglia è quella che è, il vento si infiltra in ogni dove facendomi percepire tutta la sua potenza.
Infilo tutto quello che ho compresa la giacca impermeabile (antivento); parto mio malgrado e il cruscotto della macchina segna +6,5C°.
Piu' in alto è nevicato, forse stanotte, e una nube minacciosa sembra pronta a spronarmi. Nonostante la salita, non riesco a scaldare il motore e le raffiche di vento si susseguono costringendomi a numerose soste.
Rovino cosi' fino al termine della mulattiera e imboccando l'asfalto riesco a far baciare dal sole le mie stupende chiappe, ora va meglio!
I candelotti di ghiaccio brillano tutt'intorno. Reperisco il colle del Nivolet, concedendomi pure una "surfata regale" su un nevaio perfettamente conservato.
Poche decine di minuti dopo riesco ad imboccare il sentiero balcone n°9 che mi consentira' di ammirare il Gran Paradiso in tutta la sua bellezza.
Il vento ora è diminuito anche se ancora presente.
Intorno alle 10 mi imbatto in un gruppo di 11 Stambecchi maschi proprio sul sentiero; non resisto, mollo la bici e pranzo con loro, seduto buono buono.
Pedalo cosi' fino al vallone di Meyes. Non mi resta che salire il colle della Mento'; 300 metri di dislivello e riusciro' cosi a vedere se continuare o tornare indietro.
In cima al colle sono le 11.30; dopo innumerevoli sguardi di sotto, riesco a vedere poco, anche se il primo nevaio da attraversare ha gia' fatto capolino.
Sono nel punto del non ritorno, se lo oltrepasso sono obbligato a continuare( nel senso che la fatica sarebbe maggiore nel voler ritornare sui miei passi).
Eccomi a contare sulle dita per cercar di stimare un'ipotetico planning orario....:" allora un'ora a scendere,anzi 2, poi l'asfalto un'ora e mezza......"
Osservo il cielo, neanche una nuvola. sul sentiero del lago Djouan, neanche un'anima viva. Il vento ha quasi smesso di soffiare.
Allora mi dico:" che cazzo fai ancora qua?"
Infilo i guanti e mi fiondo in direzione Eau Rousse.
I gradoni si susseguono un po' in bici e un po' a piedi; dopo i nevai trovo un pezzo di pendio franato anche se poco.
Ultimo nevaio e sono sulle sponde del lago Djouan.
Inizio a gustarmi la discesa.
Il terreno è umido ma non troppo e i freni iniziano a lavorare a dovere
Il flow inizia ad impossessarsi di me, mio malgrado devo frenare per saltare le lose taglia acqua.
Nella sezione di prato incontro due bikers. Arrivano dall'interland Milanese e dicono di essere in sette. "vogliamo arrivare al Nivolet" mi dicono.
Dopo averli salutati mi dirigo pregustandomi il sentiero natura in direzione Eau rousse.
Supero il casotto che neanche me ne accorgo e in un'attimo sono al bivio; svolto a dx ed il flow stavolta si fa davvero incalzante.
Sul terreno trovo ancora gli aghi dei larici dell'autunno scorso.
Freno in prossimita' dei pedoni, quasi tutti stranieri.
I miei pensieri vanno all'ultima volta che percorsi questo sentiero, insieme alle urla appagate dei miei soci bikers.
Un tornante dopo l'altro godendo come un riccio arrivo cosi' di fronte all'"Hostellier du paradis".
Fine dei giochi ed inizio dell'asfalto.
La temperatura è decisamente cambiata, mi tolgo tutto e rimango finalmente in maniche corte.
Pedalo i miei 4 Km (o giu' di li') in salita e arrivo al parcheggio di Pont che mi permette di reperire la mulattiera scalinata in direzione colle del Nivolet.
Spingo la bike per circa meta' sentiero; gli scalini si fanno piu' insistenti, io insisto a spingere, dopo mollo.
Prendo la bici a spalle (cazzo se pesa) e striscio cosi' fino al piano del Nivolet.
La mulattiera si addolcisce e piano piano, senza fretta, mi pedalo tutto il piano del Nivolet, tra un torrentello e l'altro.
Con lo sguardo cerco i bikers incontrati al mattino.
Non penso siano gia' arrivati al rifugio del Nivolet; difatti quasi giunto sull'asfalto li incontro che stanno pedalando sulla strada, anche se in lontananza.
Arrivo al rifugio, entro e li trovo seduti intenti a prendere gli ordini.
Li saluto e dopo essermi asicurato che tutto sia andato bene, mi dirigo finalmente sull'ultima salitina che mi aspetta, prima della mulattiera finale.
Si tratta di un cazzo di nastro asfaltato in salita che ogni volta che lo devo pedalare ( a fine giro) mi fa sempre bestemmiare non poco.
Con "il rampichino" striscio fino all'ultimo metro ed imbocco finalmente la discesa in direzione "my car".
Dopo la discesa ormai abbastanza famigliare, giungo alla macchina e l'orologio segna 16.30.
Nonostante fossi titubante sull'affrontare un giro del genere da solo, ora come ora, non posso che esserne soddisfatto, anche perchè ogni lasciata è persa!
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
1.092
0
0
rivarolo (to)
Visita sito
Bravo Balvenie hai fatto un bel giro e pure in solitaria , certo che a parte il vento oggi il cielo era uno spettacolo , io ho fatto un giro classico con un amico che è da poco che si è messo a pedalare cosi gli ho insegnato qualche dritta . Nel pomeriggio non abbastanza stanco sono salito su sin dopo i Milani questa volta con la moto e lasciata a quota 1400 ho risalito il sentiero che porta al Monte Soglio per vedere un po la ciclabilità in discesa per l' eventuale gita al Soglio che vorrei fare il prossimo mese
 
D

Diego Archimede

Ospite
Ciao complimenti per il giro
Io oggi sono uscito su strada perchè tutti gli amici andavano su bitume, comunque e stato un bel giro siamo andati al lago di Malciaussia, veramente devastante ma bello ho fatto 120km e li sento.
Stepper facciamo un giro questo fine settimana?
 

stepper

Biker tremendus
4/11/09
1.092
0
0
rivarolo (to)
Visita sito
Ciao complimenti per il giro
Io oggi sono uscito su strada perchè tutti gli amici andavano su bitume, comunque e stato un bel giro siamo andati al lago di Malciaussia, veramente devastante ma bello ho fatto 120km e li sento.
Stepper facciamo un giro questo fine settimana?
Ciao Diego , questo fine settimana pensavo di fare il sentiero del Gallo ,cosi lo conosci anche tu , ci sentiamo magari venerdi qui sul forum
 

wertykal

Biker superis
23/3/07
491
0
0
58
SAN GIUSTO CANAVESE
Visita sito
Ciao sono daccordo con voi avete fatto un percorso bellissimo spesso lo facciamo anche noi , dai Milani se sali di un paio di km direzione Monte Soglio ad un certo punto inizia un sentiero in quasi totale discesa che ti porta alla Carella per poi inboccarne un altro dopo poco asfalto che arriva a Prascorsano , una vera libidine c' è pure il guado del torrente con bici a spalla . Se ci mettiamo daccordo vi accompagno volentieri io però sono libero solo il sabato pom o la domenica mattina .


Ciao Stepper , che dici , questa domenica ,se hai logicamente voglia e tempo , riesci a farci da guida per questo percorso ?
 
Eccomi qua, pronto ad assillarvi con il mio resoconto del primo giro AM della stagione.
Decido di partire presto e riesco cosi' ad arrivare a Ceresole poco dopo le 7.
C'è un vento che taglia in due; invece del solito parcheggio, salgo ancora poco sotto la diga del Serru' cosi' da risparmiarmi il pezzo di mulattiera piu' ripido, almeno quello!
Aprendo la portiera la voglia è quella che è, il vento si infiltra in ogni dove facendomi percepire tutta la sua potenza.
Infilo tutto quello che ho compresa la giacca impermeabile (antivento); parto mio malgrado e il cruscotto della macchina segna +6,5C°.
Piu' in alto è nevicato, forse stanotte, e una nube minacciosa sembra pronta a spronarmi. Nonostante la salita, non riesco a scaldare il motore e le raffiche di vento si susseguono costringendomi a numerose soste.
Rovino cosi' fino al termine della mulattiera e imboccando l'asfalto riesco a far baciare dal sole le mie stupende chiappe, ora va meglio!
I candelotti di ghiaccio brillano tutt'intorno. Reperisco il colle del Nivolet, concedendomi pure una "surfata regale" su un nevaio perfettamente conservato.
Poche decine di minuti dopo riesco ad imboccare il sentiero balcone n°9 che mi consentira' di ammirare il Gran Paradiso in tutta la sua bellezza.
Il vento ora è diminuito anche se ancora presente.
Intorno alle 10 mi imbatto in un gruppo di 11 Stambecchi maschi proprio sul sentiero; non resisto, mollo la bici e pranzo con loro, seduto buono buono.
Pedalo cosi' fino al vallone di Meyes. Non mi resta che salire il colle della Mento'; 300 metri di dislivello e riusciro' cosi a vedere se continuare o tornare indietro.
In cima al colle sono le 11.30; dopo innumerevoli sguardi di sotto, riesco a vedere poco, anche se il primo nevaio da attraversare ha gia' fatto capolino.
Sono nel punto del non ritorno, se lo oltrepasso sono obbligato a continuare( nel senso che la fatica sarebbe maggiore nel voler ritornare sui miei passi).
Eccomi a contare sulle dita per cercar di stimare un'ipotetico planning orario....:" allora un'ora a scendere,anzi 2, poi l'asfalto un'ora e mezza......"
Osservo il cielo, neanche una nuvola. sul sentiero del lago Djouan, neanche un'anima viva. Il vento ha quasi smesso di soffiare.
Allora mi dico:" che cazzo fai ancora qua?"
Infilo i guanti e mi fiondo in direzione Eau Rousse.
I gradoni si susseguono un po' in bici e un po' a piedi; dopo i nevai trovo un pezzo di pendio franato anche se poco.
Ultimo nevaio e sono sulle sponde del lago Djouan.
Inizio a gustarmi la discesa.
Il terreno è umido ma non troppo e i freni iniziano a lavorare a dovere
Il flow inizia ad impossessarsi di me, mio malgrado devo frenare per saltare le lose taglia acqua.
Nella sezione di prato incontro due bikers. Arrivano dall'interland Milanese e dicono di essere in sette. "vogliamo arrivare al Nivolet" mi dicono.
Dopo averli salutati mi dirigo pregustandomi il sentiero natura in direzione Eau rousse.
Supero il casotto che neanche me ne accorgo e in un'attimo sono al bivio; svolto a dx ed il flow stavolta si fa davvero incalzante.
Sul terreno trovo ancora gli aghi dei larici dell'autunno scorso.
Freno in prossimita' dei pedoni, quasi tutti stranieri.
I miei pensieri vanno all'ultima volta che percorsi questo sentiero, insieme alle urla appagate dei miei soci bikers.
Un tornante dopo l'altro godendo come un riccio arrivo cosi' di fronte all'"Hostellier du paradis".
Fine dei giochi ed inizio dell'asfalto.
La temperatura è decisamente cambiata, mi tolgo tutto e rimango finalmente in maniche corte.
Pedalo i miei 4 Km (o giu' di li') in salita e arrivo al parcheggio di Pont che mi permette di reperire la mulattiera scalinata in direzione colle del Nivolet.
Spingo la bike per circa meta' sentiero; gli scalini si fanno piu' insistenti, io insisto a spingere, dopo mollo.
Prendo la bici a spalle (cazzo se pesa) e striscio cosi' fino al piano del Nivolet.
La mulattiera si addolcisce e piano piano, senza fretta, mi pedalo tutto il piano del Nivolet, tra un torrentello e l'altro.
Con lo sguardo cerco i bikers incontrati al mattino.
Non penso siano gia' arrivati al rifugio del Nivolet; difatti quasi giunto sull'asfalto li incontro che stanno pedalando sulla strada, anche se in lontananza.
Arrivo al rifugio, entro e li trovo seduti intenti a prendere gli ordini.
Li saluto e dopo essermi asicurato che tutto sia andato bene, mi dirigo finalmente sull'ultima salitina che mi aspetta, prima della mulattiera finale.
Si tratta di un cazzo di nastro asfaltato in salita che ogni volta che lo devo pedalare ( a fine giro) mi fa sempre bestemmiare non poco.
Con "il rampichino" striscio fino all'ultimo metro ed imbocco finalmente la discesa in direzione "my car".
Dopo la discesa ormai abbastanza famigliare, giungo alla macchina e l'orologio segna 16.30.
Nonostante fossi titubante sull'affrontare un giro del genere da solo, ora come ora, non posso che esserne soddisfatto, anche perchè ogni lasciata è persa!

io ero uno dei sette

è la seconda volta che faccio questo giro fantastico, impegnativo ma molto ma molto bello

la discesa a Pont è da urlo, bisogna fare un pò di attenzione ma la si riesce a fare in sella (non tutta ma una buona parte)

ciao ciao
 
D

Diego Archimede

Ospite
Ciao Diego , questo fine settimana pensavo di fare il sentiero del Gallo ,cosi lo conosci anche tu , ci sentiamo magari venerdi qui sul forum

Sabato ci siamo io Fulvio e unaltro mio amico, facciamo il sentiero del Gallo?
Oggi sono andato a Favria dal ciclista e ho comprato la sua Niner usata, e uno spettacolo passa gli ostacoli molto meglio della 26.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo