Come sei drastico.
Se la cosa prende una bella piega, potrei addirittura accampare delle royalties sul nome del sentiero della colma di Craveggia.
/* pippobaudo MODE ON */
Il sentiero VIETCONG l'ho battezzato iooooooo.
E Fabius puo' testimoniare...
/* pippobaudo mode OFF */
Scherzi a parte, le potenzialita' per una 2Alpes nostrana ci sarebbero tutte.
La fune c'e'.
I sentieri, anche.
E pure pochissimo battuti da escursionisti: avro' fatto una quarantina di discese finora e mi ricordo di un paio di avvistamenti sul montenero e un paio di fungiat alla fine del vietcong.
In Valle ci sono tanti posti liberi che vengono saturati (ma forse neanche tanto) durante le feste di Natale e Ferragosto.
Il problema e' un'altro. Evitare un Mottarone II.
Ovvero il fuoripista selvaggio. Un conto e' la situazione attuale, con quattro gatti che non passano mai due volte nello stesso posto nello stesso giorno.
Un conto e' invece torme di gente ovunque, con i problemi che gia' sappiamo.
Con un gatto nello stomaco dico: se la comunita' montana decidera' di pubblicizzare seriamente la cosa, dovranno regolamentare seriamente l'accesso ai sentieri (leggi: segnalare e bandellare) per non distruggere tutto in una stagione.
So benissimo quindi che questo potrebbe essere la fine.
La fine di un paradiso come lo conosciamo adesso.
Alla fine pero' penso che Vigezzo restera' poco piu' di quel che e' adesso.
Dura e selvatica, ai limiti dell'arcigno.
Molta gente la trova ostica e troppo lenta.
Altri, troppo difficile.
Non e' adatta a chi gira per la prima volta o gira poco: i tornanti stretti, gli ennemila gradini, la pedalata in falsopiano per arrivare al VC o al millegradini o verso Arvogno fanno da deterrente per i piu' pigri (leggi: la massa).
Le piode per traverso fanno strage di copertoni single ply.
Il vietcong venne cosi' chiamato per la strage di cambi che li' si compie inesorabile.
Ruzzolare giu' dalla MDTIR vuol dire piu' di uno sfriso sul telaio.
Non parliamo poi della prognosi qualora si ruzzoli giu' dalla variante della MDTIR.
Inoltre non ci sono troppi tratti dove puoi distrarti e farla franca.
Tu gia' sai (o forse i tuoi polsi).
Aggiungiamoci la distanza (1h in piu' del motta) e il gioco e' fattto.
Insomma : e' old-school.
Va bene per chi rifugge le passere (ma non e' un villagpipol).
Va bene per chi cerca il difficile, al limite del trialistico (o anche oltre).
Va bene per chi sa andare e tenere il mezzo in situazioni estreme.
Va bene per chi sa apprezzare l'assenza di toboga veloci.
Insomma: io sono una mosca bianca.
Non so andare, il trial lo guardo, e nelle situazioni estreme mi stampo ignobilmente al suolo oppure spingo.
Lo ammetto: vado in Vigezzo solo per la grappa abbronzata
Penso inoltre al pericolo di torme di bikers che fanno i trasferimenti su asfalto verso Prestinone.
Adesso siamo in quattro gatti quattro.
Quando i gatti saranno decine, per la legge dei grandi numeri e dei piccoli pirla ci sara' senza dubbio qualcuno che vorra' fare il piccolo esploratore e tagliare per orti e giardini.
Oppure si fiondera' giu' per i paesini e si stampera' contro qualcuno.
Allora cominceranno a levarsi le voci che ora si levano a Levo (e si somarano a Someraro ?) contro il passaggio dei daunillers.
Quindi ?
Mah. Se le cose prendono una bella piega, la VV diventera' un bikepark molto duro, ma monotono.
Se le cose vanno male, pagheremo di piu' la fune e basta.
Saro' il Tafazzi della situazione, ma quasi quasi preferisco l'ultima che ho detto.
Salute
(o )Beta
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