I CC non han manco letto le circolari che il Viminale invia loro, come
questa ad es, dove è ben specificato cosa sia attività sportiva o attività motoria, dimostrando, nel caso citato, ignoranza ed arroganza (cose che spesso vanno a bracciato e sono l'una conseguenza dell'altra).
Di nuovo mettevi comodi, perché la tiro lunga, e sia chiaro quanto affermo è mera opinione personale, chi la legge decida se è sensata o una cagata pazzesca. Ma visto che siamo qui a pettinare bambole, do il mio inutile contributo alla diatriba.
Io non conosco i carabinieri in questione, ma ti ripeto che la faq della presidenza del consiglio non è interpretazione autentica in quanto, e come dicevo,
l'ho già scritto, stabilisce un'equivalenza tra sport e uso della bici o della corsa. Ora dal momento che non esiste all'interno dei DPCM una previsione normativa che introduca questa equivalenza, la faq anonima della presidenza del consiglio dovrebbe essere considerata meramente esplicativa. Altrimenti significherebbe che la presidenza del consiglio può decidere tutto di tutto con qualsiasi metodo. Questa che sembra un'assurda tecnicalità è un principio democratico che non deve essere messo in dubbio. Perché se oggi la presidenza del consiglio decide una roba del genere, potrebbe estenderlo a tutto lo scibile. Allora una possibile definizione del concetto di sport è contenuta nella carta europea dello sport del 1992: "Si intende per “sport” qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l'espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l'ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli."Tutte le norme europee quando si parla di sport dovrebbero porre in essere la relazione attività fisica e competizione a tutti i livelli. Tralascio il concetto di competizione e di "livelli" perché altrimenti non la finiamo più. In Italia per partecipare a competizioni propriamente dette, è necessario appartenere a una società sportiva, anche ASD, inscritta a una federazione sportiva - nel ciclismo "enti della consulta" - inoltre deve essere stata effettuata visita medica in un ambulatorio riconosciuto per visita medica sportiva dalla regione, quindi pagata la tassa (o imposta, di tasse non capisco un tubo) il presidente della società rilascia tessera per lo svolgimento delle competizioni. Per cui è del tutto corretta l'interpretazione dei carabinieri, che non hanno tenuto, giustamente, conto di quanto "volgarmente" scritto nella faq. Senza la pretesa di avere la benché minima ragione - dal momento che manca una legge quadro sullo sport e l'attività fisica - solo il ministro Spadafora che soprassiede al dipartimento dello sport in accordo con la presidenza del consiglio dei ministri, potrebbero emanare una circolare datata e firmata, in cui si chiarisca cosa si intenda per sport e attività motoria - se volete andare liberamente in bici bisogna avere tre cosette: 1) una bici (anche e-bike) idonea alla pratica sportiva; 2) un abbigliamento identificabile come abbigliamento atto all'attività sportiva; 3) la suddetta tessera. Con questi 3 requisiti penso sia corretto pretendere di avere ragione, mentre senza anche uno solo, si può incorrere in spiacevoli rotture di palle.
NB. la circolare del 16 ottobre, non chiarisce nulla in termini di cosa sia o non sia sport, ma dice che per qualsiasi attività motoria che richieda un evidente dispendio di energie (sottoindendo un notevole aumento delle normali richieste respiratorie), è dispensato l'uso della mascherina. Questo perché è dimostrato che l'uso della mascherina può essere dannoso durante tali attività. Per cui vige l'obbligo (sostitutivo) della distanza non di un metro ma due anche all'aperto.