lo sai bene che è così.
Chiunque abbia avuto modo di frequentare, anche brevemente, quei territori sa che le cose sono così. E da sempre. Per cui li si nasce e si cresce con la convinzione che il parcheggiatore deve essere abusivo, che vendere il pane lungo le strade con le bancarelle sia la normalità, che farsi una casa in spiaggia o in un parco naturale o sul letto di un fiume o sulle pendici di un vulcano non sia un reato, che i semafori non sono un obbligo ma solo un consiglio, che l'RC auto sia un optional che se vuoi lo fai mettere ma puoi stare anche senza, che il casco serva solo se devi andare sulla luna...
... che quel che è di tutti non è di nessuno e quindi è di chi se lo prende per primo...
... che si vota solo in cambio del pacco di pasta o del paio di
scarpe (una scarpa prima e una dopo l'elezione).
... che gli inceneritori sono pericolosi. Meglio bruciare cumuli di monnezza in aperta campagna.
... che smaltire i rifiuti industriali costa troppo caro. Meglio trovare un buco e buttarli dentro
Su questo ragazzi non mi trovate d’accordo.
In parte “raccontate” dei fatti: veri ed incontrovertibili.
Ma, in parte, sono anche dei luoghi comuni:
1) I siciliani tutti mafiosi.
2) I romani tutti fannulloni.
3) I calabresi tutti con la ‘ndrangheta.
4.. 5.. 6.. ecc ecc ecc
Sarà... ma:
1) Come disse Giovanni Falcone “non tutti i siciliani sono mafiosi; non tutti i mafiosi sono siciliani”;
2) Io la mattina sul GRA alle 06.30 sto già nel traffico: non dovevano stare tutti a dormire sti fannulloni di romani?
3) Leggete il libro di Giuseppe Baldassarro “Questione di rispetto” sulla vicenda dell’imprenditore calabrese Gaetano Saffioti contro la ‘Ndrangheta.
4.. 5.. 6.. ecc ecc ecc
Io ho avuto la fortuna/sfortuna di girare per lavoro tutta l’Italia: da nord a sud. In Campania ci andavo almeno un paio di volte al mese. Il mio lavoro investe un campo affatto “facile” e manco tanto pulito (ma da anni legalizzato perché lo Stato ci guadagna un botto...). Potete capire quindi cosa vuol dire questo su una piazza come la Campania in generale e Napoli in particolare.
Le realtà da voi descritte sono, appunto, delle realtà. Ma non vi credete che Roma o Milano o Torino o Firenze siano in questo diverse. Soprattutto, ce ne sono anche altre di realtà: la maggior parte delle persone sono oneste e pulite. Gente che si fa un mazzo tanto per sbarcare il lunario. Gente che lavora e manco poco. E sono, ripeto, la maggioranza. Io pure vedevo 3 persone in motorino... ma avevano tutti il casco. Ed erano in tre perché il motorino era l’unico mezzo di locomozione di tutta la famiglia. Il papà prima di andare al lavoro, portava il figlio piccolo a scuola e il grande con lui a “faticà”. E sono la maggior parte. Al semaforo ci si ferma con il rosso e si parte con il verde... non regna l’anarchia (hanno solo un problema con le rotonde...).
Fare di tutta un erba un fascio è per me sempre un errore.
DON