intendevi dire questo?
hehehe... stavolta arrivi 9 (nono)
Se non sbaglio eravami in otto quella volta...
![Hahaha :hahaha: :hahaha:](/styles/uix/xenforo/smilies1/hahaha.gif)
E poi vuoi mettere la descrizione e la scheda del percorso ??? la tua è senz'altro più "free".
intendevi dire questo?
hehehe... stavolta arrivi 9 (nono)
Se non sbaglio eravami in otto quella volta...
intendevi dire questo?
hehehe... stavolta arrivi 9 (nono)
Se non sbaglio eravami in otto quella volta...
x shrek:Praticamente hai vinto il 1° PREMIO "Acqua Calda". Non te la prendere , a me l'hanno dato già molte volte ; vado sempre alla scoperta di percorsi nuovi per poi naturalmente scoprire che l'aveva già fatto qualcuno. Nulla si crea ma tutto si reinventa all'infinito.
E poi vuoi mettere la descrizione e la scheda del percorso ??? la tua è senz'altro più "free".
hahahahahaha non dubito di scoprire ogni tanto l'acqua calda ma non avendolo visto postato da nessuna parte ho pensato di dare qualche indicazione..... e poi l'acqua calda va sempre bene... per cuocervi la pasta o mal che vada per lavarsi i piedi![]()
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Resti (insieme a ORMA) il mio esploratore preferito![]()
Per chi fosse in zona, consiglio l'ascesa al monte Besume (o Besum) dal quale si gode un panoramone incredibileIl Passo del Cul (ovvero, dopo aver scoperto l'acqua calda cerco di scoprire il vapore acqueo)
Si parte da poco dopo Vobarno e si sale a Teglie. Poco prima della Chiesetta della Madonna delle Cornelle si stacca una stradina che sale alle Case Paullo. Da li si prosegue su sterrata che conduce al Passo del Cul. Giunti al Passo del Cul si consiglia la salita al Monte Cul o al vicino Monte Gallo per il bel panorama che si gode dalla vetta. Dal Passo del Cul si scende su single track sul Dosso Dell'Ora sino ad incontrare la ripida e stretta forestale che porta al paesino di Carvanno. Da Carvanno si scende nel fondovalle e si torna a Vobarno.
Bel giretto non molto tecnico ma mooooooooooolto panoramico. Attenzione che sino al Passo del Cul i segnavia, pur riportati sulla carta, sono inestistenti per cui munirsi di carta e bussola (o GPS) e chiedere in loco. Il problema è arrivare, dall'asfaltata, sino alle Case Paullo poi il percorso è evidente.
Dislivello: da arrampicatore sociale
Lunghezza: normodotato
eccolo:
http://www.mtb-forum.it/community/photoalbum/showphoto.php/photo/13021
46 km per un disliv in salita di 1650mt...pian pianino 6 ore in bici,con due discese:corta ma divertente la prima(roccolo di Serle-Sant'Eusebio)).Lunga,dura ma bellissima la seconda(Selvapiana-Roè, del Milzo).Intervallate dal tratto in"quota" in single track e sterrato mooolto appagante(dai canyon del Bernacco a monte Magno).Mitici gli strappi in salita sul cemento(20/25%)...i miei preferiti.Qualche tratto esposto nei canyon e sul Selvapiana...attenzione.
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superlativa foto del Milzo
E' UN SUPERGIRO BdBorma
Visto che portavo la family a sciare a Monte Stino(con la bici appresso, non si sa mai),nel ritorno mi hanno scaricato a Capovalle e inforcata la bici ho provato il tratto Mandoal-Vesta sent.n°455.
Simile al più famoso 454,anche qui diversi tornanti,fondo più smosso,un pelino meno bello ma pur sempre interessante e fattibile in mtb full con buone escursioni,quasi mai pericoloso,diverse volte con pancia sulla sella e piedi ai lati per rimanere in sella(sono scarso in discesa).
Unoco neo....rotto a metà discesa il forcellino del cambio posteriore(primo guasto).
Da provare
Provata oggi la discesa che da C.na Pozza porta a S.Michele. La prima parte sul sentiero n16 (carrareccia) e poi sul 14 (singletrack). Per i primi 2/3 la discesa è fantastica! Tratti veloci si alternano con alcuni passaggi tecnici mai troppo difficili, immersi in un ambiente decisamente selvaggio (tra felci selvatiche, sembra di essere in una vera e propria foresta) e non a caso si chiama "la selva". Nell'ultimo terzo di discesa, la traccia si allarga e diventa molto sconnessa per la presenza di grosse pietre mobili (c'ho lasciato il forcellino e un disco).
Per raggiungere la C.na Pozze, abbiamo scelto la via più difficile: salita al passo spino da S.Michele, Rifugio Pirlo (pausa caffè), sentiero N 4-9 fino a sotto il passo "buco del todesco" dove i due sentieri si dividono e si tiene sempre il numero 9, ben segnato ma moolto faticoso e con brevi tratti attrezzati dal cordino, fino alla C.na Pozze dove ha inizio la discesa. Lungo il sentiero, nella prima parte circa in prossimità del buco del todesco, è ben visibile e segnato il sentiero n25 che scende lungo la "Valle lobbia" per ricongiungersi poi con il n1 testato pochi giorni fa da SHREK e da come si presenta è molto invitante... sicuramente da provare.
Per raggiungere la C.na Pozze più agevolmente, si può salire da collio di vobarno su sentiero n9 (carrareccia) per poi provare altre due discesone: il 16 in tutta la sua lunghezza e il 499 segnato sulla carta ingenia (no Kompass). Prossimamente su questo topic![]()
Mi sa che alla fine quella è la via migliore per arrivare alla C.na Pozze. Il nr 9 è sì una carrareccia ma è impedalabile in salita, si metta in conto di spingere la bici per 400m di dislivello. Il 499 l'ho fatto io due settimane fa e lo trovi anche sulla Kompass 1:25.000 Parco Alto Garda Bresciano.
La salita è agevole sino a quota 550ca ma poi ho dovuto farmela a spinta sino ai Fienili Scola. La discesa è divertente sino a quota 650ca dove si incontra una malga. Da lì sono sceso a sx della casa su una forestale NON segnata su nessuna carta che riporta in valle a Collio. Da provare a scendere a dx della casa per arrivare a Vobarno passando per la Madonna dei Ronchi.
il nr 9 perchè è impedalabile? Troppa pendenza, troppo sconnesso o entrambi?
Ho viso in prossimità dei fienili scola (forse oltre in prossimità di un roccolo ove si scollina) dove parte il 499; come sarà in discesa? Tutto single track fino a vobarno?
Grande esplorazione valsabbina in compagnia di dario88 e perse.
Abbiamo fatto il sentiero 433 in tutta la sua lunghezza:
Salita da anfo sulla classica asfaltata del baremone, fino a circa 1300mt di quota dove in prossimità di un tornante a sinistra, inizia il singletrack. Il sentiero è subito bellissimo, molto panoramico fino a quando si giunge in prossimità di una croce con vista MOZZAFIATO su tutto il lago d'idro e le montagne circostanti. Da qui il sentiero si fa molto difficile, con punti parecchio esposti (vere e proprie terrazze sull'Eridio), difficoltà da 1 a 6: senza dubbio 6! Per i bikers più esperti sarà una goduria unica, per i meno esperti come me, vale comunque la pena di farlo anche se per parecchi tratti si porterà la bici al fianco, perchè la vista che si gode da qui è veramente impagabile. Giunti in località Coca Chetoi, finisce la prima parte di sentiero ed inizia la salita verso il monte censo (ben segnalata).
Anche dalla cima del monte censo e per tutto il tragitto, si gode di un panorama pazzesco. La discesa finale verso anfo è qualcosa di fenomenale e molto più abbordabile della prima parte (può essere fatta tutta in sella senza essere necessariamente dei draghi) ricca di tornantini, tratti scorrevoli e passaggi mediamente tecnici. Sbucati sull'asfalto, si risale per una decina di metri e dalla parte opposta della strada si imbocca il tratto finale di sentiero che ci riporta ad anfo.
io l'ho fatto l'estate scorsa con Marco, prima che shrek andasse a cercare l'illuminazione sul monte breda!
però la prima parte non mi sembra un granchè. La traccia segnalata scende ripidissima e quando l'ho fatto io c'erano tonnellate di erba (e sono riuscito a prendermi una zecca), morale della favola: si passa più il tempo a spingere che altro..
confermo invece che la seconda parte è mooooolto goduriosa!![]()