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Stanno veramente esagerando!
Qua sento puzza di FASI2
Certamente il "peso" di certe pratiche burocratiche non è irrilevante ma la mia personale esperienza dopo un anno di attività in seno al CAI è senza dubbio positiva. Voglio dire che il fatto di aver svolto attività sotto il "cappello" CAI mi ha dato la possibilità di:
-sfruttare una organizzazione consolidata
-usufruire di una sede sociale attrezzata per ogni esigenza
-avere una visibilità esterna molto superiore rispetto ad una semplice associazione sportiva
-acquisire una autorevolezza (speriamo meritata) ma comunque in parte dovuta anche al fatto che il CAI è unanimemente riconosciuto come una associazione competente e capace.
Tutto ciò in soldoni significa che la gente viene alle gite, alle serate e gli enti pubblici sono più ricettivi alle nostre istanze (per la verità in molti casi ci vengono proprio a cercare...), in pratica sto avendo la dimostrazione di ciò che auspicavo quando ho scelto di "spendermi" nel CAI e non fuori, ossia che è uno "strumento" utile ai miei/nostri fini di bikers che sono, alla fin fine, quelli di avere sempre più opportunità di praticare il nostro sport cercando di essere noi a guidare certe scelte piuttosto che subirle (parole grosse ma si comincia con piccoli passi
)
E' un tasto che abbiamo già toccato in questo post: è meglio condurre questa battaglia da "dentro" il CAI piuttosto che da fuori perchè, questo il mio parere (oggi), se ne esci hai perso una occasione.
Se poi manteniamo un clima da sana aggregazione di amici che si divertono insieme in montagna (come ho piacevolmente riscontrato a Trieste) credo valga la pena continuare così o-o