• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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CAI e MTB: il mio pensiero !

Little Eagle

Biker superis
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Il problema è che prima di tutto dobbiamo consolidare la nostra posizione nel cai. Il convegno di Ascoli, che ha coninvolto la TAM, aveva proprio questo obiettivo, che mi pare centrato, viste le positive conclusioni.

I prossimi passi del movimento non dipendono da noi. Prima occorre l'approvazione definitiva dei documenti e poi una CCE che sia più attenta alla nostra attività e fornisca indicazioni precise alle commissioni regionali, che manco sanno che esistiamo. Una volta messo nero su bianco, messi a tacere i nostri detrattori, possiamo anche uscire allo scoperto. Al momento siamo ancora in trincea e la partita si gioca con gli OO7.
 

tato

Biker serius
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condivido solo in parte:

sui tempi, sono d'accordo, hanno avuto la fregola di partire senza ragionare se avevano la possibilità di farlo (ma è chiaro che pensano solo agli ASE, gli ASC sono l'ultimo dei loro pensieri)

Confermo che è l'impressione emersa dalle "chiacchiere al caffè" con gli organizzatori del corso ASE/ASS. Nessuno di loro ha mai sminuito o dimenticato di citare l'esistenza della figura ASC (e questo lo riconosco all'OTTO). Anzi, sull'infelice uscita riguardo alla MTB nella lezione TAM, il coordinatore è uscito per dare una mano al relatore e per controllare che non facesse altri danni, aspettandosi qualche reazione dai biker presenti (forse solo io!).
Però quando provavo a domandare quali fossero i piani per il corso, per il piano formativo e il programma del corso, risultava evidente che non si erano mai posti il problema e che, probabilmente, pensano che qualcun'altro debba prendere l'iniziativa. Loro stanno organizzando un corso ASE e lo stanno facendo bene. E' evidente che chi ha la competenza di MTB deve prendere l'iniziativa per organizzare il corso.

Mi trovo d'accordo con il tuo intervento e spero che diano presto alla "commissione" LPV l'incarico di organizzare il corso ASC lombardo.
 

Romo

Biker serius
18/1/09
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Scusate ragazzi, interessato all'attività CAI/MTB, dopo il vostro raduno di Ascoli ho cercato di seguirvi nei commenti postati in questo topic.
Premessa la mia totale ignoranza in materia mi chiedevo se non fosse possibile accedere al vs. linguaggio un pò criptato dalla selva di sigle inserite.
Per me che non sono "studiato" in materia ma forse anche per qualche altro lettore, chiedo se non sia possibile chiarire il senso delle sigle:
AC
AE
AMI
ASC
ASE
ASS
CCE
E/R
FCI
LPV
OTTO
TAM
(e forse ne ho saltata qualcuna)
Così, tanto per riuscire a seguire il senso della vostra discussione.
Grazie per la pazienza.
 

tato

Biker serius
22/3/03
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L'acronimo è la maggior evidenza della degenerazione burocratica CAI. Non farti scoraggiare, c'è della sostanza dietro le sigle!
Riassumendo:
AC: Accompagnatore di Cicloescursionismo (MTB) - figura CAI titolata di primo livello
AE: Accompagnatore di Escursionismo: come sopra, ma per l'escursionismo a piedi
AMI: Associazione Mountain bike Italia - riconosciuta dalla UISP organizza corsi per maestri MTB. Non ha a che vedere con il CAI
ASC: Accompagnatore Sezionale di Cicloescursionismo: figura CAI qualificata da un corso abilitata alla conduzione di gite sezionali. Livello di qualifica che precede l'AC
ASE: Accompagnatore Sezionale di Escursionismo - come sopra per l'escursionismo e l'AE
ASS: Accompagnatore Sezionale Seniores - L'ASE per le gite dei vecchietti...
CCE: Commissione Centrale Escursionismo - Organo Tecnico Centrale (OTC) competente per le pratiche escursionistische alle quali riporta anche la MTB-cicloescuriosnismo.
E/R: immagino Emilia Romagna
FCI: Federazione Ciclistica Italiana - quelli che governano il ciclismo nazionale agonistico e fenomeni collaterali quali il doping
LPV: Liguria Piemonte Valle d'Aosta - struttura periferica CAI detta convegno interegionale o regionale, coordina le attività delle sezioni per una determinata area (LPV, LOMbardia, VFG, TAA, TER, CMI)
OTTO: Organo Tecnico Territoriale Operativo - livello locale (regionale, convegno - opera per la sua competenza (es. escursionismo) nel gestire le attività locali, ad esempio corsi regionali)
TAM: Tutela Ambiente Montano - commissione per la conservazione e tutela dell'ambiente montano
 

climbiker

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tato

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Little Eagle

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quoto e condivido dalla prima all'ultima riga
 

tato

Biker serius
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Chi mi sa dire come si chiamano gli Istruttori Sezionali di Alpinismo?

E quelli di Scialpinismo?


Da una commissione che si chiama CNSASA che ti puoi aspettare? Sono troppi i titoli in lista e se non bastavano ci hanno anche aggiunto il livello "di base" per (oh-)ISSA e (ni)ISBA.

La chicca è che al corso ASE ci hanno detto che il capogita si chiama Direttore di Escursione (forse DdE?). Già mi vedo sul pullman: "Buongiorno, oggi sono il vostro esimio Direttore di Escursione".... il coro di risposta ce lo immaginiamo tutti...

Aspettiamo la prossima circolare con il nuovo nome per la scopa: che ne dite di "Vice Direttore Addetto al Recupero Escursionisti Lenti (VDAREL)?"
 

capataz

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Ti prego no !!
E' proprio questo modo di fare eccessivamente zelante e "politico" che scoraggia i bikers a venire a impegnarsi al CAI.
Non dico sia sbagliato perchè la "politica" fa parte delle relazioni sociali, soprattutto in organizzazioni complesse, ma non puoi creare un movimento partendo solo dalla forma. Il movimento si crea con l'energia positiva dell'entusiasmo e della voglia di condividere le esperienze: la parte normativa e "riconoscitiva" viene dopo.
Io sostengo una maggiore visibilità e circolazione delle idee e maggiore coraggio nelle attività delle sezioni a livello locale e regionale, anche andando oltre le regole tuttora inesistenti.
 

tato

Biker serius
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Penso che Little Eagle esponga una posizione condivisibile per quanto riguarda la strategia politica a livello di Organi Centrali e OTTO/OTP.

Ho già espresso la mia perplessità sulla percezione di "invisibilità" e passività del movimento "MTBCAI". Se chi ha posizioni di responsabilità a livello di commissione non può "esporsi", non si deve escludere a priori una libera aggregazione delle sezioni o dei singoli soci CAI attorno ad iniziative di vario stampo:
1. Collaborare alla creazione di materiale per promozione della MTB a livello sezionale o intersezionale
2. Campagne di sensibilizzazione sui temi dell'impatto ambientale delle MTB
3. Condivisione delle esperienze ed opinioni su vari temi: l'organizzazione delle escursioni, manutenzione dei sentieri, coinvolgimento dei giovani nella pratica MTB, etc.
4. MTB Advocacy in stile IMBA
5. etc....

Le due modalità d'azione non si escludono a vicenda!
 

maxgastone

Biker spectacularis
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Ma ISBA sta per Istr. Sez. Bestia Alpinistica?

Ci potremmo fare un film alla Toto

E noi che a Novi li chiamiamo Accompagnatori (prima coordinatori) i poveri cristi che gestiscono le gite sociali...

Si potrebbe fare una pagina su wikipedia con la spiegazione degli acronimi cai... sai che figata!
 

DR_Balfa

Biker grossissimus

Ti appoggio in pieno infatti tra gli AE mi segano sistematicamente
 

maxgastone

Biker spectacularis
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il problema sono gli aggiornamenti prima OTPO ora OTTO prima ancora OTP insomma io vorrei sapere che cosa bevano prima di pensarli... certo non bevono la Lasko e il Gran Pampel....
Ma non hai capito che sono depistaggi per evitare che noi poveretti frequentatori della montagna o dell'outdoor possiamo capirne il significato?

Fa parte del grande "progetto degli acronimi selvaggi"... il famosissimo PAS
 

Little Eagle

Biker superis
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Hai centrato il problema. In LPV il movimento è nato dal basso e si è imposto a livello "politico" - o meglio: istituzionale - perché ha trovato terreno fertile tra gli organi dirigenti. Che, non dimentichiamo, sono fatti di persone. A livello centrale, vuoi perchè l'anagrafica non giova, vuoi perché hanno altre beghe da risolvere, se ne stanno sbattendo abbastanza. Ottenuto il riconoscimento, siamo nella fase in cui l'attività deve essere calata dall'alto a quelle regioni/sezioni che manco sanno cos'è una bici. Nel frattempo i nostri detrattori si sono organizzati e hanno bloccato alcuni passaggi importanti che devono completare il nostro riconoscimento. In questo momento si deve fare opera divulgativa nelle sedi opportune senza urtare la suscettibilità di chi ha il coltello dalla parte del manico (abbiamo già rischiato grosso una volta, non possiamo permetterci di uscirne con le ossa rotte: ribaltare un voto sfavorevole richiede anni).

Nel frattempo il movimento va avanti. Il gruppo di lavoro centrale è nato proprio con questo scopo. Ma devo constatare che non tutti i componenti si sono dati da fare per aggregare nuove sezioni. Così la macchia di leopardo rischia di diventare un abito di arlecchino.
Superato l'impatto del nostro ingresso e consolidata la nostra posizione a livello istituzionale (se mai ci riusciremo...) potremo poi finalmente organizzarci e lavorare nel concreto. Il 2011 spero sarà l'anno della svolta, ma tutto dipende dalla composizione delle nuova cce.
 
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Romo

Biker serius
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Oltrepò pavese
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Ieri sera, mentre preparavo la mia spicciola per il letargo invernale, ripensavo mentalmente ai vari concetti emersi dagli ultimi interventi.
Può darsi che la riflessione che sto per esporre possa sembrare provocatoria e che derivi da una mia insufficiente, se non totale ignoranza delle realtà, tuttavia mi permetto di esprimerla ugualmente.
Premesso che, almeno da quanto emerge dai commenti, l’abbinamento CAI-MTB sembra soffrire di “poca empatia” (eufemismo), allora mi chiedo: ma siamo sicuri che il movimento MTB abbia bisogno di confluire in un sodalizio come il CAI ?
Se è vero che il CAI nazionale sembra essere ormai obsoleto, almeno in alcune, se non in molte delle sue strutture, fuori dalle nuove esigenze, con alcuni dirigenti capaci solo di inventarsi acronimi per la ricerca di visibilità politica, allora perché questo abbinamento ?
Io credo che i bikers non raggiungeranno mai il numero degli alpinisti e pertanto saranno sempre in minoranza su tutto quindi,un abbinamento del genere non potrebbe rivelarsi come un abbraccio mortale ?
Non credo che il CAI avrà mai l’ambizione di finanziare spedizioni ciclistiche paragonabili al Gasherbrum o al Cerro Torre per l’alpinismo; problemi ed esigenze (e forza) delle due discipline sono diversi.
Allora, non sarebbe meglio una struttura a sé stante ?
Magari in sinergia con il CAI per via del (parziale) comune territorio sul quale si svolgono le due discipline, ma a sé.
Quindi, buttata lì, perché la MTB non cerca un’altra struttura più snella pur se distribuita a livello nazionale, meno orientata al potere, col supporto della quale stabilire poche regole valide per tutti per poi lasciare localmente l’organizzazione del territorio e delle attività in una sorta di federalismo biciclettaro ?
Da quel che leggo mi pare che il movimento esprima personaggi capaci, competenti ed entusiasti, in grado di pensare a qualche cosa di diverso.
Boh, così, buttata lì, tanto per animare il dibattito.
 

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