Bicicletta e moglie....un binomio incompatibile???
- Creatore Discussione Kirk_1973
- Data di inizio
Se sei senza parole tu inizio a preoccuparmi.
In compenso mi ha chiamato prima e tra una cosa e l'altra le ho detto che stasera salterò sulla spin bike al che mia moglie ribatte "Se vuoi uscire a farti ammazzare esci e fatti tuo giretto però prima fai testamento"
Manco fossimo negli anni '70 e mi avessero spedito a Da Nang coi berretti verdi
Comunque stasera pare pioverà parecchio quindi non ho voglia di tornare zuppo...ora quindi vedo se fare spin questa sera o uscire domani sera.
Grazie come sempre per il Vostro supporto. Grazie davvero ragazzi.
K
Io al tuo posto stasera uscirei anche col terremoto e starei fuori molto di più del previsto, diciamo 3-4 ore. E così farei anche domani e dopodomani. L'essere umano è un animale che si abitua a tutto e la tua signora si abituerà molto presto, credimi. Dopo essere uscito un paio di settimane per 3-4 ore, passi ad uscirne solo 2 di ore e la tua signora te ne sarà grato. Un po' come quando al condannato a morte gli regalano l'ergastolo.
Dopo che passo da 'sto topic mi viene voglia di regalare dei fiori a mia moglie ... ma poi per fortuna me ne dimentico 
Riallacciandomi alle domande che ho fatto tanti, tanti post fa e che evidentemente non hanno ingenerato riflessione alcuna, lo so... argomento delicato, mica facile... ma necessario se non indispensabile. E lo dico (anche) per esperienza personale.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso - perché nessuno ti farà mai quello che tu non gli permetti di farti
Chi visse sperando morì cagando (cit.) - perché sperare ed inazione vanno a braccetto, è resa incondizionata
I miracoli non esistono - il fatto di metterli nel novero vuol dire che si è andati molto oltre la resa incondizionata di cui sopra
infatti siamo allo "sfogatoio", alla "umana pietas", alla solidarietà di "categoria" o poco più... ma non c'è costruttività, critica, voglia di comprensione e di superamento del problema che viene trattato alla stregua di una ineluttabile malattia contro cui ormai non si può far altro che sperare in un miracolo... che tristezza.
Poi (e ci mancherebbe) ognuno è liberissimo di scegliersi sia la corda che l'albero dove impiccarsi... ma poi perché diamine lamentarsi?
Chi è causa del suo mal pianga se stesso - perché nessuno ti farà mai quello che tu non gli permetti di farti
Chi visse sperando morì cagando (cit.) - perché sperare ed inazione vanno a braccetto, è resa incondizionata
I miracoli non esistono - il fatto di metterli nel novero vuol dire che si è andati molto oltre la resa incondizionata di cui sopra
infatti siamo allo "sfogatoio", alla "umana pietas", alla solidarietà di "categoria" o poco più... ma non c'è costruttività, critica, voglia di comprensione e di superamento del problema che viene trattato alla stregua di una ineluttabile malattia contro cui ormai non si può far altro che sperare in un miracolo... che tristezza.
Poi (e ci mancherebbe) ognuno è liberissimo di scegliersi sia la corda che l'albero dove impiccarsi... ma poi perché diamine lamentarsi?
Però purtroppo possono esserci stati episodi, momenti, che portano a certe situazioni senza averne colpa e facendone assuefazione, dove neanche il dialogo fa nulla più.
Allora, o si inverte la rotta e "esco e ci vediamo quando mi va di tornare" riequilibrando quegli episodi che potrebbero aver scatenato tutto questo, oppure "esco" o meglio "esci, quella è la porta"
infatti... non ha senso qui disquisire del "come siamo giunti all'oggi", ognuno nel suo piccolo lo sa (o dovrebbe seriamente chiederselo). Le richieste irragionevoli non hanno una natura razionale e a na' certa la ratio che puoi mettere in campo lascia il tempo che trova (purtroppo e ti scoppia il cuore a realizzarlo).
Molto semplicemente devi chiederti "ma vuoi vivere cosi?", Una inutile, senza senso battaglia continua... a vita? Quando invece dovremmo investire le nestre energie (fisiche e mentali) in ben altro... ma hai fatto qualcosa di male per meritartelo? Non pensi di meritare qualcosa di meglio?
Chi nega le tue legittime necessità ed aspirazioni, i tuoi bisogni non ti capisce e di sicuro non ti ama. E tu che glielo permetti ti vuoi bene invece? Ci si condanna reciprocamente ad una esistenza tutt'altro che serena, a quale scopo, in nome di cosa?
E vale per ambo i sessi, sia chiaro... mi vengono in mente (per ribaltare il campo dei sessi) diversi casi di mie amiche che quando hanno deciso di proseguire con gli studi e poi con la carriera scientifica o professionale hanno visto i loro rapporti dell'epoca implodere per manifesta inadeguatezza del partner che si sentiva "inferiore" e messo in discussione da cotante amazzoni... e io glielo dicevo già da prima ma hanno dovuto "sbatterci la faccia" per capirlo e per decidere di andare oltre.
La loro vita ora è infinitamente migliore e più gratificante ma, soprattutto, è LORO... non di qualcun altro...
Così non ha senso, se davvero non ti sta bene, imponiti, non hai molte soluzioni.
Questa non è una coppia, è un "capo" è un "suddito", destinato a finire male.
L'amore è un'altra cosa.
Questa non è una coppia, è un "capo" è un "suddito", destinato a finire male.
L'amore è un'altra cosa.
Senza offesa...per me la fai un pò troppo puzzolente.
In qualsiasi coppia del mondo si litiga/discute per motivi apparentemente futili. Per la bici, per l'aperitivo, per il calcetto, per la bolletta della luce, per la collega carina, e per mille altri motivi.
Ci si sposa/fidanza/convive con la consapevolezza che prima o poi succederà. Ma anche che poi passerà, perchè alla base del rapporto con il tuo/la tua partner c'è qualcosa di più grande.
Chi non ne è consapevole e pensa che sarà sempre tutto solo rose e fiori è semplicemente un c......e.
Quoto, e aggiungo che, nel 99% dei casi, la donna si comporta in determinata maniera per motivi ben precisi. Ora, io non voglio giudicare nessuno, ma il nostro amico, è effettivamente un santo che vorrebbe solo ed esclusivamente farsi un giro in bici? Se si, c'è effettivamente qualcosa che non va, se la coscienza ha anche solo qualche misero dubbio, beh, allora c'è da lavorarci parecchio sopra per riacquistare la fiducia nella partner. E lo dico per esperienza diretta, da quando io e mia moglie "siamo cresciuti", andiamo d'amore e d'accordo sui nostri spazi, certo si litiga ogni tot, per i motivi più disparati, ma abbiamo capito che la vita è troppo corta per passarla a romperci i coglioni a vicenda.
E perché offesa, Il fatto che "puzzi" non vuol dire che non sia vero... e in un paio di passaggi del mio scritto traspare che parlo per esperienza e che non siano certo cose piacevoli e simpatiche da affrontare o a cui pensare... La vita è già abbastanza "simpatica"
e "variegata" di suo per perdere tempo dietro le futili stronzate... ma forse le futili stronzate fanno meno paura di quelle serie e per questo ci si concentra su quelle...Altro discorso per le "apparentemente futili" che citi, li vanno capite dinamiche e reali motivazioni per potersi chiarire (sul serio!) ed andare avanti meglio di prima, tutto ruota attorno a quel "apparentemente" difatti
Ed in quale universo parallelo e distopico del variegato multiverso avresti letto o sentito che debbano essere "rose e fiori"???
manco un quotidiano stillicidio, una lenta agonia verso l'inevitable cui ci si arrende in partenza per partito preso però, non credi?
Si', ho gia' dato con le frustrazioni e le rinunce alla cavolo!per non rientrare più....
E perché offesa, Il fatto che "puzzi" non vuol dire che non sia vero... e in un paio di passaggi del mio scritto traspare che parlo per esperienza e che non siano certo cose piacevoli e simpatiche da affrontare o a cui pensare... La vita è già abbastanza "simpatica"
Altro discorso per le "apparentemente futili" che citi, li vanno capite dinamiche e reali motivazioni per potersi chiarire (sul serio!) ed andare avanti meglio di prima, tutto ruota attorno a quel "apparentemente" difatti
Ed in quale universo parallelo e distopico del variegato multiverso avresti letto o sentito che debbano essere "rose e fiori"???
Forse avevo interpretato male il tuo post di prima (scusa, ma faccio un filo fatica a leggerti, ri-senza offesa
),Mi pareva che tu la stessi buttando sul "se vuoi farti cazzi i tuoi e andare in bici quando vuoi, allora non ti legare a nessuno".
E io stavo solo dicendo che quando ci si lega ad una persona sai che i cazzi tuoi non li puoi fare più, o almeno non li puoi fare come prima, che in bicicletta potresti andarci anche meno... ma lo sai e non ne devi rimanere sorpreso. Tutto qui
Forse avevo interpretato male il tuo post di prima (scusa, ma faccio un filo fatica a leggerti, ri-senza offesa
Tranquillo... no problem... tanto mica è colpa mia
eppoi certo che è tutto un compromesso, ma lo sarebbe comunque in qualunque tipo di convivenza domestica e non solo domestica... perché quando vivevamo con i genitori non dovevamo scendere necessariamente a compromessi? O quando più tardi abbiamo preso casa con un paio di amici, colleghi etc? O sul posto di lavoro? Nella vita se non vivi da solo su un'isola deserta è tutto un compromesso. Che sia ragionevole però, che abbia una sua ragion d'essere ed uno scopo (alto, magari)... sennò è martirio (reciproco). Il martirio preferisco lasciarlo ai Santi... io non lo sono e non aspiro nemmeno... ad essere santo, eh... che avete capito
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concedetemi una stronzata...
La verità nuda e cruda è che è tutta colpa nostra, di noi maschietti intendo, del nostro essere così incredibilmente selettivi... a noi ce piace solo un tipo (e solo uno, eh) di donna...
quella che ce la da...
eppoi ci lamentiamo...
La verità nuda e cruda è che è tutta colpa nostra, di noi maschietti intendo, del nostro essere così incredibilmente selettivi... a noi ce piace solo un tipo (e solo uno, eh) di donna...
quella che ce la da...
eppoi ci lamentiamo...