Che fine settimana!
Ho avuto la conferma del fatto che quando si sta a casa nelle giornate di brutto tempo (nel mio caso), si fa la cosa sbagliata.
In questi due giorni abbiamo sfidato le previsioni meteo e abbiamo vinto nettamente portando a casa grossissime soddisfazioni.
Sabato un titubante Mauro si è lasciato convincere ad uscire dalla tana ed ha potuto portare a termine con grande soddisfazione un giro che aveva sempre sognato di fare. Da parte sua la scelta dei sentieri da percorrere è stata eccellente e abbiamo potuto gustare fin dall'inizio tracce singole nel bosco, tra agriturismi e capanni.
La giornata è stata uggiosa e nuvolosa, ma ci ha comunque graziato per quanto riguarda l'acqua. Alcuni tratti nuovi sono stati inseriti e hanno reso ancor più stuzzicante l'escursione.
Sempre piacevoli le chiaccierate con Dario, Mauro, Gigi e Gianfranco.
Gli strappi su ripide cementate, i frequenti saliscendi, il chilometraggio non banale ed i metri di dislivello in salita, si fanno sentire. Soprattutto Gigi accusa il colpo e perde un dente.... della corona 22. Il cambio della bici di Dario perde i colpi nei tratti più ripidi, la ruota libera del mozzo rumoreggia ed il freno anteriore ha bisogno di uno spurgo, ma il cavaliere sprona il suo destriero, che dopo un'occhiataccia ed un violento sbuffo dalle narici, riprende al galoppo.
La pausa a Sant'Antonio dopo parecchie ore di marcia ci serve per tirare il fiato, bere la fresca acqua che sgorga vicino alla chiesetta e fare la foto di gruppo. La pausa prima della Via Piana.
Abbiamo appena passato la parte obbligatoriamente a piedi quando incontriamo Roberto ed Angelo degli
oRmA che stanno scendendo e si apre un piacevolissimo siparietto in dialetto con
orMa. I tre si scherzano a vicenda e noi siamo spettatori divertiti, per brevi momenti comparse, della divertente commedia. Calato il sipario, riprendiamo la salita.
La fatica si fa sentire, ma teniamo duro; entro breve si arriva allo scollinamento ed alla discesa finale. Con i primi tornanti tra le foglie, fatti con la ruota posteriore che sventola a bandiera, disegnando una volta perfetta, Gigi riprende quasi le energie spese precedentemente, come se si ricaricasse...
Una distesa di primule in fiore, che spunta dallo strato di fogliame, è una voce forte, chiara: la Primavera si avvicina, sta arrivando.
Terminato il bel girone, io e Dario andiamo da Vito ed Elena.
"Ah, noi domani andiamo sul Golem" Esordisce decisa la
brumotta.
Io e Dario ci guardiamo e facciamo probabilmente lo stesso pensiero: "chesta che l'è mata"!
Rispondiamo:
"Noi domani, qualsiasi cosa accada come meteo, andiamo a Cima Rest - se volete venire..."
"Va bene" la replica di Lisabike
Va bene? Noi pensavamo di andare per l'asfaltata - libera da neve - fino al rifugio, mangiare qualcosina e poi ritornare. Viste le previsioni di pioggia e neve ci sembra un buon programma per passare la giornata. Possibile che Lisabike e Cascio si accontentino di una cosa del genere?
Dal Golem - a Cima Rest per l'asfalto?
Domenica mattina nella galleria prima di Salò il dubbio ci assale e così cambiamo le carte in tavola. Si parte da Gargnano, si fanno le sterratone di Passo Ere e Scarpapè (con o senza neve) fino a Cima Rest... e poi... boh
Ad inizio giro solo qualche goccina, il tempo sembra tenere fortunatamente e le temperature non sono affatto basse.
Evitiamo qualche rampa per gentilezza nei miei confronti, visto che sono single speed munito ma poi in fase autoflagellatoria propongo la svolta per Musaga, consapevole della mia scelta. La rampa non è poi così terribile a piedi.
Mentre percorriamo la strada per Briano la pioggia aumenta di intensità ed indossiamo gli antiacqua. Poi il bellissimo sentiero verso La Fobbia, con pietre che ci spaventano in qualche punto da fare a piedi. Dario è rimasto con il solo freno posteriore e si trova in difficoltà in diversi punti.
Poi la risalita sulla larga strada verso passo Ere. Facciamo pausa e mangiamo quello che abbiamo per ricaricare le batterie. Ha inizio un tratto per me complicato per via del fondo smosso in cui affondano le ruotone. Per brevi tratti troviamo ancora la neve e siamo costretti a piedi, ma dal cielo scende ancora acqua. Solo allo Scarpapé arriva finalmente la prima sferzata di neve. Ma poi, scendendo a Cadria ci abbassiamo nuovamente di quota ed i fiocchi svaniscono.
Fortunatamente le precipitazioni si sono sempre presentate a tratti e poco intense. Risultiamo comunque belli bagnati ed infreddoliti.
Scherzo con Elena, per via della scelta che HAnno fatto. Lei
credeva di salvarsi con un girettino sul Golem, invece Dario e Perse - tack - l'hanno sistemata a dovere...
L'asfaltata da Cadria ci porta velocemente a Cima Rest e nel caldo Rifugio ci cambiamo completamente gli abiti. Che sollievo! Travestiti da escursionisti "matti" (a seconda dal punto di vista), in una atmosfera di festa famiglia in cui si magna, si beve e si canta al karaoke, ci scaldiamo, mangiamo, beviamo, ridiamo e poi, alla fine, ci ributtiamo al freddo giù per sentieri sassosi.
La soddisfazione è tanta e rimaniamo piuttosto stupiti del sentiero che stiamo percorrendo. È una figata! Da Cadria giù di nuovo in una valle per raggiungere il Droanello e la Valvestino. Nei guadi del torrente ridiamo a crepapelle quando scivolando sulle pietre finiamo con i piedi in ammollo nella fredda acqua, ma gli scarponi e le calze tengono benissimo. Meraviglioso. Che avventura che stiamo vivendo. Siamo tutti concordi sul fatto che non avremmo potuto trascorrere questa domenica in un modo migliore (dal nostro punto di vista di escursionisti "matti" (a seconda del punto di vista)).
Alle 18 siamo in Valvestino, dopo una lunga discesa in cui ci siamo veramente divertiti. La poca luce del giorno cala sempre più. Riceviamo la telefonata di Wilmer che ci stava cercando per mangiare la pizza assieme. Anche Gigi ci ha chiamato mentre probabilmente facevamo il bagno nel torrente...
Alle 19, sotto una pioggia più forte, con un faretto anteriore per il capofila ed uno posteriore per la coda, per le antiche mulattiere sopra Gargnano, sbuchiamo alle macchine.
"Che bel!" - Continuiamo a dirci -
"Che bel!"
Davvero abbiamo fatto la scelta giusta. Molte volte, basta fare il primo passo fuori di casa, e poi il resto viene da se...
Grandi!