Finalmente riesco pure io a mettere il sedere su di una 29, grazie alla disponibilità, da sottolineare, di alcuni rivenditori Specialized, quelli che non vendono la test bike appena ricevuta.
Ho preso la FSR, che ho utilizzato per un giretto di un migliaio di metri di dislivello, alternata ad altre bici dei miei soci, con cui abbiamo potuto fare dei raffronti, perlomeno con quelli di pari stazza. Le altre bici erano trail bike sullo stesso genere: FSR26, Foxy, Mojo.
Mi sono subito trovato a mio agio con la posizione, anche perchè l'orizzontale della bici, (taglia M, la più piccola disponibile), è quasi uguale a quello della mia TranceX. Montato un reggisella verticale, uno stem da 90 girato al contrario, i miei pedali XTR, verificate le pressioni di ammortizzatori e gomme, e la bici è pronta. Ottimo il sistema di tacche sul telaio per la regolazione a vista del sag, senza fare tanti casini.
Si parte su asfalto in leggera salita, la prima nota è sulle gomme, che a dispetto delle dimensioni e della tassellatura, scorrono piuttosto bene. Si vociferava di effetto volano, ma forse vado troppo piano per accorgemene. In compenso, appena la salita si fa più ripida, diciamo sul 10-12%, si evidenzia l'effetto "freno a mano", che costringe a salire subito sui pignoni; davanti il 33 l'ho tenuto ben poco. In questa fase più scorrevole l'utilizzo del propedal è indispensalbile, se si vuole evitare il mal di mare.
Su sterrato le cose non cambiano; si passa quindi ad una salita molto dura, su sentiero con pendenze intorno al 20% e fondo molto irregolare e sconnesso, con radici e pietre da scavalcare. Avendo già messo dietro il 36 da molto prima, non posso far altro che chiedere aiuto all'apparato cardiopolmonare, che avrà modo di ricordarsi di questa prova. In questo frangente la cosa che mi impressiona di più è la stabilità della bici, che è letteralmente appiccicata al terreno. Non c'è bisogno nemmeno di spostarsi in avanti sulla sella, e la mia precauzione di montare lo stem al contrario probabilmente è stata inutile. Gli ostacoli presenti sul tracciato ovviamente vengono digeriti senza necessità di produrre ulteriore sforzo, ma questo me lo aspettavo. Sulla stessa salita, con una FSR con forcella abbassata, è invece necessario un certo sforzo per tenere a bada l'anteriore e contemporaneamente per superare gli ostacoli.
Anche il comporamento in discesa era prevedibile: viaggio sicuro a velocità elevate sui tratti scorrevoli o poco sconnessi, mentre su quelli più sconnessi rallento più che altro per abitudine. La capacità della bici di spianare il percorso è nettamente superiore ad una trail bike 26x140; nei tratti più tecnici mi fa sentire più bravo, perchè passo con dinsinvoltura su passaggi che con la 26 avrei fatto lo stesso ma con qualche incertezza. Infonde più sicurezza anche sul ripido, dove tra l'altro viene un pò meno il timore che un'ostacolo imprevisto sotto le foglie blocchi improvvisamente la ruota anteriore con conseguenze prevedibili. La discesa in realtà non era eccessivamente tecnica, ed in particolare non presentava passaggi molto tortuosi, tipo tornantini stretti; in qualche tratto più impegnativo ho provato a guidare di precisione la bici invece di lasciarla andare e non ho notato particolari problemi di maneggevolezza. Mi sono invece accorto della lentezza dello sterzo, non tanto in discesa quanto su un sentiero pianeggiante molto stretto ed esposto in cui ho dovuto rallentare parecchio per paura di finire di sotto. Si prosegue sul percorso con lo stesso copione: in discesa stacco tutti, nelle risalite tocca farmi aspettare, solitamente è il contrario.
Finisco il giro non proprio stanco ma con le gambe provate; non posso dire di non essermi divertito, ma mi riesce difficile dare una valutazione totalmente positiva. Cosa che invece ha fatto uno dei soci, che però è un trialtleta. Vorrà dir qualcosa?
Altre note sulla bici.
Forse ero prevenuto io, ma mi ha sorpreso la rigidità dell'insieme, dal telaio al carro, e persino forcella e ruote, che danno belle soddisfazioni nella guida. Ho avuto addirittura l'impressione che la Reba29 con relativa ruota DT/Specialized fosse più rigida della mia Revelation su RM3, entrambe con PP20.
Anche sul difficile le gomme si sono rivelate davvero ottime, tenuto conto della buona impressione avuta sullo scorrevole.
Non riesco proprio a digerire gli Avid: frenata potente ma brusca e ruvida, con tutta una serie di reazioni e rumori che ti fanno passare la voglia di frenare. Sull'altra FSR c'erano degli XT, decisamente meglio, per non parlare poi degli Hope che montava la Foxy.
Nulla da dire sulla trasmissione, ma non ho capito quel 33 davanti, un 34 non andava bene?
Conlcudendo, va evidenziato che alla luce delle prestazioni di questa bici una comparativa corretta forse andrebbe fatta con delle bici da enduro da 160mm, anche se non credo sarà facile trovare una enduro dello stesso peso a 2400 euro.
La bici pesa 13,6 kg completa di pedali XTR, reggisella Thomson e sella Lite209 montati da me.
Ho preso la FSR, che ho utilizzato per un giretto di un migliaio di metri di dislivello, alternata ad altre bici dei miei soci, con cui abbiamo potuto fare dei raffronti, perlomeno con quelli di pari stazza. Le altre bici erano trail bike sullo stesso genere: FSR26, Foxy, Mojo.
Mi sono subito trovato a mio agio con la posizione, anche perchè l'orizzontale della bici, (taglia M, la più piccola disponibile), è quasi uguale a quello della mia TranceX. Montato un reggisella verticale, uno stem da 90 girato al contrario, i miei pedali XTR, verificate le pressioni di ammortizzatori e gomme, e la bici è pronta. Ottimo il sistema di tacche sul telaio per la regolazione a vista del sag, senza fare tanti casini.
Si parte su asfalto in leggera salita, la prima nota è sulle gomme, che a dispetto delle dimensioni e della tassellatura, scorrono piuttosto bene. Si vociferava di effetto volano, ma forse vado troppo piano per accorgemene. In compenso, appena la salita si fa più ripida, diciamo sul 10-12%, si evidenzia l'effetto "freno a mano", che costringe a salire subito sui pignoni; davanti il 33 l'ho tenuto ben poco. In questa fase più scorrevole l'utilizzo del propedal è indispensalbile, se si vuole evitare il mal di mare.
Su sterrato le cose non cambiano; si passa quindi ad una salita molto dura, su sentiero con pendenze intorno al 20% e fondo molto irregolare e sconnesso, con radici e pietre da scavalcare. Avendo già messo dietro il 36 da molto prima, non posso far altro che chiedere aiuto all'apparato cardiopolmonare, che avrà modo di ricordarsi di questa prova. In questo frangente la cosa che mi impressiona di più è la stabilità della bici, che è letteralmente appiccicata al terreno. Non c'è bisogno nemmeno di spostarsi in avanti sulla sella, e la mia precauzione di montare lo stem al contrario probabilmente è stata inutile. Gli ostacoli presenti sul tracciato ovviamente vengono digeriti senza necessità di produrre ulteriore sforzo, ma questo me lo aspettavo. Sulla stessa salita, con una FSR con forcella abbassata, è invece necessario un certo sforzo per tenere a bada l'anteriore e contemporaneamente per superare gli ostacoli.
Anche il comporamento in discesa era prevedibile: viaggio sicuro a velocità elevate sui tratti scorrevoli o poco sconnessi, mentre su quelli più sconnessi rallento più che altro per abitudine. La capacità della bici di spianare il percorso è nettamente superiore ad una trail bike 26x140; nei tratti più tecnici mi fa sentire più bravo, perchè passo con dinsinvoltura su passaggi che con la 26 avrei fatto lo stesso ma con qualche incertezza. Infonde più sicurezza anche sul ripido, dove tra l'altro viene un pò meno il timore che un'ostacolo imprevisto sotto le foglie blocchi improvvisamente la ruota anteriore con conseguenze prevedibili. La discesa in realtà non era eccessivamente tecnica, ed in particolare non presentava passaggi molto tortuosi, tipo tornantini stretti; in qualche tratto più impegnativo ho provato a guidare di precisione la bici invece di lasciarla andare e non ho notato particolari problemi di maneggevolezza. Mi sono invece accorto della lentezza dello sterzo, non tanto in discesa quanto su un sentiero pianeggiante molto stretto ed esposto in cui ho dovuto rallentare parecchio per paura di finire di sotto. Si prosegue sul percorso con lo stesso copione: in discesa stacco tutti, nelle risalite tocca farmi aspettare, solitamente è il contrario.
Finisco il giro non proprio stanco ma con le gambe provate; non posso dire di non essermi divertito, ma mi riesce difficile dare una valutazione totalmente positiva. Cosa che invece ha fatto uno dei soci, che però è un trialtleta. Vorrà dir qualcosa?
Altre note sulla bici.
Forse ero prevenuto io, ma mi ha sorpreso la rigidità dell'insieme, dal telaio al carro, e persino forcella e ruote, che danno belle soddisfazioni nella guida. Ho avuto addirittura l'impressione che la Reba29 con relativa ruota DT/Specialized fosse più rigida della mia Revelation su RM3, entrambe con PP20.
Anche sul difficile le gomme si sono rivelate davvero ottime, tenuto conto della buona impressione avuta sullo scorrevole.
Non riesco proprio a digerire gli Avid: frenata potente ma brusca e ruvida, con tutta una serie di reazioni e rumori che ti fanno passare la voglia di frenare. Sull'altra FSR c'erano degli XT, decisamente meglio, per non parlare poi degli Hope che montava la Foxy.
Nulla da dire sulla trasmissione, ma non ho capito quel 33 davanti, un 34 non andava bene?
Conlcudendo, va evidenziato che alla luce delle prestazioni di questa bici una comparativa corretta forse andrebbe fatta con delle bici da enduro da 160mm, anche se non credo sarà facile trovare una enduro dello stesso peso a 2400 euro.
La bici pesa 13,6 kg completa di pedali XTR, reggisella Thomson e sella Lite209 montati da me.