Anzitutto premetto che non sono così esperto da sparare sentenze per cui mi attengo a sensazioni dettate da esperienze di pochi giri di pista fatti, ormai, tanti anni fa.
Venendo al dunque: la differenza sullo scassato era palpabile. E' logico che, per effetto giroscopico della ruota anteriore la "sensazione" era decisamete più avvertibile sul lento che non sul rettilineo di partenza preso a gas spalancato, anche se lo stesso era pieno di crateri. La grossa differenza era nell'imprevisto. In tutte quelle situazioni dove la sollecitazione "angolare" era proveniente da qualcosa che avresti preferito evitare o che se inevitabile non hai fatto a tempo a preparare. Non ti dico sui canali o nei battenti scavati/profondi: riuscivi a buttare dentro la ruota con una violenza e una precisione che senza "attrezzo" era impossibile, almeno per me.
Quanto alla mobilità dello sterzo (spero di essermi spiegato) era proprio come se non ci fosse nessun attrezzo montato. Da fermo il manubrio era completamente libero da ogni frizione, o almeno appariva tale. La differenza la avvertivi proprio quando ripartivi sulla tua moto; sembrava quasi di non avere più la ruota davanti. Naturalmente un paio di giri dopo la sensazione svaniva e tutto tornava come prima.
Per quanto riguarda la mtb, visto il peso molto inferiore della massa in movimento, secondo me ci sarebbe una differenza notevole anche sul veloce. Per intenderci: anche se vai molto forte, l'effetto giroscopico della ruota non è così intenso come quello di una moto da cross-enduro (effetto che gli stradisti dovrebbero conoscere bene viste le microruote che montano: 16" Vs 21"), quindi i benefici si dovrebbero sentire di più.
Secondo me la scetticità sull'ammortizzatore di sterzo è simile a quella di quando monti per la prima volta su una biga con la doppiapiastra: si molto stabile ma quando arriverò al tornante dovrò scendere a far manovra. Salvo poi arrivare al tornante e far caso che con la ruota girata sufficentemente per affrontarlo ci sono ancora 20° o 30° di sterzo da far ruotare(n.b: cifre sparate a caso; non fucilatemi).