Automobilista investe venti ciclisti [Attenzione: video espliciti]

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ciciu

Biker superioris
A Brescia stanno costruendo ora la prima linea di metro della città.
Una riga di testo riguardo alle bici è l'unica cosa che ho trovato , in fondo a questo paragrafetto .
[URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][url]http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81[/URL][/URL][/URL][/URL][/URL]
Spero sia vero .

Incentivare l'uso del pedale per la mobilità richiede la presenza di un sistema ciclabile urbano , cosa che in Italia non esiste .
Le 'piste ciclabili' costruite nei più svariati modi nelle nostre campagne non le butterei via , ma servono solo per pedalare con la famiglia nei fine settimana .
Il progetto di mobilità urbana deve mettere sullo stesso piano nella scala di valori i pedoni , i ciclisti ed i mezzi a motore . Non ci sono santi .
Chiunque sia stato oltre le Alpi sa cosa significhi un sistema ciclabile urbano degno di questo nome .
Quello che ci manca è la decisione ad imporre che , prima di fare qualsiasi opera in un centro abitato , bisogna risolverne la viabilità.
Intendo dire che una amministrazione non dovrebbe avvallare nessun progetto urbano se prima non si ha la certezza di soddisfare la sopracitata scala di valori .
Io non credo che si possa andare avanti con il pensiero ' ora servono strade e serve che siano migliori' per poi magari bloccare il traffico .
Una buona amministrazione deve imporre un cambiamento perchè è necessario e atti come quelli praticati da C.M. secondo me vanno presi in considerazione perchè manifestano uno stato di disagio sociale (quale che sia il metodo , discutibile o meno) .
Non vorrei arrivare a pensare che noi pedalatori siamo una minoranza illusa .
 

atreyu

Biker serius
27/11/09
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La discussione ha preso una piega interessante,tante cose si potrebbero fare per incentivare l'uso della bici ma con i tempi che tirano sono tutte battaglie che devono partire dalla base( chi usa la bici)perche' nessuna amministrazione,nessun politico,nessun ente si adopereranno mai in questioni riguardanti l'uso della bicicletta (salvo rari casi).
Siamo una nazione con un senso ecologico ancora da formare e se come vedo si usa l'auto anche per andare a prendere il giornale a 200 m da casa diventa dura..


infatti. Oltre alla incentivazione dell'uso della bici, sarebbe fondamentale e propedeutico che chi scelga di farlo non lo faccia a costo della propria salute...insomma reclamare i giusti spazi..una vollta garantite quelle strutture che consentano l'alternativa alla macchina, la strada sarebbe in discesa.
Perché è di alternativa che si parla, io vivo a Roma e sembra che ai mezzi motorizzati non vi sia alternativa, nel senso che girare in bici nel 90% di volte vuol dire rimettersi alla grazia dell'automobilista di turno, sperando che non stia parlando al telefono per esempio.
Se non si parte dall'assicurare la praticabilità dell'alternativa "bici", non si può pretendere che sempre più persone cambino stile di vita, se questo comporta un rischio alla loro incolumità.

Quanto alle amministrazioni, ormai sono talmente deboli e aggrappate alle proprie prerogative e privilegi che non ci si può aspettare che facciano spontaneamente qualcosa di coraggioso per i propri amministrati....voglio dire, il costo sociale ed anche meramente economico di una mobilità allo sbando è ormai cosa assodata, nondimeno chi di dovere si astiene sistematicamente dal fare alcunché al riguardo...
 

atreyu

Biker serius
27/11/09
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Quello che ci manca è la decisione ad imporre che , prima di fare qualsiasi opera in un centro abitato , bisogna risolverne la viabilità.
Intendo dire che una amministrazione non dovrebbe avvallare nessun progetto urbano se prima non si ha la certezza di soddisfare la sopracitata scala di valori .

esattamente. Considerando come una basilare regola di logica come quella da te appena citata, sia stata sistematicamente ignorata...io penso che non ci sia solo disinteresse alla base di un tale approccio, ci vedo proprio la malafede.

Voglio dire, non si può lasciare campo libero a chi lascia costruire interi quartieri per poi chiedersi, "vabbè ora le strade." senza prevedere che la gente dai quartieri tende a muoversi e non possono semplicemente farlo tutti in macchina, sempre quando ci si premuri poi di costruirle come si deve le strade...
 

bajulera

Biker superis
17/12/10
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Bike
Scott Spark 27.5
A Brescia stanno costruendo ora la prima linea di metro della città.
Una riga di testo riguardo alle bici è l'unica cosa che ho trovato , in fondo a questo paragrafetto .
[URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][URL="http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81"][url]http://www.metro.bs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=41&Itemid=81[/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL]
Spero sia vero .

Incentivare l'uso del pedale per la mobilità richiede la presenza di un sistema ciclabile urbano , cosa che in Italia non esiste .
Le 'piste ciclabili' costruite nei più svariati modi nelle nostre campagne non le butterei via , ma servono solo per pedalare con la famiglia nei fine settimana .
Il progetto di mobilità urbana deve mettere sullo stesso piano nella scala di valori i pedoni , i ciclisti ed i mezzi a motore . Non ci sono santi .
Chiunque sia stato oltre le Alpi sa cosa significhi un sistema ciclabile urbano degno di questo nome .
Quello che ci manca è la decisione ad imporre che , prima di fare qualsiasi opera in un centro abitato , bisogna risolverne la viabilità.
Intendo dire che una amministrazione non dovrebbe avvallare nessun progetto urbano se prima non si ha la certezza di soddisfare la sopracitata scala di valori .
Io non credo che si possa andare avanti con il pensiero ' ora servono strade e serve che siano migliori' per poi magari bloccare il traffico .
Una buona amministrazione deve imporre un cambiamento perchè è necessario e atti come quelli praticati da C.M. secondo me vanno presi in considerazione perchè manifestano uno stato di disagio sociale (quale che sia il metodo , discutibile o meno) .
Non vorrei arrivare a pensare che noi pedalatori siamo una minoranza illusa .
Forse siamo andando un po' OT ma se pensi che in tutte le citta' le amministrazioni sono impegnate solo a costruire parcheggi in ogni dove,fino a fare parcheggi interrati nei centri storici con spese folli.Qui si sta' ancora ragionando con la prerogativa che tutto e' pensato e costruito in funzione all'uso dell'auto.
Poi ci sono alcuni comuni (e la mia citta' e' una di queste)che hanno costruito una rete di ciclabili capillare ma in molti casi non hanno fatto altro che disegnare due righe gialle per terra,e molte volte percorrere queste piste e' piu' pericoloso che essere per strada.
 

ciciu

Biker superioris
esattamente. Considerando come una basilare regola di logica come quella da te appena citata, sia stata sistematicamente ignorata...io penso che non ci sia solo disinteresse alla base di un tale approccio, ci vedo proprio la malafede.
Voglio dire, non si può lasciare campo libero a chi lascia costruire interi quartieri per poi chiedersi, "vabbè ora le strade." senza prevedere che la gente dai quartieri tende a muoversi e non possono semplicemente farlo tutti in macchina, sempre quando ci si premuri poi di costruirle come si deve le strade...

quando l'ho scritto pensavo a quelle immagini di progetti urbani che vediamo nei telegiornali . Non so se tutti ce l'han presente , per esempio il quartire ex fiera a Milano . Progetti in aree chiuse dove vediamo spesso palazzi dislocati in mezzo ad aree 'verdi' tracciate da piste pedonabili spesso anche sopraelevate , luoghi che poi una volta fruiti , chiunque si rende conto che sono delle cagate pazzesche .
Mentre invece in altre città europee costruiscono palazzi in pieno centro , dove il sindaco stesso ha stabilito nel progetto che non vi siano più di un certo numero risicato di parcheggi e che i mezzi pubblici debbano soddisfare uno standard preordinato di servizio . Sennò non se ne faceva niente !

Mi vengono in mente aree residenziali in Francia , dove ho visto trasformare una carreggiata a due corsie in un senso unico, ricavando doppio spazio pedonale , spazio ciclabile ed in più anche spazio verde .

Serve decisione amministrativa !

PS.
Cavolo kikhit ! :spetteguless: 'reificazioni' mi mancava proprio ! Forum di cultura questo !
 

ciciu

Biker superioris
Forse siamo andando un po' OT ma se pensi che in tutte le citta' le amministrazioni sono impegnate solo a costruire parcheggi in ogni dove,fino a fare parcheggi interrati nei centri storici con spese folli.Qui si sta' ancora ragionando con la prerogativa che tutto e' pensato e costruito in funzione all'uso dell'auto.
Poi ci sono alcuni comuni (e la mia citta' e' una di queste)che hanno costruito una rete di ciclabili capillare ma in molti casi non hanno fatto altro che disegnare due righe gialle per terra,e molte volte percorrere queste piste e' piu' pericoloso che essere per strada.

Si , intendo che le piste ciclabili nelle nostre città fanno schifo .
No , intendo che là dove non ci stanno le autovetture , dobbiamo anche un pò rassegnarci e cercare una soluzione . Accettare il compromesso di vivere senza , magari .
In Italia l'idea comune è quella di cercare di permettere a chiunque di potersi spostre in modo indipendente .
Secondo me , in altre parti del mondo , non è così .
Intendo : se vuoi vivere in un determinato luogo è perchè ne accetti anche le caratteristiche urbane .
Ma se la mentalità publica locale è quella di sacrificare il mezzo privato a motore , noi ci troviamo a vivere nel disagio perchè si rompono quasi tutte le relazioni con le altre aree urbane .
Ci siamo abituati a considerare il 'piano regolatore' come una fase in cui si definiscono lotti e si sviluppano interessi edilizi .
Abbiamo completamente dimenticato che il 'piano regolatore' deve essere visto sotto un'ottica globale , all'interno (almeno) di ogni confine comunale.
 

andywaxer

Biker superis
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temo che quella da sola non arriverà, altrimenti non saremmo a questo punto.

temo anch'io.
ora, se questo "qualcosa" deve partire dal basso, deve partire dalla fascia che - storicamente ma anche oggi, ad esempio in nord africa - agisce maggiormente per il cambiamento: i giovani.
io ho 46 anni, per la cronaca.
qui a Milano ho trovato molto molto interessante il fenomeno (modaiolo finché si vuole) dei ragazzi e ragazze in fixie e single speed. molti sono ex skaters, altri sono fighetti, ma non importa. vanno in bici in città.

in un paese dove (oltre alle solite logiche di profitto) si vive di apparenza, è salutare che la bici non sia vista da un 17enne come il triste mezzo del nonno, ma come un mezzo figo, fluido, veloce, che passa tra le maglie del traffico e delle convenzioni.
oggi ho visto una affissione del marchio di abbigliamento Sundek. raffigura uno pseudo surfer che però sta andando in bicicletta. l'ho trovata interessante, da questo punto di vista.

se dovessi ipotizzare di innestare un fenomeno costruttivo e civile, sceglierei i codici estetici e l'onda emotiva di questo tipo di ciclismo. se conquisti una persona giovane, vale il doppio.
 

atreyu

Biker serius
27/11/09
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temo anch'io.

in un paese dove (oltre alle solite logiche di profitto) si vive di apparenza, è salutare che la bici non sia vista da un 17enne come il triste mezzo del nonno, ma come un mezzo figo, fluido, veloce, che passa tra le maglie del traffico e delle convenzioni.

se dovessi ipotizzare di innestare un fenomeno costruttivo e civile, sceglierei i codici estetici e l'onda emotiva di questo tipo di ciclismo. se conquisti una persona giovane, vale il doppio.

ma si è evidente, non c'è storia, penso si possa ottimisticamente contare su uno spontaneo movimento, ove efficacemente alimentato, di ritorno alla bici come mezzo di spostamento quotidiano, proprio in ragione del collasso del sistema di mobilità come pensato (o non pensato dovrei dire) negli ultimi 30 anni...

quanto all'appeal che puo' avere la bici sui giovani, questo potenzialmente produrrebbe un notevole effetto volano..cominciando a cambiare la fisionomia e le esigenze della città...

certo, questo deve realizzarsi in maniera che non si muoia di bici, che non si rischi costantemente di essere investiti per la strutturale carenza di strutture che incoraggino la gente al cambiamento...sono convinto che con le strutture adatte, la gente la bici la sceglierebbe e come...
 

david_jcd

Redazione
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che tu ti arrabbi se ti provocano sono affari 'tuoi' (o di chiunuqe...ma prendere le cose sul ridere un po' di più???), ma non penso che tu reagisca nei confronti di tutti quelli che ti irritano e provocano.
Certo che sono affari miei, ma se non mi avessero provocato io non mi sarei arrabbiato.
E certo anche che non reagisco nei confronti di tutti quelli che mi irritano, ma c'è gente che reagisce eccome, quindi nel dubbio è meglio provocare il meno possibile.

Esempio: se porto sempre il cane a defecare nel giardino del vicino e questo dopo un po' mi riga la fiancata dell'auto, mica posso cadere dalle nuvole. Ovvio che la fiancata non avrebbe dovuto rigarmela, però io potevo evitarlo.

Che poi si usi la fisica per fare sociologia (psicologia?) suona strano anche a me.

Ah, dimenticavo, prima di ricevere altri "meno", ribadisco per l'ennesima volta che non sto giustificando il guidatore.
 

atreyu

Biker serius
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Certo che sono affari miei, ma se non mi avessero provocato io non mi sarei arrabbiato.
E certo anche che non reagisco nei confronti di tutti quelli che mi irritano, ma c'è gente che reagisce eccome, quindi nel dubbio è meglio provocare il meno possibile.


certo mi sembra che stando alla guida di un veicolo a motore si sia piuttosto irritabili, stando a quello che vedo in giro... il punto è che mentre si riflette su cosa sia mai andato storto nella propria vita per finire in una scatola di sardine bloccati nel traffico...è facile ritrovarsi come Michael Douglas in "Un giorno di ordinaria follia"...
 

cesare RBO

Biker perfektus
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Certo che sono affari miei, ma se non mi avessero provocato io non mi sarei arrabbiato.
E certo anche che non reagisco nei confronti di tutti quelli che mi irritano, ma c'è gente che reagisce eccome, quindi nel dubbio è meglio provocare il meno possibile.
se la mia sola esistenza tu (non tu persnalmente, ovvio) la vivi come una "provocazione" (ed è proprio quello che in moltissimi casi concreti avviene...non a caso è una delle giustificazioni più utilizzate in molti casi di aggressione omofoba, sessuale, a sfondo razzista, politico ecc) forse il problema è da cercarsi altrove... non credi?
Esempio: se porto sempre il cane a defecare nel giardino del vicino e questo dopo un po' mi riga la fiancata dell'auto, mica posso cadere dalle nuvole. Ovvio che la fiancata non avrebbe dovuto rigarmela, però io potevo evitarlo.
continuiamo con gli esempi del caxxo?! si da' per scontato (sbagliando!) che a monte vi sia un torto, un comportamento scorretto, una "provocazione".... certo che se cago nel giardino del vicino....
e se invece vado solo in bici? o mi metto (mica io personalmente:smile:) la minigonna? o giro con la mia compagna/o omo? o mi metto la kefia?
solo questo, null'altro.... ho forse "provocato" qualcuno? se nella malata capoccia di qualcuno questo è assimilabile ad una provocazione (e lo è, se vuoi qualche storiella di bike vera e vissuta in proposito...) come dicevo il problema forse è da cercarsi altrove....
Che poi si usi la fisica per fare sociologia (psicologia) suona strano anche a me.
Ah, dimenticavo, prima di ricevere altri "meno", ribadisco per l'ennesima volta che non sto giustificando il guidatore.

se avvalli l'idea che lui (o tu) reagisca solo ad una provocazione è (magari involontariamente, non cambia la sostanza) esattamente quello che stai facendo...

in conclusione suggerisco caldamente di andarsi a vedere cosa si intende per "provocazione" (e che scopi abbia) in campo politico o artistico perché ha un significato leggermente diverso da quello in uso allo stadio, al bar o in una rissa...
 

cesare RBO

Biker perfektus
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se poi qualcuno ha tutta questa voglia di rendersi "invisibile" per non turbare la "tranquilla" esistenza di qualche mentecatto faccia pure, prego...
personalmente ho fatto, faccio e consiglio di fare ben altre scelte...
 

Danybiker88

Redazione
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continuiamo con gli esempi del caxxo?! si da' per scontato (sbagliando!) che a monte vi sia un torto, un comportamento scorretto, una "provocazione".... certo che se cago nel giardino del vicino....
e se invece vado solo in bici? o mi metto (mica io personalmente:smile:) la minigonna? o giro con la mia compagna/o omo? o mi metto la kefia?
solo questo, null'altro.... ho forse "provocato" qualcuno? se nella malata capoccia di qualcuno questo è assimilabile ad una provocazione (e lo è, se vuoi qualche storiella di bike vera e vissuta in proposito...) come dicevo il problema forse è da cercarsi altrove....

Bah, la limitazione alla mobilità è una provocazione (e personalmente la vedo come una lesione dei miei diritti). Se ho un cantiere fermo e ci rimetto migliaia di euro all'ora, un cliente che mi aspetta e se tardo mi fa sfumare la vendita, mio figlio che aspetta davanti a scuola e sono in ritardo perchè ho dovuto sbrigare delle pratiche in ufficio e trovo un branco di ciclisti che mi bloccano la strada, penso proprio di avere tutto il diritto di arrabbiarmi.

Che poi il gesto sia folle e smisurato rispetto alla provocazione, che una persona sana non reagisca in tal modo, che un comportamento del genere non sia ammissibile in una società civile è ovvio e non mi sembra neanche un aspetto su cui si debba discutere.
Però non si può certo dire che le manifestazioni di CM, per come sono strutturate, non siano una provocazione nei confronti degli automobilisti, vuol dire non avere neanche idea dell'argomento su cui si sta discutendo.

Nel mondo non ci sono solo quelli che prendono la macchina per fare 2 isolati, c'è un sacco di gente che per lavoro è costretta a spostarsi e passa metà della sua giornata in mezzo al traffico, non perchè ne abbia voglia o ne tragga piacere, solo perchè fa parte del suo lavoro. Di certo uno non può farsi 200km al giorno in bici o in treno (a meno di non avere le giornate a disposizione, cosa che in un normale contesto lavorativo non succede). Ritengo che tutte queste persone (che non sono poche) meritino rispetto.

Detto questo, e lo ribadisco, nulla giustifica il comportamento dell'automobilista, ma il discorso di david_jcd è imho una corretta chiave di lettura di quello che è accaduto. Il tizio non è impazzito e si è messo ad investire gente a caso, ha reagito in maniera spropositata ad una provocazione. Non ci fosse stata la provocazione non avrebbe reagito, questo è ineccepibile.
 

l.j.silver

Biker delirius tremens
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fatti miei
come ciclista anche urbano, vivo a milano, conosco fin troppo bene l'arroganza degli automobilisti ed il fastidio con cui viene visto chi gira in bici, si rischia quotidianamente l'incidente, a volte per disattenzione,altre per reazioni di rabbia ed arroganza.....il motivo per cui la bici scateni certe reazioni mi è a tutt'oggi oscuro
fatto sta' che in bici sei il piu' indifeso e che guida un'auto dovrebbe saperlo e certo puo' non piacere la critical mass, possono sembrarti tanto arroganti quella rara volta che li incontri sul tuo cammino, ma prima che una massa di rompicoglioni, sono delle persone e se li investi deliberatamente sei un potenziale assassino senza se e senza ma.
come tale devi essere trattato e punito di conseguenza, il reato direi che è tentata strage.
in passato ho partecipato ad alcune critical mass e l'aspetto che meno mi piacque fu proprio la contrapposizione con gli automobilisti che trovavo perdente, se vuoi far comprendere le tue ragioni far incazzare un possibile interlocutore non è certo il modo migliore, ma cio' non toglie che chi pedala in citta' ogni giorno si subisca arroganza a mucchi dagli aurtomobilisti seriali......solo che in bici a differenza che in auto è difficile far del male a qualcuno.
una piccola considerazione sulla cosidetta democrazia : comprende tra le altre cose la possibilita' di esprimere liberamente le proprie idee, per difendere questo principio sono dispostissimo ad accettare , pur non apprezzandolo, il diritto di chi partecipa alle critical mass di esprimersi, anche arrogantemente, ma di esprimersi.
 

andywaxer

Biker superis
28/6/10
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se poi qualcuno ha tutta questa voglia di rendersi "invisibile" per non turbare la "tranquilla" esistenza di qualche mentecatto faccia pure, prego...
personalmente ho fatto, faccio e consiglio di fare ben altre scelte...

prendo il messaggio di cesareRBO solo come spunto per dire:
ma perché ci sbraniamo tra noi? orsù, davide jcd non ha mica detto niente di così folle, anzi.
se ammorbidiamo un po' la foga e i toni, la discussione ci guadagna.
 

david_jcd

Redazione
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se avvalli l'idea che lui (o tu) reagisca solo ad una provocazione è (magari involontariamente, non cambia la sostanza) esattamente quello che stai facendo...
no, attenzione, una cosa è giustificare il comportamento del guidatore (lungi da me), ed un'altra è ammettere che anche i ciclisti possano avere le proprie colpe. Negarlo a priori sarebbe vittimismo.
 
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l.j.silver

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no, attenzione, una cosa è giustificare il comportamento del guidatore (lungi da me), ed un'altra è ammettere che anche i ciclisti possano avere le proprie colpe. Negarlo a priori sarebbe vittimismo.

ammesso che i ciclisti abbiano anche loro in quanto umani delle colpe, non le avevano nel caso specifico ed anche ammesso e non concesso ne abbiano avute sicuramente non erano tali da giustificare una potenziale strage.......
 

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