Buongiorno a tutti,
apprezzo molto la competenza dei vostri commenti e spero che anche il mio contributo venga considerato, essendo un praticante puro XC. Qui leggo di molti enduristi e possessori di Ebike con forcelle di lunga escursione, ma pochi cross countrysti, dove anche in questa disciplina invece una forcella conta moltissimo. Di Bright ne ho avute due, 2022 e 2023 montate su telai prima front e poi full di alta gamma usati senza ritegno in gare xc centro sud Italia. Ritengo di avere buone doti tecniche, essendo un ex motocrossista a livello agonistico regionale per 4 anni e poi altri 12 anni da amatore con due uscite settimanali, dopo ancora due anni in enduro. A 53 anni posso dire di aver provato tanto, tanto materiale, tutto quello che il portafogli mi permetteva e posso senza paura, esprimere questo: i prodotti artigianali sono solo belli, affascinanti, lavorati da pezzi pieni, studiati e sudati, forse romantici ma...lavorano male. Ho avuto due moto TM ( 125 mx e En 250 4T ), con forcelle
Marzocchi Magnum 54 e Paioli, ho avuto come bici telai Yeti, MrGud, Frm, Klein Mantra, Forcelle Mupo ( bellissime e basta ), Marzocchi ( deludenti ), TreG a doppia piastra ( leggerissime e delicate e senza idraulica ) e Votec a doppia piastra, Manitou la prima con archetto in carbonio. Di ognuno di questi prodotti potrei parlare per tanto tempo, per arrivare però alla conclusione precedente: o non funzionano o funzionano male. O meglio, l'artigiano progetta meraviglie che non funzionano benissimo o quantomeno non sono ben amalgamate come un prodotto industriale: sono eccellenti in alcuni caratteri e poi scadono fortemente in altri. Pablo ha conoscenze meccaniche infinite, grande disponibilità e pazienza ma le Bright, specie la prima, non mi piacevano. Addirittura per la prima mi consigliò 80psi di precarico o 3mm di sag al massimo: nei passaggi tecnici lenti tipo salite con rocce e curve strette o contropendenze la forcella non copiava e scartava fortemente, quindi o piede a terra o grande velocità che non puoi avere in quei punti se non rischiando. Poi sulla 2023 mi disse 65psi... e il sag passò a 8\9mm, meglio ma restano dei limiti fisici, parlo proprio di leggi fisiche. La forcella va benissimo se le tiri il collo in discesa e a bici dritta ( mi dispiace però che quando feci notare che sulla precedente mi fu consigliato 80psi mi fu detto che mi ero sbagliato, forse un pò di modestia... ), in impostazione di curva ti obbliga ad anticipare la manovra perchè prima giri il manubrio e poi dopo decide di curvare: quindi non flette ( ci credo con qui foderi enormi ) ma torce tremendamente. Mettendomi di fronte e con la ruota fra le gambe, per piegare il manubrio di 5cm esercito una forza X, con un prodotto industriale che ho montato adesso( i Marchi li sapete, inutile menzionare ) esercito una forza X + 2 per piegare il manubrio di 5cm. Non è trascurabile, sui percorsi guidati faticavo tantissimo, il sag quasi zero per me poi è un errore, specie nei repentini cambi di direzione, con la nuova è meglio ma comunque torce non avendo il ponticello e, i foderi da gru idraulica a poco servono. Salvo poi avere una autentica opera d'arte sulla bici. Adesso mi trovo con un gioiello da 2K € e non so cosa farmene. Certo un prodotto industriale è sputtanato, ma cavolo se funziona bene, con ingegneri e squadre corse ad evolvere di continuo i prodotti. Saluti a tutti.