CAI e MTB: il mio pensiero !

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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mixmaxmaxxx

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Mah,io in FVG prendo la mia bici e vado dove voglio...non ho ben capito chi può venir a dirti qualcosa.
Cosa fanno,ti danno la multa?
Capisco che magari costruire salti e altre robe abusivamente non va bene,ma girare con la mia bici dove voglio non so chi me lo possa impedire e come:smile:

Ho letto un pò di risposte ma proprio non capisco se ne fate una questione di "promozione" della mountain bike in modo che le venga data la meritata dignità o di preoccupazione di non poter più girare tranquilli(in questo caso mi sembra assurdo)!
 

sembola

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Mah,io in FVG prendo la mia bici e vado dove voglio...non ho ben capito chi può venir a dirti qualcosa.
Cosa fanno,ti danno la multa?
Capisco che magari costruire salti e altre robe abusivamente non va bene,ma girare con la mia bici dove voglio non so chi me lo possa impedire e come:smile:
In FVG forse, ma in Veneto e Trentino esistono una legge regionale ed una provinciale, rispettivamente, che non consentono di "andare dove vuoi" con la bici. Che poi siano fatte effettivamente rispettare è tutt'altra cosa.

In ogni caso l'argomento è sul ruolo del CAI riguardo alla mtb, la legislazione è trattata in altri topic :prost:
 

Malpelo

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In FVG forse, ma in Veneto e Trentino esistono una legge regionale ed una provinciale, rispettivamente, che non consentono di "andare dove vuoi" con la bici. Che poi siano fatte effettivamente rispettare è tutt'altra cosa.

In ogni caso l'argomento è sul ruolo del CAI riguardo alla mtb, la legislazione è trattata in altri topic :prost:
Come riportato da Nomad42 nella sezione regionale del Trentino Alto Adige ([url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=3940176#post3940176[/URL]), ieri i forestali sono intervenuti sul monte Carega per rammentare l'esistenza della famigerata delibera.
E' il primo caso di cui vengo a conoscenza.
 

sembola

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Premesso che dall' intervento non si capisce bene se Nomad42 semplicemente ricorda che a suo tempo era stato fermato dalla Forestale, o se è successo di nuovo... in ogni caso l'argomento di questo topic è un'altro. Cerchiamo di rimanere in-topic :prost:
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
ciao a tutti...

allora è nata la scuola di escursionismo e cicloescursionismo del gruppo regionale Abruzzo. Nel gruppo direttivo della scuola ci deve essere almeno un AC, in attesa che vengano fatti ac ho dovuto ripiegare su AE impegnati nel cicloescursionsmo (al momento siamo 2), non ho potuto mettere ASE-C perché gli ASE non possono far parte della scuola.

Il regolamento è stato approvato dalla Commissione Regionale Escursionismo ora deve andare in Gruppo Regionale dove ho paura che alcuni presidenti rincoglioniti facciano resistenza e quindi alla sede centrale dove anche lì deve avere l'ok della CCE.

Il rischio è che sparisca la parola cicloescursionsimo dalla denominazione :-(.

A prossimamente le altre novità... per ora abbiamo vinto la prima battaglia, ma la guerra è dura.

Ciao
 
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Malpelo

Biker extra
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ciao a tutti...

allora è nata la scuola di escursionismo e cicloescursionismo del gruppo regionale Abruzzo. Nel gruppo direttivo della scuola ci deve essere almeno un AC, in attesa che vengano fatti ac ho dovuto ripiegare su AE impegnati nel cicloescursionsmo (al momento siamo 2), non ho potuto mettere ASE-C perché gli ASE non possono far parte della scuola.

Il regolamento è stato approvato dalla Commissione Regionale Escursionismo ora deve andare in Gruppo Regionale dove ho paura che alcuni presidenti rincoglioniti facciano resistenza e quindi alla sede centrale dove anche lì deve avere l'ok della CCE.

Il rischio è che sparisca la parola cicloescursionsimo dalla denominazione :-(.

A prossimamente le altre novità... per ora abbiamo vinto la prima battaglia, ma la guerra è dura.

Ciao
Aspettando che arrivi Brunetta a spazzar via un pò di burocrazia... :spetteguless:
 

tato

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Il rischio è che sparisca la parola cicloescursionsimo dalla denominazione :-(.

Dr.Balfa,
se scompare la parola "cicloescursionismo", si fa un piacere al dizionario della Crusca...:omertà:

Pensiero ignorante di socio attivo a livello sezionale:

Non sono esperto di burocrazia interna del CAI e cerco di tenermene alla larga il più possibile (mi basta quella della mia multinazionale, dei suoi acronimi e dei suoi riti procedurali).
Però io mi sento escursionista a tutto tondo: a piedi, in mountain bike, con gli sci e le pelli (senza entrare nell'ennesima stupida diatriba scialp/SFE). Coi veci, con l'AG o con il Family CAI.
Far parte della famiglia escursionismo non mi dispiace.Anzi, per me è pure giusto. La montagna deve essere vissuta senza vincoli preconcetti. Gli steccati che voglio abbattere non voglio innalzarli poi per difendere il mio giardinetto. Se pensassi solo alla MTB lotterei nella FCI per avere il riconoscimento e supporto della pratica "non agonistica" della MTB. Se abbiamo scelto il CAI è perchè pensiamo che la MTB sia un modo, tra altri, per vivere, scoprire, godere e difendere la montagna, e non solo uno sport.
Mi basta che sia riconosciuta nel CAI la pratica ciclistica, la sua dignità e specificità. Mi piacerebbe che l'aria nuova si cominciasse a respirare proprio da coloro che vogliono svecchiare il CAI. Rinunciamo a scontri per il nome e concentriamoci sull'obiettivo. Se il "marchietto" deve essere strumentale al raggiungimento del fine ultimo, allora questo CAI continua a non piacermi.
Se dentro la famiglia dell'escursionismo posso portare l'arricchimento di chi va (anche) in MTB, allora ne sono felice.
Nel modello organizzativo semplificato che il CAI ha proposto (o è stato costretto ad assumere, ma questa è un'altra storia) non vedo ostacoli affinché MTBCAI possa crescere nel seno dell'"Escursionismo". Se la visione limitata e retrograda di certi "vecchi saggi" impedisce ciò, combatto la visione distorta, non il modello organizzativo, che, se ben interpretato, può funzionare.

Ovviamente questa è una visione "ideale" che si scontra con le beghe, invidie e ostilità delle riunioni reali.
Ma se l'ideale può essere condiviso come modello "a tendere" possiamo almeno avere un obiettivo finale per il quale lottare: avere il riconoscimento di una ben definita specializzazione ciclistica per il ruolo AE (con un piano formativo non penalizzante, ma nemmeno pari a quello di un allenatore/meccanico MTB), la possibilità di tenere corsi MTB anche a livello giovanile, di fare sindacato per la difesa e diffusione della pratica MTB sulle montagne.

Il resto è politica sociale, tanto necessaria, quanto noiosa.
Ma io non ho ancora capito quale sia la posizione CCE al riguardo. Silenzio sul sito, commenti contrastanti e personali su questo forum.
Bisogna fare, saper fare, ma anche far sapere...
Se la base non sa e non capisce, la CCE rimane un gruppo carbonaro.
Se i risultati dell'incontro trentino non possono essere diffusi, perchè la strategia politica deve essere gestita tra le mura di una stanzetta per iniziati, non lamentiamoci se MTBCAI rimane un congrega per iniziati massonici.

Io socio CAI praticante MTB non capisco cosa sta succedendo a MTBCAI.
Chi mi aiuta?
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Dr.Balfa,
se scompare la parola "cicloescursionismo", si fa un piacere al dizionario della Crusca...:omertà:

Pensiero ignorante di socio attivo a livello sezionale:

Non sono esperto di burocrazia interna del CAI e cerco di tenermene alla larga il più possibile (mi basta quella della mia multinazionale, dei suoi acronimi e dei suoi riti procedurali).

ultrazip

Chi mi aiuta?

Provo a raccontarti la mia esperienza. Per prima cosa non sono proprio un esempio di diplomazia quindi la mia carriera nel CAI è persa a priori, dare del trombone in pubblico ad alti papaveri non è una cosa diplomatica ma non mi frega nulla.

Allora la MTB, so il termine cicloescursionismo fa schifo ma è costato tempo e sangue, chiedi a Max, è riconosciuta ufficialmente come attività del CAI tanto che l'assicurazione paga se ti fai male, ora la lotta si è spostata di piano, noi diciamo la mtb si può praticare ovunque non ci sia un oggettivo pericolo o danno ambientale loro dicono no solo su sterrate, ippovie e cose similari, ovvero niente sentieri, e questa linea è stata spinta dalla cce e dalla tam.
Chiaro che se noi non siamo rappresentati non contiamo, per questo alla fine la CCE ha detto OK tanto non abbiamo titolati e quindi non faremo mai parte della CCE o della scuola di escursionsimo a livello nazionale.

Ora il problema è stato il posizionamento di questa attività, si è provato a fare una commissione ad hoc ma vista la mancanza di moneta e l'idea (anche secondo me corretta) di tagliare commissioni accorpandole per affinità (anche se alcune mi sfuggono) ha fatto si che noi venissimo accorpati, ben prima di nascere, nell'escursionismo, e dove si era già nati siamo stati sciolti per tornare sotto le gonne dell'escursionismo.

Questi avvenimenti comportano due cose fondamentali una positiva se sei dentro sei "accettato" ma se non sei rappresentato non conti nulla.

Far passare in una prima regione quel regolamento che già prevede la figura AC, la "quota rosa" di presenza nella scuola, il nome nella denominazione significa scardinare molte delle loro aspettative nel tenerci "nel ghetto".

Significa esistere burocraticamente nel CAI e aver messo a segno un colpo indelebile sulla nostra presenza. Certo la CCE potrebbe bocciare il regolamento o il GR potrebbe farlo ma se si riesce ad arrivare con la politica ai numeri ce la possiamo fare. Ad esempio in CCE possiamo avere i numeri, idem nel GR e una volta fatto potrà essere fatto in tutte le regioni.

Poi lo potrai fare nel gruppo di lavoro sentieri e quindi difendere l'uso dei sentieri da parte nostra e così via...

Lo so non è montagna non è mtb è politica e io mi sono rotto...
 

tato

Biker serius
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Apprezzo il tuo impegno e passione.
Hai una visione e una strategia assolutamente condivisibile. Mi piace come lavori.

Il mio problema come socio "di base" ignorante è che vedo MTBCAI (lo chiamo così, nel post precedente per errore ho parlato di CCE ma intendevo CCE-Gruppo CicloEscursionismo) con gli stessi vizi del "Buro-CAI".

  • Non parla con la base
  • Gestisce strategie in ristrette commissioni che, ribadisco, sono semi-carbonare
  • Non brilla per capacità comunicativa (un sito abbandonato al suo destino)
  • Non ha coraggio nel confrontare le proprie idee apertamente in pubblico (affermazione forte, spero che scuota le coscienze - ma questa paura di condividere le informazioni nell'incontro con la SAT, riunione pubblica alla presenza del "nemico" è esemplificativa)

Insomma, io, socio di base ignorante, non percepisco MTBCAI come un gruppo di rottura che non condivide i metodi e le pratiche della cupola delle commissioni CAI. Si differenzia solo per la difesa della MTB, ma usando le stesse armi. Ne faccio, anche, una questione di metodo.

Sarà anche che io, lombardo e di una regione che nel CAI pesa, e non poco, so più di quello che succede in Abruzzo e in Piemonte, e nulla di quel che succede in Lombardia (nulla di personale, probabilmente starete lavorando anche bene, ma a saperlo quel che sta maturando...).

Insomma, non una posizione ufficiale almeno nazionale, sulla strategia. Nemmeno su un forum neutrale come questo.
E non sorprendiamoci se nel CAI scopro soci che vanno in MTB e ti dicono: "Ah, perché nel CAI è considerata anche la pratica della MTB?".
Se non c'è spazio nella stampa sociale, usiamo i canali internet, i forum.

E infine apriamo la discussione alla base, e non solo per le massime strategie da segreteria di partito. Meno unilateralità.
Si vuol rifare un PedalaItalia? Questa volta apriamo un forum per condividere, con soci e non, quale possa essere il miglior percorso.
Abbiamo delle idee per coinvolgere i giovani nel MTBCAI? Condividiamole.
Dobbiamo difendere la praticabilità di un sentiero in MTB? Facciamo critical mass, agiamo da IMBA! Pubblicamente.
Vogliamo strutturare un piano formativo per i corsi MTB? Parliamone!

Mi sono riletto il thread di questa discussione: dio bono, che depressione, più che noiosa relazione UNICAI, mi ricorda un alienato comunicato della DC dorotea....

MTBCAI deve condividere i valori CAI, non i metodi burocratici. Pratica escursionistica "nuova", clima innovativo. Usare la bieca strategia politica nelle ristrette commissioni interne CAI perché il fine giustifica i mezzi, ma tra i biker CAI della base portiamo aria nuova, basta muffa.....
Ma vi rendete conto che agli occhi del 90% dei lettori di questo forum, siamo ridicoli? Ma come pensiamo di attirare giovani tra le nostre fila?
Pietà, non un altra CONSFE, che sappiamo che fine ha fatto...
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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  • Non parla con la base
  • Gestisce strategie in ristrette commissioni che, ribadisco, sono semi-carbonare
  • Non brilla per capacità comunicativa (un sito abbandonato al suo destino)
  • Non ha coraggio nel confrontare le proprie idee apertamente in pubblico (affermazione forte, spero che scuota le coscienze - ma questa paura di condividere le informazioni nell'incontro con la SAT, riunione pubblica alla presenza del "nemico" è esemplificativa)

Complimenti x l'analisi e per i commenti che condivido appieno, e grazie a Dr. Balfa che ci ha detto qualcosa di cio' che bolle in pentola lassu'.
C'e' il rischio concreto che qui nella "guerra" oltre a vincitori e vinti ci siano anche disertori che si rompono le OO di tutti questi rituali burocratici, poi se i vertici della MTBCAI pensano sia meglio non divulgar niente alla base dell'incontro con la SAT allora che ci facciamo a fare un III convegno di cicloescursionismo nel prossimo autunno???
Al I e al II ci son stato (a quest'ultimo giocavo in casa, facile) ma al prossimo vedro' se andarci, se e ci andro' sara' solo x la compagnia e per vedere nuovi posti.
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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CCE ha fatto di tutto per non accogliere il cicloescursionismo, voleva che avesse una sua autonomia. I vertici glielo hanno imposto e alla fine bene o male ci hanno accettati. Come dice Balfa, l'escursionismo vive di AE: gli AC ancora non esistono e quindi non è possibile avere reppresentanza.Come dire: il GC propone e poi altri valutano e approvano, senza cognizione di causa.
Purtroppo siamo capitati male. La CCE attuale non è neppure in grado di rappresentare se stessa e difendere l'attività escursionistica dall'egemonia autoritaria delle scuole di alpinismo (che sono quelli che alla fine dettano legge nel CAI). Figuriamoci a parlare poi di mtb!
Inoltre ci sono ancora molti contrasti, molti "vecchi" che non sanno nemmeno chi siamo e cosa facciamo. O ci si muove con circospezione tenendo basso il profilo, mettendoli poi di fronte al fatto compiuto, o si sfonda a gamba tesa, ma per far questo bisogna essere in tanti.
Il problema è che quei signori sono stati votati dai delegati delle sezioni di tutta Italia, i quali a loro volta sono eletti dai soci nelle rispettive assemblee sezionali. Quanti di noi hanno partecipato alle assemblee, hanno votato, si sono candidati per promuovere le nostre idee nelle sedi opportune? se si vuole cambiare un sistema bisogna entrarci, non attendere che qualcuno piovuto dal cielo lo faccia per noi...
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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sulla mancanza di comunicazione: forse è vero, del resto mtbcai è nato per l'LPV e poi ha prestato lo spazio al GC nazionale. Pubblicare il lavoro fatto? in realtà si potrebbero solo divulgare le proposte che il GC ha avanzato, perché le decisioni non ci sono. O meglio: GC propone alla CCE, che approva. Poi si mette di mezzo il CC o UNICAI, che disfa. Chiedete agli escursionisti se hanno capito qualcosa della vicenda ASE: è tutto bloccato, i curricula sono già stati presentati e valutati sulla base di una circolare, che Unicai ha impugnato. Dopo che erano già state apportate correzioni concordate con Unicai! ma qualche consigliere centrale in seguito si è svegliato male una mattina e ha rimesso tutto in discussione.
Cosa facciamo: pubblichiamo le nostre miserie con nomi e cognomi?
Facciamo prima a toglierci il cappello CAI e andarcene da un'altra parte, lasciandoli bollire nel loro brodo.

con il fine mandato di Salsa sono decadute tutte le commissioni centrali, compreso sto massonico GC. C'è qualcuno che vuole far parte del prossimo?
 

tato

Biker serius
22/3/03
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La CCE attuale non è neppure in grado di rappresentare se stessa e difendere l'attività escursionistica dall'egemonia autoritaria delle scuole di alpinismo (che sono quelli che alla fine dettano legge nel CAI). Figuriamoci a parlare poi di mtb!
...
Quanti di noi hanno partecipato alle assemblee, hanno votato, si sono candidati per promuovere le nostre idee nelle sedi opportune? se si vuole cambiare un sistema bisogna entrarci, non attendere che qualcuno piovuto dal cielo lo faccia per noi...

Il GC ha fatto molto per la MTB nel CAI, ma chiedere di impegnarsi per far riconoscere la MTB in una CC della quale nessun ha mai sentito la mancanza (avendo brillato per assenza piuttosto che per presenza nella vita REALE del CAI), beh è dura!
Non penso che le sezioni e la vera base sentano la CCE come un gruppo che possa dare contributo fattivo all'organizzazione delle attività sezionali.
Non penso che il kennedyano "Non pensare cosa puo fare la CCE per te, pensa cosa puoi fare tu per la CCE" valga molto in questo contesto: a che cosa serve una CCE? Ho molto più da fare nella sezione per fare cose concrete, sacrificando il mio tempo libero per la causa del CAI, ma dove serve, dove raccolgo i veri frutti del mio lavoro.
E su questo paradigma che la MTB deve fare la differenza: lavorare con la base, per la base, aiutando le sezioni, lavorando con le sezioni.
Portiamo alla CCE i frutti del lavoro concreto, i numeri tangibili di un'attività concreta. Se se ne fregano, intanto avremo speso il nostro tempo portando in bicicletta la nostra gente e guadagnandoci la pagnotta "facendo".
Se anche la MTB entra nel circolo vizioso degli antri oscuri delle cupole burocratiche, si auto-isola dalla base e amen, è morta lì, perchè non ha i numeri, il riconoscimento dell'escursionismo nonostante la CCE.
 

tato

Biker serius
22/3/03
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Cosa facciamo: pubblichiamo le nostre miserie con nomi e cognomi?
Perchè no? Perchè non raccogliere le firme presso le sezioni aderenti alla pratica MTB di sottoscrizione ad un programma? C'era una bella presentazione del primo raduno nazionale di Cicloescurionismo che si concludeva con:
  • Cosa si aspettano i Biker dal CAI?
  • Cosa può fare il CAI per la MTB?
Tutti elementi assolutamente condivisibili.
Chiedere che il CAI aiuti a perseguirli, con il supporto di tante firme di soci non serve più della sottile arte diplomatica? No? Almeno ho raccolto il consenso della base e so che qualcuno mi sta seguendo.

Facciamo prima a toglierci il cappello CAI e andarcene da un'altra parte, lasciandoli bollire nel loro brodo.

No, non ci sto. Non gioco il loro gioco. Ci sono centinaia di biker nel CAI. L'aggregazione e l'organizzazione passa anche da altri canali che non sono solo il comitato da politburo. Si possono condividere idee e azioni anche al di fuori degli organi istituzionali, ma entro la missione e il riconoscimento del CAI. Agiamo come sezioni e dimostriamo che sappiamo ottenere dei risultati. Sarebbe una bella lezione per il CAI se questo modo di operare funzionasse e desse dei frutti.
Ecco, in questo modo forse i seguaci si trovano...
 

climbiker

Biker superioris
8/1/07
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Giulianova (TE)
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... allora che ci facciamo a fare un III convegno di cicloescursionismo nel prossimo autunno???
Al I e al II ci son stato (a quest'ultimo giocavo in casa, facile) ma al prossimo vedro' se andarci, se e ci andro' sara' solo x la compagnia e per vedere nuovi posti.

Non facciamo scherzi! Con tutto il lavoro che stiamo facendo per organizzare un evento al livello dei precedenti ci volete boicottare?
Al raduno vi voglio tutti e, anche se "solo"...x la compagnia e per vedere nuovi posti, mi sembra un ottimo motivo per venire. Poi quando avrete assagiato la cucina e degustato i vini non vorrete più andare via!!!
:prost:
 

maxgastone

Biker spectacularis
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Novi Ligure (AL)
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Non facciamo scherzi! Con tutto il lavoro che stiamo facendo per organizzare un evento al livello dei precedenti ci volete boicottare?
Al raduno vi voglio tutti e, anche se "solo"...x la compagnia e per vedere nuovi posti, mi sembra un ottimo motivo per venire. Poi quando avrete assagiato la cucina e degustato i vini non vorrete più andare via!!!
:prost:
Io ci sono... sto già pompando la massa novese per esserci. Piuttosto vengo giù da solo
 

Little Eagle

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Perchè no? Perchè non raccogliere le firme presso le sezioni aderenti alla pratica MTB di sottoscrizione ad un programma?
Chiedere che il CAI aiuti a perseguirli, con il supporto di tante firme di soci non serve più della sottile arte diplomatica? No? Almeno ho raccolto il consenso della base e so che qualcuno mi sta seguendo.
Condivido in pieno la tua idea.
Ma quante firme riusciremo a raccogliere? 1000 firme?, 3000? magari!!! su 315.000 soci non sono nemmeno l'1%... E' comunque vero che se si riesce a mettere insieme qualche migliaio di firme da tutta Italia forse qualcuno lassù si accorge di noi. Tuttavia, la sottile arte diplomatica è al momento la soluzione migliore. Se forzi la mano, i documenti te li approvano ma con le correzioni che riterranno più opportune... e allora addio cicloescursionismo.
 

Little Eagle

Biker superis
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Non facciamo scherzi! Con tutto il lavoro che stiamo facendo per organizzare un evento al livello dei precedenti ci volete boicottare?
Al raduno vi voglio tutti e, anche se "solo"...x la compagnia e per vedere nuovi posti, mi sembra un ottimo motivo per venire. Poi quando avrete assagiato la cucina e degustato i vini non vorrete più andare via!!!
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Tranquillo, non ci perderemo le olive ascolane né i quattro magnifici giri in bici!
 

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