Cacciatori e cinghiali

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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orso2020

Biker etrusco
20/7/20
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etruria
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una front e una gravel
Qua in Sicilia li becco sempre di sabato a sparare .
Nel Lazio i giorni della settimana per la caccia al cinghiale sono tre, Merc. Sab. e Dom. a partire dal primo Novembre fino al 31 Gennaio. Questo per quanto riguarda le zone assegnate alle quali possono accedere solo gli autorizzati, cioè i componenti della squadra alla quale è stata assegnata la zona. Fuori dalla zone assegnate, dette zone bianche, praticamente quasi inesistenti la caccia al cinghiale è consentita per tre giorni a settimana, come tutte le altre forme di caccia a scelta escludendo il Mart. e il Ven. considerate giornate di silenzio venatorio. I periodi per la caccia al cinghiale rimangono gli stessi.
 

Heisemberg_1988

Biker ultra
14/11/17
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Trek Procaliber 9.8 RSL
Una vita che non giro ai Campiani, non ricordo nemmeno più come sono.
Dove li ho visti piuttosto invasati, è stato a Civine, li ho avuto veramente strizza, ok c' erano cartelli ovunque, ma quando li vedi su una strada carrabile con fucile chiuso ( che non potrebbero) imbracciato, se pur in salita, non so perchè ti vien quella voglia di spingere di più... :mrgreen:
anche questa settimana a Civine si sparava forte ahah
 

Nessunego

Biker triathleticus
17/8/23
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Nord Italia
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Cannondale Trail Sl 3 (upgraded)
Stamattina vicino al rio Pegorino sparavano a 5 metri dalle case. Incrociato cacciatore con fucile imbracciato e pronto proprio ai margini del bosco vicino alle case. Poi non dico fosse per forza in torto per la caccia, magari aspettava l'amante della moglie eh...
 
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VINS61

Biker perfektus
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GHEMME
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CANNODALE FLASH 29 SI
Averli così vicini e spesso dove potresti pestare i loro escrementi non è cos' salutare
Tra le più importanti patologie che colpiscono il bestiame e note come infezioni prevalenti nei cinghiali ci sono il virus della peste suina classica (CSFV), il virus della pseudo rabbia (PRV), virus della peste suina africana (ASFV), il circovirus suino tipo 2 (PCV2), il virus della sindrome respiratoria e riproduttiva (PRRSV) e il parvovirus suino (PPV).
Numerosi studi hanno dimostrato la presenza, nel sangue di diverse popolazioni di cinghiali, di anticorpi per virus a carattere zoonosico. Tra i più importanti virus in grado di passare dal cinghiale all’uomo vi è sicuramente quello responsabile dell’epatite E (HEV), il virus dell’influenza suina e quello dell’encefalite Giapponese. In situazioni di contatto, questi patogeni possono passare dai cinghiali infetti all’uomo dove determinano patologie ad esito talvolta fatale.
Anche per quanto riguarda le malattie infettive trasmesse da batteri, è dimostrato da anni come i cinghiali siano pericolosi serbatoi per un gran numero di agenti patogeni talvolta anche a carattere zoonosico. I soggetti infetti possono trasmettere questi batteri agli animali domestici ed all’uomo non solo tramite il contatto diretto con i loro secreti ed escreti, ma anche attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta.
 

Makkio

Biker dantescus
30/6/10
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HighMurgia
motografando.altervista.org
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GT Zaskar Carbon 9r - Wilier Evasion '06
Averli così vicini e spesso dove potresti pestare i loro escrementi non è cos' salutare
Tra le più importanti patologie che colpiscono il bestiame e note come infezioni prevalenti nei cinghiali ci sono il virus della peste suina classica (CSFV), il virus della pseudo rabbia (PRV), virus della peste suina africana (ASFV), il circovirus suino tipo 2 (PCV2), il virus della sindrome respiratoria e riproduttiva (PRRSV) e il parvovirus suino (PPV).
Numerosi studi hanno dimostrato la presenza, nel sangue di diverse popolazioni di cinghiali, di anticorpi per virus a carattere zoonosico. Tra i più importanti virus in grado di passare dal cinghiale all’uomo vi è sicuramente quello responsabile dell’epatite E (HEV), il virus dell’influenza suina e quello dell’encefalite Giapponese. In situazioni di contatto, questi patogeni possono passare dai cinghiali infetti all’uomo dove determinano patologie ad esito talvolta fatale.
Anche per quanto riguarda le malattie infettive trasmesse da batteri, è dimostrato da anni come i cinghiali siano pericolosi serbatoi per un gran numero di agenti patogeni talvolta anche a carattere zoonosico. I soggetti infetti possono trasmettere questi batteri agli animali domestici ed all’uomo non solo tramite il contatto diretto con i loro secreti ed escreti, ma anche attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta.
se la metti cosi dovremmo chiuderci in casa
anche se non abitiamo in campagna :smile:
 
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Ernesto85

Biker ciceronis
7/11/09
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tutto chiaro. Il tuo è un parere che più schierato e fazioso non si può. :roll:
Direi invece di chi sa di cosa parla (se si prende il messaggio nel suo insieme e non solo la parte che fa più comodo). Ma, come si sul dire...non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Informati meglio.

PS. la tesi l’ho fatta quando ancora a caccia non ci andavo. Sintomo che probabilmente quando le cose impari a conoscerle meglio magari inizi a vederle con occhi diversi e non come vuole vendertele qualcuno…
 
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sideman

Biker pazzescus
19/9/05
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Giant e.Trance SX0
Tranquillo. Ci ho fatto soltanto una tesi di laurea durata ben un anno, all'Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna, pensa un po'. Tra l'altro io a caccia di cinghiali ci vado da anni. Ho l'abilitazione per la collettiva, per la selezione a tutti gli ungulati tranne il cervo e per il controllo del cinghiale. Tu cosa hai a parte aver visto magari 2 teste impagliate alla sagra del Patrono del paese? Le fonti che citi sono "giornalisti animalisti" così come si definiscono loro stessi che fanno riferimento a "scienziati" senza scienza. Come "er picozza". Del parere di uno scienziato schierato non me ne faccio niente. Lo "studio" che citi te lo sintetizzo brevemente visto che sono sicuro che non lo hai letto. Praticamente è stato fatto su due popolazioni di cinghiali, in Francia. Una sita sui Pirenei sul cucuzzolo della montagna e l'altra a valle zona boschiva. Si è visto che la prima, poco soggetta a caccia, aveva un tasso di crescita molto più basso rispetto alla seconda soggetta a caccia. Si sono dimenticati di dire che i Pirenei non costituiscono l'habitat ideale per i cinghiali, come invece lo sono le foreste di latifoglie. Forse avranno fatto confusione con i camosci.
Contributo molto interessante che ringrazio e spero non sia l’ultimo

purtroppo oggi su tutte le questioni ci sono quelli che le hanno studiate a fondo e quelli che le hanno studiate su google (basta vedere quegli idioti che si sdraiano sulle strade)

con questo come tutti i gruppi anche i cacciatori di cinghiali puoi trovare il gruppo di esaltati tdc, come quello di persone assolutamente per bene e rispettose degli altri

io nei vari anni in mtb e trail running ho incontrato una sola volta i primi, chi ho litigato e li ho minacciati di denuncia, e tante volte i secondi

sid
 
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Ernesto85

Biker ciceronis
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Contributo molto interessante che ringrazio e spero non sia l’ultimo

purtroppo oggi su tutte le questioni ci sono quelli che le hanno studiate a fondo e quelli che le hanno studiate su google (basta vedere quegli idioti che si sdraiano sulle strade)

con questo come tutti i gruppi anche i cacciatori di cinghiali puoi trovare il gruppo di esaltati tdc, come quello di persone assolutamente per bene e rispettose degli altri

io nei vari anni in mtb e trail running ho incontrato una sola volta i primi, chi ho litigato e li ho minacciati di denuncia, e tante volte i secondi

sid
A me quello che lascia basito (ed è un problema generalizzato italico) è che anche se affermi qualcosa con un “titolo” alle spalle, la maggior parte delle italiche masse non è che cerca di approfondire se l’affermazione sia vera o meno. Crede al primo scappato di casa senza nessun titolo inerente, che magari viene pure “foraggiato” per dire certe idiozie. Poi senza offendere nessuno basta leggere tra le righe di quell’articolo, dove vengono utilizzati termini per umanizzare le bestie, per capire che è scritto apposta per far abboccare qualche allocco (di solito gattare nulla-facenti).

Per tutti quelli che auspicano alla fine della caccia, mettetevi l’anima in pace. Non finirà mai, l’obiettivo è quello di fare una “pulizia“ interna per dimezzare il numero di praticanti in modo che si attesti ai 250.000 (ora sono circa il doppio), pochi ma buoni. Giovani che entrano ce ne sono, poi basta dare un’occhiata ai dati di una fiera quale EOS Show per rendersene conto.
 
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A me quello che lascia basito (ed è un problema generalizzato italico) è che anche se affermi qualcosa con un “titolo” alle spalle, la maggior parte delle italiche masse non è che cerca di approfondire se l’affermazione sia vera o meno. Crede al primo scappato di casa senza nessun titolo inerente, che magari viene pure “foraggiato” per dire certe idiozie. Poi senza offendere nessuno basta leggere tra le righe di quell’articolo, dove vengono utilizzati termini per umanizzare le bestie, per capire che è scritto apposta per far abboccare qualche allocco (di solito gattare nulla-facenti).

Per tutti quelli che auspicano alla fine della caccia, mettetevi l’anima in pace. Non finirà mai, l’obiettivo è quello di fare una “pulizia“ interna per dimezzare il numero di praticanti in modo che si attesti ai 250.000 (ora sono circa il doppio), pochi ma buoni. Giovani che entrano ce ne sono, poi basta dare un’occhiata ai dati di una fiera quale EOS Show per rendersene conto.
Parole sante ,non si ascolta e non si valuta chi è del mestiere e ha una laurea in materia è così in tutti i campi , contano solo le cose lette in rete
basta avere la capacità di convincimento per trovare seguaci anche di una teoria farlocca , alla fine raccoglie più consensi che dei fatti reali e documentati
 

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Per tutti quelli che auspicano alla fine della caccia, mettetevi l’anima in pace. Non finirà mai, l’obiettivo è quello di fare una “pulizia“ interna per dimezzare il numero di praticanti in modo che si attesti ai 250.000 (ora sono circa il doppio), pochi ma buoni. Giovani che entrano ce ne sono, poi basta dare un’occhiata ai dati di una fiera quale EOS Show per rendersene conto.
É giusto, ma io direi anche altro. La caccia é prevista dalla nostra legislazione ed é regolamentata in maniera dettagliata. Purtroppo, però, ci sono ancora troppi furfanti che si nascondono dietro una licenza per commettere azioni contrarie alle norme. Il vero problema é proprio questo. Non mi sembra giusto che il comportamento sconsiderato di pochi contagi la moltitudine che, invece, adotta comportamenti leciti.
In giro si trovano ancora lacci, trappole, e altri dispositivi vietati che, molto spesso, si apprende che sono stati piazzati da gente in possesso anche di regolare licenza, puntualmente ritirata in presenza dei fatti illeciti sopra citati.
 
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Andrea Cip

Biker popularis
22/9/12
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Carrara
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Averli così vicini e spesso dove potresti pestare i loro escrementi non è cos' salutare
Tra le più importanti patologie che colpiscono il bestiame e note come infezioni prevalenti nei cinghiali ci sono il virus della peste suina classica (CSFV), il virus della pseudo rabbia (PRV), virus della peste suina africana (ASFV), il circovirus suino tipo 2 (PCV2), il virus della sindrome respiratoria e riproduttiva (PRRSV) e il parvovirus suino (PPV).
Numerosi studi hanno dimostrato la presenza, nel sangue di diverse popolazioni di cinghiali, di anticorpi per virus a carattere zoonosico. Tra i più importanti virus in grado di passare dal cinghiale all’uomo vi è sicuramente quello responsabile dell’epatite E (HEV), il virus dell’influenza suina e quello dell’encefalite Giapponese. In situazioni di contatto, questi patogeni possono passare dai cinghiali infetti all’uomo dove determinano patologie ad esito talvolta fatale.
Anche per quanto riguarda le malattie infettive trasmesse da batteri, è dimostrato da anni come i cinghiali siano pericolosi serbatoi per un gran numero di agenti patogeni talvolta anche a carattere zoonosico. I soggetti infetti possono trasmettere questi batteri agli animali domestici ed all’uomo non solo tramite il contatto diretto con i loro secreti ed escreti, ma anche attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta.
Mi fanno più paura le cadute.
 
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Andrea Cip

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22/9/12
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Carrara
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A me quello che lascia basito (ed è un problema generalizzato italico) è che anche se affermi qualcosa con un “titolo” alle spalle, la maggior parte delle italiche masse non è che cerca di approfondire se l’affermazione sia vera o meno. Crede al primo scappato di casa senza nessun titolo inerente, che magari viene pure “foraggiato” per dire certe idiozie. Poi senza offendere nessuno basta leggere tra le righe di quell’articolo, dove vengono utilizzati termini per umanizzare le bestie, per capire che è scritto apposta per far abboccare qualche allocco (di solito gattare nulla-facenti).

Per tutti quelli che auspicano alla fine della caccia, mettetevi l’anima in pace. Non finirà mai, l’obiettivo è quello di fare una “pulizia“ interna per dimezzare il numero di praticanti in modo che si attesti ai 250.000 (ora sono circa il doppio), pochi ma buoni. Giovani che entrano ce ne sono, poi basta dare un’occhiata ai dati di una fiera quale EOS Show per rendersene conto.
Il problema della caccia sono i cacciatori.
Mi è capitato di vedere di recente un falchetto e una cornacchia feriti che non riuscivano a volare e sono scappati nei cespugli a poche decine di metri l'uno dall'altro.
Purtroppo i cacciatori sono delle brutte bestie e sparano a tutto quello che ritengono sia una minaccia per le loro prede, gatti domestici compresi.
 

Ernesto85

Biker ciceronis
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Il problema della caccia sono i cacciatori.
Mi è capitato di vedere di recente un falchetto e una cornacchia feriti che non riuscivano a volare e sono scappati nei cespugli a poche decine di metri l'uno dall'altro.
Purtroppo i cacciatori sono delle brutte bestie e sparano a tutto quello che ritengono sia una minaccia per le loro prede, gatti domestici compresi.
Le cornacchie sono abbattibili. I rapaci no. Quella è quasi tutta gente della "vecchia guardia". Poi da quest'anno che hanno messo l'obbligo delle munizioni lead free nelle zone umide (x non saper né leggere né scrivere le si usa praticamente ovunque), che richiedono anche armi adatte (i vecchi fucili sono inutilizzabili), certi ceffi in giro non li vedi più, almeno nelle mie zone.
 

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