Calvana & M.Morello

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Billo

Biker spectacularis
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Nella Fucina di eroi.
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Fede ed io, doccia, legri, volmiano,paterno, tedesco morto, seppi, poi tornati sul al poggio al giro, guardrail in discesa e doccia.
un giro bello polmonato direi Roccia, anche se torno volentieri a derapare sul tuo sentiero su al poggio al giro!
 

kalimano

Biker ciceronis
Allora kalimano per domani come rimaniamo?

Per oggi faccio PASSO. Ieri sono andato a provare il percorso e devo dire che la spalla oggi sta decisamente peggio. Mi sa che mi tocchera' uno stop forzato per almeno un'altra settimana.

Roccia io mercoledì ci sarei, ma come ho scritto sopra le mie condizioni fisiche non mi permettono di strapazzarmi piu di tanto..
La prima parte del ciser FR è bellina un sacco anche se ieri ho evitato qualche salto perchè avevo troppa paura di farmi male alla spalle, le seconda parte invece non è un granchè... landig troppo corti con curve che sono impossibili da impostare se fai il salto. Oltretutto quel tipo di bosco con il secco che c'è stato non è molto praticambile perchè nei tratti in contropendenza non fai altro che perdere l'anteriore.. servirebbe quell'umidino amico che ti fa avere tanto grip in piu' su una terra così polverosa e drenante.

Sentiamoci per mercoledì, anche se dubito che saro' operativo.
Voglio riguardarmi, mi scoccierebbe troppo se mi arrivasse la torque e non potessi fare un bel race test perchè sono dolorante !!!
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
30/10/06
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SCANDICCI
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Monte Morello (Poggio Casaccia)

(24 km - 900 mt dislivello)



Il giro che vado a descrivere effettuato in ultima data ieri 5/11/2006 è senz’altro uno dei più belli tra quelli di Monte Morello ma anche uno dei più duri non tanto per il dislivello ma per la durezza del percorso che sia in salita che in discesa mette a dura prova gli appassionati di MTB (per noi vanno aggiunti i quasi 30 km in più fra andare e tornare da Scandicci). Potrebbe essere definito un percorso freeride anzi forse senz’altro lo è ma comunque fattibilissimo anche con le front (come la mia ultima bici).
Da Via Reginaldo Giuliani si imbocca il viale della Villa Reale di Castello per poi tenere la sx in Via di Castello e poco dopo la dx in salita su una stretta strada asfaltata (Via Giovanni da Sangiovanni) quindi al primo bivio a sx in leggera discesa verso una strettoia che costeggia una casa. Comincia ora sulla dx la salita della Castellina (quasi 100mt di dislivello in 500mt quindi media 20% una delle salite più toste nei dintorni di Firenze) un lastricato ripidissimo delimitato da muri. Si arriva alla chiesa si svolta a sx e subito dopo a dx in salita sempre su asfalto (N°4). La salita prosegue sempre molto ripida per circa 1 km fino alle case Novellato dove comincia lo sterrato. Dopo poco si segue sulla dx in sempre in salita il N°5 che alternando strappi a tratti pianeggianti (tenere la dx ad una biforcazione) sbuca in uno spiazzo dove si incrociano il N°5 ed il 5°B proveniente da Case Valcenni. Prendiamo quest’ultimo a sx in salita su larga strada sterrata fino ad un traliccio dove svoltiamo a dx verso una ripida salita sassosa seguendo sempre i segnavia del N°5B. Questo tratto purtroppo va fatto a spinta. Esiste sulla sx parallelo al tracciato un bellissimo sentiero forse un po’ più pedalabile (veramente bello da fare in discesa con curve strette e scalini) ma comunque fattibile soltanto con full e gambe superallenate. Quindi il N°5B (pietraia infame) piegando a sx spiana leggermente ma subito dopo gira a dx dirigendosi verso il Piazzale Leonardo da Vinci. Lo tralasciamo e proseguiamo diritto a mezza costa sul sentiero N°2B per un lungo tratto che più avanti restringendosi molto, arriva alla Torre di Baracca, per poi proseguire a salire su sterrato abbastanza ripido fino alla panoramica sotto il parcheggio della Fonte dei Seppi. Si segue la forestale oltre la sbarra per circa 3 km tralasciando ogni deviazione fino all’incrocio di sentieri di quota 800.
Qui si prende il N°11 a sx in discesa (attenzione 20 mt prima sempre da sx sale il N°1) e lo si percorre interamente per circa un paio di km aggirando sempre in quota Poggio all’Aia. Il sentiero è molto bello (purtroppo ultimamente con qualche grosso albero di traverso) e tecnico (contropendenze) soprattutto nella parte in salita prima della Selletta (858 mt) che raggiungiamo con un ultimo tratto insidioso e anche un po’ chiuso. Raggiunta la Selletta tra la prima e seconda punta di Monte Morello si segue il N°00 a sx ed in breve (tratto a piedi) si arriva in cima a Poggio Cornacchiaccia (895 mt) ancora giù in discesa (passaggio tecnico) e poi l’ultima fatica, stavolta pedalabile, per raggiungere la vetta di Poggio Casaccia (921 mt) con la croce di ferro. Si scende inforcando un ripidissimo sentiero tra i cespugli sulla sx (N°12) in fuorisella e con curve strettissime da manuale tra gli alberi (scusate se mi compiaccio ma ieri per la prima volta l’ho piegato per intero sui pedali), che lasciamo per prendere a dx dopo circa 400 mt all’altezza di una panca in legno il N°7B. Questo ci riporta (attenzione ad un paio di passaggi su rocce, meglio scendere, dopo la bella radura di Poggio Trini) in località Le Colline (o tedesco morto) dove ripercorriamo in senso inverso la forestale fino alla panoramica. A dx verso Sesto ma dopo circa 800 mt quasi alla fine di un lungo curvone verso dx fare attenzione sulla sx oltre il guardrail parte un sentiero che scende ripido nel bosco (qualche bikers ultimamente lo ha segnalato con delle pietre per meglio individuarlo) . Dopo circa 400 mt a quota 520 mt ci troviamo di fronte un grande cipresso all’imbocco del Viottolone di Villa Ginori che tralasciamo svoltando a sx e sempre tenendo la sx sbuchiamo dopo circa 600 mt su un tornante della mulattiera che da Fonte Giallina sale a Torre di Baracca. Qui bisogna fare attenzione perché proprio all’angolo senza immettersi sulla mulattiera a dx tra i cipressi parte un sentiero tecnico e divertente che taglia in diagonale il Bosco di Fontemezzina per terminare sul N°3B (pianeggiante) proveniente da Fonte Giallina. Si prende a dx ma poco dopo prima del muro di Villa Ginori si gira secco a sx in discesa per uno stradello che costeggia una recinzione fino ad incrociare il N°3 che sale da Colonnata. Lo si attraversa di infilata e appena rientrati nel bosco dopo 50 mt si gira a sx in un viottolo inizialmente pianeggiante che conduce verso il Torrente Zambra. Quando in discesa si arriva in vista del torrente fare attenzione perché a dx secco parte un sentiero molto stretto e infrascato che segue il tracciato dell’acquedotto (passaggio tecnico sul fosso). Uscendo dal bosco svoltare a sx in discesa su una mulattiera con muro a secco (sorgente) dirigendosi ancora verso il Torrente Zambra che non attraverseremo svoltando a dx prima del guado sul sentiero che conduce alle cave di Palastreto. Terminato il sentiero si tiene la sx e dopo un breve strappo si arriva al cancello che immette in Via di Palastreto. La percorriamo in discesa ed alla prima curva a sx tiriamo diritto in un sentiero che costeggiando una recinzione arriva a delle case e ad una strettissima strada asfaltata. Si sbuca all’incrocio tra Via Fontemezzina e Via F.lli Rosselli, si attraversa quest’ultima immettendosi in una stradina stretta tra le case per poi girare dopo una curva a sx ad angolo retto, a dx su sentiero seguendo il fosso fino a Via Mula e da qui a dx fino a Via Gramsci.

Punti salienti del percorso:
la salita lastricata della Castellina
il periplo di Poggio all’Aia (N°11)
la discesa da Poggio Casaccia (N’12 e N°7B)
la discesa nel Bosco di Fontemezzina
dalle cave di Palastreto a Via Mula
 

I'CANGIA

Biker delirius tremens
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oh Cangia, bel giro ma a salire siete dei kamikaze!! siete saliti per i sentieri + duri del mondo!!

Effettivamente le salite soprattutto all'inizio sono per gente che vuol farsi male (bisogna essere allenati) e portare fino in cima qualche mio compagno è stato :oops: duro però quando sei alla croce poi . . . . . . . .:yeah!:
 

Billo

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+ che altro il 5 non è ben pedalabile in salita!! le altre salite si fanno, ma il 5 è troppo sconnesso,ad ogni modo per allenarsi è ottimo vai!
 
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