Lo sterrato intorno allo Spalavera non è che sia ricco di saliscendi, sul lato nord c'è qualcosa ma abbastanza largo e tranquillo.
Io ti consiglierei, se non l'hai ancora provato, di salire sulla cima dal Colle e poi scendere dal lato nord, sentiero abbastanza corto e ripidino che attraversa la linea Cadorna.
Da Piazza, invece, mi han detto che dopo l'Oratorio di S.Eurosia parte un sentiero che porta fino ad Alpe Archia, mai fatto ma mi han detto che è pedalabile.
Cmq, appena si scioglie la neve sulle alture ecco il giro che ho in programma:
partenza da Verbania-Intra e salita verso Vignone-Arizzano tra sentieri ed asfalto. Da Caronio prendo lo sterratone spezzagambe che sale a Pollino, quindi tagliando per le Australie arrivo a Pian di Sole. Altro sentiero, stavolta semipedalabile, che taglia fino a Luera in modo da evitare più asfalto possibile. Poi salitona in asfalto da Luera fino a Piancavallo. Sterratone dei ciccioni fino alle gallerie del Morissolo e a seguire Alpe Colle. Qui per sterrato comodissimo raggiungo Passo Folungo, Pian Vadà e infine piè di Zeda (l'obiettivo è raggiungere il sentiero per Alpe Fornà, cioè il punto in cui per proseguire lo si fa necessariamente a piedi, questo:
5 anni fa col mio vecchio cancello tutto rigido, ora sono molto curioso di rifarlo con la GT).
Bene, giro di boa e ritorno a Passo Folungo, proseguo e passo però per Archia, giro intorno allo Spalavera e ritorno al Colle, quindi a ritroso fino a Piancavallo e poi Pian di Sole. Qui però prenderei il sentiero per Esio, inizialmente comodo e poi bello ripido, quindi a Pian Nava faccio il giro del Cimolo su sterrata, arrivo a Bee e per sentierini che attraversano Bureglio e poi Ramello, faccio rientro a Verbania.
Totale circa 80 km per un dislivello in salita di 1800/1900 metri.
Dovrebbe portare via l'intera giornata partendo il mattino, anche per prendersela mooolto comoda.