Ore 7 di domenica. Siamo tutti presenti, puntualissimi al ritrovo sulla tange pronti e consapevoli di ciò che ci aspetta di li a breve: Il giro della bikextreme!
Tutti decisamente assonnati tranne quel grillo di seby13 che subito ha sfoggiato il suo nuovo acquisto: una fiammante
scott ransom40.
Alle 7.45 eravamo al parcheggio di limone del garda a guardare gli altri bikers che si apprestavano a fare (molto probabilmente) il nostro stesso giro. Nel frattempo, silverhand stendeva una copertina nel parcheggio, ci appoggiava la biga capovolta e poi, con la
cura di un frate certosino, iniziava ad oliarla, ingrassarla, pompare ammortizzatore, forka ecc.. il tutto in soli 40 minuti! Finalmente alle 8.32 iniziamo a pedalare. La bici di Silver rumoreggia in modo sempre più inquietante e dopo poche centinaio di metri, FERMI TUTTI! Il copertone anteriore (di Silver naturalmente) sembra assalito da uno sciame dapi e presenta varie protuberanze bollose che sembrano esplodere da un momento allaltro. Che si fa? Facciamo finta di niente
incrociamo le dita
vediamo come va. Dopo qualche km di asfalto in salita, con tratti belli ripidi arriviamo a vesio. Ci fiondiamo nel primo bar, ordiniamo 4 caffè e barbiamo quasi tutti i salatini sul bancone. La barista: avete solo i caffè? Preso nientaltro? Noi:noooo
Si riparte dopo questa sostanziosa colazione, e in un attimo siamo allimbocco dello sterrato nella valle di S.Michele. Inizia la salita. Ma saranno proprio 30 km COSI? Tutti e trenta così? Si, a parte i primi 5 su asfalto, gli altri 25 non molleranno mai. Lenergia fornita dai salatini del bar si è esaurita al quarto tornante, poi è iniziata la fiera/scambio delle barrette energetiche ai gusti più svariati. Anche diego-BS, puro xcista del gruppo, ha dovuto ammettere che era veramente dura. Saranno stati i salatini del bar di vesio, o le barrette superenergetiche, giunti circa a metà salita è iniziato il concerto della flatulenza (le scoreggie) naturalmente dai gusti e suoni più svariati.Dopo ¾ di salita in preda a crisi mistiche, abbiamo iniziato a scattare le foto panoramiche nonostante fossimo in piena nebbia. Nel frattempo il copertone anteriore di Silver era diventato come il suolo lunare visto in negativo. Ultimi 3 tornanti e eccoci al rifugio garda. Nebbia, un freddo cane, le gambe doloranti. Che facciamo? Facciamo un ultimo sforzo per raggiungere la bocca di val marza distante circa un km (scollinamento) perché si vocifera che il rifugio garda ha i prezzi cari rabbiosi. Meglio il panino misto fomaggio e salame del rifugio alpini al passo nota, decisamente più abbordabile. Nove chilometri di discesa veloce ci portano al passo nota per una strada militare stupenda, ricavata a picconate nella roccia bianca, dove abbiamo incontrato la ormai proverbiale processione di bikers che salgono al 3malzo per questa via.
Eccoci al passo nota. Abbiamo mangiato metà universo, fatto un breve riposino e via verso il passo guil. E finita la salita? NO! Ancora qualche breve tratto di su e giù, che dopo quello che abbiamo mangiato, sembrava tuttaltro che breve. Nel frattempo è uscito pure il sole che ci ha regalato dei panorami veramente belli, ma ormai, visto che eravamo a pancia piena e in prossimità della discesa finale, chissenefrega di fare le foto? O meglio qualche foto al garda è dobbligo, ma niente di più. Finalmente eccoci alla discesa vera: inizia la valle del singol. Indossate le
protezioni, iniziamo a scendere per un sentiero in pieno bosco, ripido, con tornanti stretti (prima o poi imparo a farli bene
), di grande soddisfazione. Segue la zona denominata il canyon, dove i primi metri sono veramente tecnici. Io sono titubante a restare in bici, Silver si lancia e cade, Seby passa con la ramson come se fosse lautostrada, diego il xcista, che non abbassa mai la sella, si caga addosso.
Finita la parte tecnica, inizia un veloce e lungo acciottolato, devastante per le braccia, che ci porta a limone del garda. Come per miracolo il copertone di Silver sembra guarito. Diego il xcista ha il delirium tremens.
Alla prossima!
Dislivello in salita 2220 mt
30 km di salita e 20 di discesa