Abbiamo provato gli Hygia Aspire durante un intensa giornata di riding a Caldirola (AL), l'ottimo bike park ha messo a dura prova questi
freni. La continua alternanza di tratti rettilinei e curve strette su scassato e contropendenze sono un banco di prova notevole: un buon bilanciamento fra potenza e modulabilità è essenziale, può far la differenza tra una giornata esaltante ed una frustrante.
Come parametri di confronto abbiamo preso
Formula k24 e Formula The One, nostri attuali riferimenti per modulabilità i primi e potenza i secondi.
In questo frangente gli Hygia Aspire si sono dimostrati degli ottimi freni, magari più per la modulabilità che per la potenza, direi molto simili ai K24. Non che siano poco potenti ma richiedono un certo sforzo sulle leve, sarebbero da provare con pastiglie di mescola sinterizzata per dare un po' più di mordente, anche se pure in questa configurazione hanno fatto il loro dovere.
Per quanto riguarda l'ergonomia a primo acchito le leve sembrano molto ingombranti, di fatto occupano un bello spazio sul manubrio, ma, anche se disegnate per un uso a tre dita, si sono rivelate perfette anche nell'uso del solo indice, tipico delle discipline gravity. Anche la regolazione della distanza della leva si è rivelata semplice e comoda da utilizzare.
Il prezzo è il punto di svolta nella valutazione: 180 per la coppia di freni dischi compresi è sicuramente un prezzo interessante, se poi consideriamo lestetica accattivante (pinze monoblocco e anodizzazione rossa) e l'uso di pastiglie di facile reperibilità perché compatibili con i diffusi
Shimano XT, tutto concorre a fare di questi freni una scelta decisamente intelligente, ideale per chi è alla ricerca dell'ottima resa a modica spesa, perfetti sulle moderne enduro da 160mm sempre più diffuse sui nostri trail.
Pro
- estetica / anodizzazione
- prezzo
- compatibilità pastiglie
- modulabilità
Contro
- estetica delle leve, ingombranti e un po' povere rispetto alle pinze
- potenza pura in uso DH
- rivendibilità
Articolo completo e altre foto
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