Vado poco in altro postoFurbacchione
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Io per curiosità avevo provato a caricare la traccia della Hero su 4 diversi portali: Google Earth, Strava, Komoot e Garmin Connect.
Ne sono usciti 4 dislivelli totali differenti!
Quello che è sempre più ottimista è Komoot. Se non ricordo male la 86 km te la da con 3700+.
Google earth era quella che si avvicinava di più al dislivello decantato dagli organizzatori, ovvero 4000 erotti..
Strava e Garmin erano allineati, ma con dislivello inferiore a quello citato dagli organizzatori
Mah...Posso capire questa disamina solo quando tempo fa in base a questo dato ci si poteva giocare un paio di pedali che di listino costano, se non sbaglio, 600 erotti euro...ma se no? Non penso nemmeno che a chi pubblica tracce così freghi qualcosa del dislivello mensile. Le pubblica tanto per tenere traccia dei suoi giri e dei tempi in discesa credo..
Non dovrebbe essere nulla di che, se si tratta di eliminare i punti della risalita da un file gpx. Ne ho fatta fare una a chatGPT, la prossima volta che prendo risalite meccanizzate la provo con Strava e vedo che succede. Diverso il discorso se i dati vengono mandati a strava direttamente dal garmin, senza preprocessarli.Che differenza c'è fra prestare e dare ad uso e consumo? Io ti do ad uso e consumo la mia bici, io ti do ad uso e consumo la mia app. Differenze?
In italiano per un bene immateriale (come una app) non si usa il verbo prestare mentre dare in uso va bene tanto per un bene immateriale quanto per uno materiale.
Non sono un informatico dunque non saprei dirti cosa ci voglia a modificare la app, se sia possibile/fattibile/agevole (verosimilmente non sarà gratis a meno che il proprietario non sia un informatico) e se sia conveniente o meno in termini pratici. Forse si. Però rimane inaccettabile rispondere: l'app la uso come voglio io, se chi te la dà da usare ti chiede di farlo in una certa maniera (magari in attesa di riuscire nella modifica software).
Infatti la questione è il mezzo, non il fine.Qui da me ogni anno fanno una bellissima manifestazione cicloturistica aperta a tutti, con più tipi di percorso divisi per livelli di difficoltà. Ovviamente essendo una manifestazione per avvicinare le persone al territorio non è una gara e non ci sono premi in palio, ricco pacco gara uguale per tutti e via andare.
Fino allo scorso anno o due anni fa, non ricordo, alla fine c'era la classifica finale e ne vedevi di ogni, addirittura gente che tagliava il percorso per arrivare davanti in classifica, gente che ai ristori sembrava facesse un pit-stop di F1, ecc..
Tolto la classifica finale, tolto il problema, a parte qualche caso isolato, manifestazione molto più rilassata e godibile.
Racconto questo solo per rimarcare la testa delle persone come switcha di fronte ad una classifica. Io stesso smisi di usare strava anni fa dopo aver fatto il botto in discesa condizionato inconsciamente (ma manco troppo inconsciamente) dal fatto che in quel tratto c'era un segmento con una classifica...
Mi accontento di wikiloc, oltre che creare tracce al pc, scarico tracce gratuitamente di tutta Italia(non ho mai provato tracce all'estero) a differenza di komoot, sto in una zona di confine tra Lazio, Umbria e toscana, per fare un giro corro il rischio di pagare 2 regioni.Infatti la questione è il mezzo, non il fine.
Strava nasce per finalità performance il fatto che consenta di esplorare è secondario. L'uso primario di Strava e' allenarsi, l'abbonamento pro infatti include analisi e programmi di allenamento avanzati.
TC non lo uso, ma dal momento in cui metti classifiche devierà verso dinamiche Strava.
Komoot è strutturato esattamente per esplorare e basta. Io lo uso con soddisfazione quando sono in giro ed ho fatto bellissimi giri in Svezia, in Sicilia, nel Titolo austriaco in Germania in Francia ecc.
Tutti posti in cui mi trovavo per vacanza o lavoro e senza uno strumento avrei finito per fare un giro su bitume.
A me capita la stessa cosa, già scritto in altre discussioni, se per favore qualcuno può spiegarmi 'sta storia degli algoritmi...Esatto, secondo me è un problema di differenti algoritmi utilizzati dai vari sistemi nell'interpretare i dati registrati dal GPS.
Qui sotto un mio giro, registrato con il computerino Mio Cyclo 405HC, poi i fles .fit dati in pasto a Strava e TC, file gpx a komoot.
Vedi l'allegato 668549
La storia è che non esiste "il dislivello vero" di una traccia, per avere un dato di dislivello bisogna decidere come calcolarlo a partire dai dati a disposizione. Che significa scrivere un algoritmo che lo calcola. Detto algoritmo è proprietà intellettuale di chi lo crea o lo commissiona, quindi ogni piattaforma si trova a dover scrivere o usare un algoritmo diverso. Algoritmo diverso significa inevitabilmente risultato diverso, per il motivo detto inizialmente che non esiste un "dislivello vero".A me capita la stessa cosa, già scritto in altre discussioni, se per favore qualcuno può spiegarmi 'sta storia degli algoritmi...
La storia è che non esiste "il dislivello vero" di una traccia, per avere un dato di dislivello bisogna decidere come calcolarlo a partire dai dati a disposizione. Che significa scrivere un algoritmo che lo calcola. Detto algoritmo è proprietà intellettuale di chi lo crea o lo commissiona, quindi ogni piattaforma si trova a dover scrivere o usare un algoritmo diverso. Algoritmo diverso significa inevitabilmente risultato diverso, per il motivo detto inizialmente che non esiste un "dislivello vero".
io, credo, di aver sottoscritto l'abbonamento mondo per sempre a 19.90 una sola volta.....ma lo uso più per trekking che per bici.Mi accontento di wikiloc, oltre che creare tracce al pc, scarico tracce gratuitamente di tutta Italia(non ho mai provato tracce all'estero) a differenza di komoot, sto in una zona di confine tra Lazio, Umbria e toscana, per fare un giro corro il rischio di pagare 2 regioni.
Ti riferisci a komoot?io, credo, di aver sottoscritto l'abbonamento mondo per sempre a 19.90 una sola volta.....ma lo uso più per trekking che per bici.
Si, questo l'avevo capito. provo a spiegarmi se ci riescoLa storia è che non esiste "il dislivello vero" di una traccia, per avere un dato di dislivello bisogna decidere come calcolarlo a partire dai dati a disposizione. Che significa scrivere un algoritmo che lo calcola. Detto algoritmo è proprietà intellettuale di chi lo crea o lo commissiona, quindi ogni piattaforma si trova a dover scrivere o usare un algoritmo diverso. Algoritmo diverso significa inevitabilmente risultato diverso, per il motivo detto inizialmente che non esiste un "dislivello vero".
Quindi il problema è dato dall'apparecchio che si usa per registrare??? Io l'ho sempre pensato, forse sbaglio.o più semplicemente, si tenta di pulire la traccia dalle variazioni di picco per darle un valore che si avvicini alla realtà. Soprattutto chi registra col telefono ha spesso una traccia molto approssimativa.
intanto i dati sul file non sono quelli della mappa ma sono quelli del dispositivo. che può avere un altimetro barometrico oppure no. quindi già se un algoritmo decidesse di usare i dati di quota della mappa sarebbe una scelta... parecchio azzardata anche, che credo nessuno abbia fatto (spero, perchè darebbe potenzialmente i risultati peggiori).Si, questo l'avevo capito. provo a spiegarmi se ci riescoPrendo un riferimento altimetrico ufficiale, es. l'altezza del mio paese 280mt.s,l.m. che so va presa nel piano dove è situato il comune. percorro 3,5 km. tutti in leggera salita e arrivo alla stazione ferroviaria, li la targa dice 408mt. s.l.m. ho fatto128mt di dislivello? scarico la traccia dal garmin è la metto, che so, su wikiloc, strava, komoot...la traccia da me registrata va su una mappa che dovrebbe essere precisa e ufficiale, i risultati dei dislivelli sono diversi. Se la stazione è situata a 408 mt partendo dal comune il dislivello dovrebbe essere per tutti uguale. Si possono usare gli algoritmi più impensati ma la stazione sarà sempre a 408mt per tutti o no?
no, come ha detto Marco l'algoritmo fa delle scelte per cercare di pulire i dati che tu gli fornisci. per questo se inserisci lo stesso file in piattaforme diverse ottieni risultati diversi. ma vale sia che tu inserisca dati "buoni" sia che tu inserisca dati "non buoni". magari nel primo caso ti puoi trovare differenze maggiori nei risultati, questo sì.Quindi il problema è dato dall'apparecchio che si usa per registrare??? Io l'ho sempre pensato, forse sbaglio.
No, i dati che leggo li leggo dopo aver scaricato la traccia sulle varie piattaforme, il mio garmin sballa alla grande i dati altimetrici(solo quelli) e non lo prendo in considerazione, non trovo mai gli stessi dati, scusa so' limitato ma non riesco a capire sta storia degli algoritmi, se da una quota, diciamo 100mt vado ai 200 che ca@@o ci sarà mai da calcolare? Una mappa sarà registrata con dati ufficiali, serve un algoritmo? Perchè se si guarda poi il chilometraggio i dati corrispondono? sia dall' apparecchio che registra che dalle tracce caricate sulle varie piattaforme?intanto i dati sul file non sono quelli della mappa ma sono quelli del dispositivo. che può avere un altimetro barometrico oppure no. quindi già se un algoritmo decidesse di usare i dati di quota della mappa sarebbe una scelta... parecchio azzardata anche, che credo nessuno abbia fatto (spero, perchè darebbe potenzialmente i risultati peggiori).
quindi tu sei partito da una quota (reale, che però corrisponde probabilmente ad una quota letta dal tuo dispositivo leggermente diversa) e sei arrivato ad un'altra quota (idem) ma il tuo dispositivo ha registrato dei dati di quota in tutto il tragitto, ed è da quei dati che l'algoritmo deve calcolare il dislivello, e deve decidere come farlo, ottenendo risultati che dipendono da come lo fa.
Per dire, prendere quota di arrivo meno quota di partenza dalla mappa come dici tu sarebbe un algoritmo. magari nel tuo caso che citi darebbe un buon risultato ma in generale sarebbe un algoritmo pessimo che dà risultati pessimi.
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