Nuova nuova,montata da me e finita venerdi' scorso dopo le 24.00.
Gia' provata sabato pomeriggio,una cannonata.By
1.
Fikisssssssimaaaa!!
Meravigliosa creatura....
2. che bel
saltone impressionante! il collaudo che responso ha dato? quanto cacchio bisogna andare forte?!
io dubito che lo farò mai...
hai foto dell'inaugurazione?
3.
Fabius, non ho capito bene... pozzo, caverna, drop, danni, flat, male, bene...
cos'è successo?
4. Venerdì sera scroccando tutto lo scroccabile dal Tetta, mi faccio smontare il BB, ma mancando le chiavi per montare quello nuovo a calotte esterne, rimango "sguarnito".
Quando la sua santa mogliettina gli concede la domenica pomeriggio libera, Davide s'illumina d'incenso (oro e birra).
Forte era la tentazione di andare a fare l'ultima sciata con questa neve fantastica (a detta di chi c'è andato venerdì e sabato), ma come potevo disincantare lo sfavillante Tetta a digiuno di freemozioni e con una Gemini "nuova"?! Così ho tenuto fede al tacito patto e ho lasciato gli sci in cantina. Per come
mi vizia, mi ha quasi adottato!
non potevo tradirlo!
La Caro ha un nuovo fratellone/zio?!
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Sabato mattina vado a farmi montare il BB, raddrizzare il disco e compro le guaine superstraficheindistruttibili in fibra d'acciaio per il cambio, che monterò in seguito.
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Giro del sabato: San Maurizio, Madonna del Sasso, Passo Valpiana, Pogno, Borgomanero
Al pom,
vado alla Madonna del Sasso con la mia fida SX (amore dolcissimo), giusto per farmi un po' di salita in preparazione al prox weekend. Ma faccio una grande cazzata: con l'ipod nelle orecchie, invece di salire al mio passo, seguendo il mio respiro, vado a tempo di musica (in flames, korn, manson) sputando l'anima (corrotta) e arrivo sù in un attimo, ma con non poca sofferenza.
Sapevo che in discesa non mi trovavo bene con l'ipod nelle orecchie, ora so che anche in salita è deleterio.
Non trovo però la discesa vert che sapevo esistesse... porc.
Splendido il panorama che si gode dalla cima della falesia. Oggi pom posto le foto.
La antica via crucis con il lastricato e le cappelle... improvvisamente si interrompe in un precipizio impressionante. Un vuoto di più di 50m di cliff
interrompe improvvisamente quella che fino a pochi metri prima è una larga strada acciottolata. STAMINKIA! per fortuna mio papà, ha fatto due passi in lì, per vedere dove andasse quella stradina e aveva scoperto la trappola letale! che paura!
Scampata la morte, cerco senza successo il vero Sentiero degli Scalpellini. Allora, con una cinghia da pacchi mi faccio trainare fino al passo di Valpiana dalla moto di mio papà.
che esperienza! ho preso un freddo boia, ma stare a 40cm dalla sua ruota era un brivido (la cinghia era corta,
). Soluzione molto comoda.
Dal passo poi vado a fare la
bella discesa d'una gara XC. Divertente, se non fosse per il gran quantitativo di foglie obnubilanti.
Da Pogno a Soriso pedalo con Massimo, incrociato per caso, di ritorno da 40km di giro.
A Piovino mi cimento in
200m di skinny su un muretto largo 18-20cm che costeggia una strada (con tanto di tornante). Beddo!
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Giro della Domenica: Bivio per Arola - Passo della Colma e ritorno
Serata brava e orologio solare mi fan saltare la prima manche che volevo vedere ad Agnona. Amen.
Dopo pranzo col Tetta, partiamo dal bivio per Arola, sulla provinciale tra S. Maurizio e Omegna.
La salita di 15km è agevole
, 600&qualche decinaia di metri di dislivello, con pendenza media 4,1%, pendenza media della seconda metà intorno al 6,5%, pendenza max 10,1%, poco trafficata, tranne un po' di moto. Insomma, una buona salita abbordabile per le nostre bicione.
Apprezzo l'insospettabile ergonomia delle pedivelle 5 insignificanti mm più lunghe, che mi portano sù bene.
Il Tetta ha la sella erroneamente inclinata per la salita, macinandosi organi preziosi.
Il tempo è un po' muffo, velato, temperatura buona.
Il profumo di violette e di legno tagliato ci fa apprezzare anche col naso la bellezza dei nostri boschi.
Da passo della Colma, abbandoniamo l'asfalto, scendendo sullo stesso versante su una sterrata abbandonata pienda di boccioni smossi (dalla pioggia e dalla moto da cross) in mezzo al fogliame infingardo (cit.).
Lavorandoci un pochino, verrebbe fuori un park splendido, con una serie infinita di paraboliche di terra compatta e wallride di roccia, salti, drop vari e ripidoni vertiginosi. Ha una predisposizione naturale a tutto ciò, semplicemente pulendo una traiettoria... il resto delle "strutture" c'è già naturale. L'eventuale salita furgonata sarebbe comoda, sulla provinciale larga e scorrevole...
Ma il frequente passaggio di moto renderebbe vano qualunque lavoro di pulizia e ordine. Peccato... sarebbe stato un parco giochi da far concorrenza a Rovella... con la metà... meno... un quarto del lavoro. Peccato.
Invece noi abbiamo subito un po' la sconnessione imprevedibile del percorso, fino ad uscirne con una bella intuizione in un bosco di faggi poi per pascoli nascosti fino ad un alpeggio abitato da un giovane pastore DOC
credevo si fossero estinti questi pastori veri alle nostre latitudini!) con i genitori e le sue vacche. Ci indica il sentiero, evitando così di farci infognare dove invece asremmo andatti senza i suoi consigli.
Da lì in poi si entra in una favola. Il sentiero è proprio bello e iinterseca alcuni torrentelli gorgoglianti con ponticelli di legno. Cascate e pozze d'acqua si alternano tra i prati fioriti, regalandoci splendidi scorci in questi boschi sconosciuti.
Successivamente il percorso si fa pianeggiante tra pascoli e numerosi ruderi di cascine e fienili, fino ad Arola. Da lì, un ricordo lontano mi guida per una velocissima strada lastricata, che senza imprevisti ci porta a valle.
Magno gaudio.
Tetta felicissimo del tuning fatto sul suo ammo. Anch'io son soddisfatto, ma... ops.. cazz.. ecco perché non mi trovavo bene sul super-sconnesso nella parte alta: ho fatto tutta la discesa col propedal chiuso tutto!!! che babbeooooo!!
Allora. Vi do un compito, in qualità di miei assistenti sociali: prima di ogni discesa ricordatemi di disinserire il propedal, disativare l'opzione "walk" dagli scarponi da sci...