Bravo Burden, scrivi molto bene. Potresti competere con il Ser nella sezione "La Pecora Sclera".
Di ritorno dal lago...
Bene...oddio, bene....vabbè...
insomma il Sas da Fer l'abbiamo intascato...
oddio l'abbiamo...diciamo l'ho intascato...
in splendida solitudine...giacchè i compari battendo in ritirata mattutina...
inseguiti da Giove Pluvio (che quando sputi ti vien giù il diluvio)
hanno contratto una variante funambolica del "morbo di parkinson"...
Insomma salito da Cittiglio fino a Vararo su asfalto... (alla faccia degli scettici cittigliesi....ehhh....fino a Vararo...buona fortuna...) (A)
passando al rifugio Gigliola e poi seguendo il cartello "funivia" su un sentiero bello largo ma altrettanto "impervio" e maleddettamente scivoloso per la pioggia della mattina...
poi arrivato alla funivia pezzettino di bici in spalla sulle scale...
dall'alto telefonata ad un amico a Verbania...che forse se gridavo mi sentiva lo stesso...o almeno di sicuro mi vedeva...
Ancora un ultimo strappetto fino alla cima, spingendo la bici...che la fisica del ribaltamento non la si imbroglia...
Poche foto dalla cima, che tanto non si vedeva una mazza, ma soprattutto le zanzare stavano banchettando sulle mie gambe...
Poi finalmente, casco in testa, guanti, sella bassa...occhi ben aperti che il fondo bagnato, specie sui sassoni diventava impegnativo...
giù bene, con qualche pezzetto a piedi, dove il buon senso suggeriva di non esagerare...
(e dove i limiti della forca da 120 si vedono tutti)
poi, in allegria, fino al bivio per la Taglia Fuoco, con qualche tratto tecnico di discesa "appagante"...(minchia che belli!!!)
Una volta imboccata la taglia fuoco, giù a palla, sempre in discesa, con qualche rilancio ed un paio di tratti da scendere e spingere...
Il fondo del percorso è abbastanza scorrevole, non particolarmente sconnesso, a tratti "sabbioso" oppure coperto di foglie...(che goduria...)
certo, fosse stato asciutto, le pinzate sui freni si sarebbero dimezzate...
Il silenzio del bosco martellato dal ticchettio della pioggia sulle foglia è di struggente bellezza...mi son fermato tante volte ad ascoltare...
Sul far del primo scuro sono "acchianato" a Cittiglio nella piazzetta dove avevo la macchina.
Insomma devo dire che è andata assai bene, un bel giro!
Probabilmente se fossi andato via con qualche "local" avrei fatto percorsi più intriganti,
ma mi sarei perso il rumore della pioggia nel bosco e l'impegno a scegliere "la linea" durante la discesa, il fruscio delle foglie sotto le ruote...insomma la parte poetica delle uscite da solo...
Saludos!!!
nota (A): da Vararo cè un sentiero in cresta che però mi è stato fermamente sconsigliato da un gestore del bar del paese...magari qualcuno lo conosce e può confermare o smentire la effettiva ciclabilità dello stesso...
Grandissimo e mi scuso ancora tantissimo per non averti avvisato telefonicamente della nostra decisione di tornare a casa visto il tempo veramente pessimo del mattino, anche se non servirà cercherò di sdebitarmi la prossima volta magari conuna buona birra
Anch'io ti ho aspettato a Laveno ma non c'eri e non mi hai avvisato......e quindi.....o-o
Di ritorno dal lago...
Bene...oddio, bene....vabbè...
insomma il Sas da Fer l'abbiamo intascato...
oddio l'abbiamo...diciamo l'ho intascato...
in splendida solitudine...giacchè i compari battendo in ritirata mattutina...
inseguiti da Giove Pluvio (che quando sputi ti vien giù il diluvio)
hanno contratto una variante funambolica del "morbo di parkinson"...
Insomma salito da Cittiglio fino a Vararo su asfalto... (alla faccia degli scettici cittigliesi....ehhh....fino a Vararo...buona fortuna...) (A)
passando al rifugio Gigliola e poi seguendo il cartello "funivia" su un sentiero bello largo ma altrettanto "impervio" e maleddettamente scivoloso per la pioggia della mattina...
poi arrivato alla funivia pezzettino di bici in spalla sulle scale...
dall'alto telefonata ad un amico a Verbania...che forse se gridavo mi sentiva lo stesso...o almeno di sicuro mi vedeva...
Ancora un ultimo strappetto fino alla cima, spingendo la bici...che la fisica del ribaltamento non la si imbroglia...
Poche foto dalla cima, che tanto non si vedeva una mazza, ma soprattutto le zanzare stavano banchettando sulle mie gambe...
Poi finalmente, casco in testa, guanti, sella bassa...occhi ben aperti che il fondo bagnato, specie sui sassoni diventava impegnativo...
giù bene, con qualche pezzetto a piedi, dove il buon senso suggeriva di non esagerare...
(e dove i limiti della forca da 120 si vedono tutti)
poi, in allegria, fino al bivio per la Taglia Fuoco, con qualche tratto tecnico di discesa "appagante"...(minchia che belli!!!)
Una volta imboccata la taglia fuoco, giù a palla, sempre in discesa, con qualche rilancio ed un paio di tratti da scendere e spingere...
Il fondo del percorso è abbastanza scorrevole, non particolarmente sconnesso, a tratti "sabbioso" oppure coperto di foglie...(che goduria...)
certo, fosse stato asciutto, le pinzate sui freni si sarebbero dimezzate...
Il silenzio del bosco martellato dal ticchettio della pioggia sulle foglia è di struggente bellezza...mi son fermato tante volte ad ascoltare...
Sul far del primo scuro sono "acchianato" a Cittiglio nella piazzetta dove avevo la macchina.
Insomma devo dire che è andata assai bene, un bel giro!
Probabilmente se fossi andato via con qualche "local" avrei fatto percorsi più intriganti,
ma mi sarei perso il rumore della pioggia nel bosco e l'impegno a scegliere "la linea" durante la discesa, il fruscio delle foglie sotto le ruote...insomma la parte poetica delle uscite da solo...
Saludos!!!
nota (A): da Vararo cè un sentiero in cresta che però mi è stato fermamente sconsigliato da un gestore del bar del paese...magari qualcuno lo conosce e può confermare o smentire la effettiva ciclabilità dello stesso...
me lo aveva detto anche un barista local...Il sentiero "in cresta" da Vararo è quello dei pizzoni di Laveno, IMPOSSIBILE da fare in bike.
@Narratore
Al pomeriggio ho eseguito il compito di rilevarvi la traccia del giro XC che vi passerò appena scaricata.
Nemmeno una goccia d'acqua.
Un nutrito gruppo di amici svizzeri verrebbe domenica, l'unico dubbio è avere la certezza del trattore di collegamento su al poggio?. Sono ragazzi viziati e non hanno voglia di spingere.
me lo aveva detto anche un barista local...
secondo lui è pericoloso per il filo di cresta, la larghezza modesta del sentiero e la morfologia tormentata del percorso....
mi confermi?
ci sei mai andato a piedi?
mmmmmhhhhh....in alcune foto si vede un percorso "non pedalabile"...Te, l'ho trovato quasi per caso. Son loro?
[url]http://www.cappef.com/le%20valli/alto_verbano/pizzoni%C2%A7.htm[/URL]
Un nutrito gruppo di amici svizzeri verrebbe domenica, l'unico dubbio è avere la certezza del trattore di collegamento su al poggio?. Sono ragazzi viziati e non hanno voglia di spingere.
Giusto per capire, perchè poi me li sento io, c'è un percorso "nuovo" che dal poggio arriva giù a Laveno senza fare la tagliafuoco o la mulattiera che scende da Casere?
mica "solo chiacchere e distinitvo!!"
vorrei far notare la pubblicità occulta anche a IBF, visto la scritta sulle divise!
capita a fagiolo
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