alta e bassa valle di susa - info viabilità
- Creatore Discussione bikerciuc
- Data di inizio
Bello! Spero prossimo inverno di riuscire a salirci! Anche se ora le tracce sulla neve mi diverto di più a lasciarle in tavola.. 
oggi provato questo itinerario...
salita molto impegnativa prima e dopo gli chalets des acles... sopra i 2100 si riesce a ciclare con continuità fino a 50m sotto il col de la dourmillouse...
la discesa dal colle predetto è per traccia parzialmente inerbita e molto difficile da individuare dal colle (non tenete come noi quella in alto a dx, ma scendete direttamente nel vallone) simpatico comunque il tratto prativo, molto facile, pendenze modeste e gran panorama...
in corrispondenza di un bivacco tenete la dx orografica del vallone della Lauze fino a reperire una esposta traccia di discesa, in alto nemmeno malaccio peggiora notevolmente con il dislivello... la pendenza non è mai proibitiva ma il fondo è un vero e proprio sfascione totale e considerando la forte esposizione del sentiero rende assolutamente sconsigliabile qualsiasi caduta...con sacrificio e anche un po' stufi di sti infiniti traversi su ciottoloni e ghiaino e ghiaioni arrivate a un bivio a sinistra seguite la traccia indicata su vtt tour, io visto il fondo della parte alta ho preso a destra e sono arrivato a la Draye sull'auto per un sentiero con alcuni tratti scorrevoli e molto belli difficoltà S1/S2 fondo a tratti veramente schifoso...
nel complesso è un itinerario che sconsiglio visto anche l'impegno della salita e la componente + rischiosa che tecnica della parte alta.
la valutazione 8/10 data da vttour è secondo me molto generosa...non è uno di quei giri che tornerei a fare.
salita molto impegnativa prima e dopo gli chalets des acles... sopra i 2100 si riesce a ciclare con continuità fino a 50m sotto il col de la dourmillouse...
la discesa dal colle predetto è per traccia parzialmente inerbita e molto difficile da individuare dal colle (non tenete come noi quella in alto a dx, ma scendete direttamente nel vallone) simpatico comunque il tratto prativo, molto facile, pendenze modeste e gran panorama...
in corrispondenza di un bivacco tenete la dx orografica del vallone della Lauze fino a reperire una esposta traccia di discesa, in alto nemmeno malaccio peggiora notevolmente con il dislivello... la pendenza non è mai proibitiva ma il fondo è un vero e proprio sfascione totale e considerando la forte esposizione del sentiero rende assolutamente sconsigliabile qualsiasi caduta...con sacrificio e anche un po' stufi di sti infiniti traversi su ciottoloni e ghiaino e ghiaioni arrivate a un bivio a sinistra seguite la traccia indicata su vtt tour, io visto il fondo della parte alta ho preso a destra e sono arrivato a la Draye sull'auto per un sentiero con alcuni tratti scorrevoli e molto belli difficoltà S1/S2 fondo a tratti veramente schifoso...
nel complesso è un itinerario che sconsiglio visto anche l'impegno della salita e la componente + rischiosa che tecnica della parte alta.
la valutazione 8/10 data da vttour è secondo me molto generosa...non è uno di quei giri che tornerei a fare.
domani dovrebbe esserci uno spiraglio di sole tra bardonecchia e il monginevro,
visto le piogge degli ultimi giorni cosa consigliate per una gita sui 1200 di disl.
mi piacerbbe provare il passo della mulattiera o la discesa sulla val gimont, ma non ho idea di quanto drenino i sentieri.
Grazie
visto le piogge degli ultimi giorni cosa consigliate per una gita sui 1200 di disl.
mi piacerbbe provare il passo della mulattiera o la discesa sulla val gimont, ma non ho idea di quanto drenino i sentieri.
Grazie
quello della val gimont credo dreni abbastanza bene... occhio che però c'è una sezione finale con qualche passaggio su pietre e radici, prestare attenzione se bagnato.
dal passo della mulattiera ci sono un po' di discese possibili...puoi andare giù per il col des Acles, fondo a tratti ghiaioso quindi drenante, giù per la cresta seba (non l'ho fatta però) e giù verso la cappelletta della madonna della Sanità che al limite può essere a tratti fangoso...oltre ovviamnte scendere per la strada di salita qualora non verificassi condizioni che ti aggradano.
alla fine abbiamo fatto cesana-sagnalonga-valgimont-claviere-risalita dal monginevro fino al gondran-lago sette colori-capanna mautino e tutto il VE fino a Bousson. sentieri ottimi malgrado tutta la pioggia. Pedalato dal gondran al lago 7 colori sotto una bufera di neve(non avrei mai pensato di prendere tutto questo freddo a ferragosto- e di vestiti dietro ne avevo in abbondanza!) . Bel giro
ciao
questa mattina sono andata a fare la tagliafuoco, salendo da Caselette e scendendo su Almese, facendo la variante che passi nel torrente.Ma sono io che ricordo male o è molto più brutta di qualche tempo fà? Saranno 2 anni che nn la facevo ma avevo un ricordo nettamente diverso,un fondo moltopiù scorrevole.Sbaglio io o colpa delle nevicate dello scorso inverno e dei recenti nubifragi????
questa mattina sono andata a fare la tagliafuoco, salendo da Caselette e scendendo su Almese, facendo la variante che passi nel torrente.Ma sono io che ricordo male o è molto più brutta di qualche tempo fà? Saranno 2 anni che nn la facevo ma avevo un ricordo nettamente diverso,un fondo moltopiù scorrevole.Sbaglio io o colpa delle nevicate dello scorso inverno e dei recenti nubifragi????
ieri fatto il giro colle rho-colle di valle stretta...sempre spettacolare! E non ricordavo così carina la discesa, specie i due punti hard...fatti entrambi in sella mettendo il piede a terra un po' di volte però...arrivati sulla sterrata fatto anche la variante del lago verde, con il sentiero tecnico che porta fin sotto ai rifugi ed alle grange di valle stretta, e di lì poi i vari tagli su asfalto.
La strada di salita, merito anche dei divieti ai mezzi a motori ed in primis agli aratri in moto, ha un fondo che è migliore dell'ultima volta, anche se è sempre dura e lunga.
La strada di salita, merito anche dei divieti ai mezzi a motori ed in primis agli aratri in moto, ha un fondo che è migliore dell'ultima volta, anche se è sempre dura e lunga.
Accidenti!! Anch' io ieri ho fatto questo giro! Ho incontrato 2 mtbiker ma nessuno che avesse le tue bici però.
Comunque sono d' accordo: il giro è veramente bello!
Penso di aver capito quali siano i due punti hard....personalmente però ne aggiungerei anche un altro: mi riferisco alla dicesa dal colle della rho. Il primo tratto, a mio parere, non è da sottovalutare; il fondo pietroso mi ha messo alla prova, tanto che ho racimolato una caduta
Niente di grave per fortuna...solo una botta ed un livido...
anch'io ho fatto il giro colle rho - valle stretta, il giro in effetti è bellisimo MA probabilmente un po' oltre le mie capacità (anzi, condizione). L'ho trovato lungo e moooolto faticoso (alla fine, pause comprese, abbiamo impiegato più di 8 ore), dai racconti sul forum avevo capito che lo spallaggio fosse minimo, e invece dalla caserma pian dei morti per me, complice la stanchezza, è iniziato un calvario a spinta (più di metà della salita dalla caserma al colle rho, tutta la salita del colle della replanette, e metà circa della salita fino all'altezza del rifugio Tabor). Un giro sicuramente che merita e che è da fare... ecco, da rifare, non so quando...
Accidenti!! Anch' io ieri ho fatto questo giro! Ho incontrato 2 mtbiker ma nessuno che avesse le tue bici però.
Comunque sono d' accordo: il giro è veramente bello!
Penso di aver capito quali siano i due punti hard....personalmente però ne aggiungerei anche un altro: mi riferisco alla dicesa dal colle della rho. Il primo tratto, a mio parere, non è da sottovalutare; il fondo pietroso mi ha messo alla prova, tanto che ho racimolato una caduta
Niente di grave per fortuna...solo una botta ed un livido...
noi avevamo un ragazzo ed una ragazza con due front che ci seguivano per parte della salita e che mi dicevano di volere fare tutto il giro, poi persi dopo la prima discesa, ma ho visto tracce di mtb in alcuni punti, sarete partiti prima di noi (noi alle 9.45 eravamo in sella a Bardonecchia).
Il primo tratto di discesa dal colle rho più che hard è insidioso, perché di per sé non è difficile, ma il fondo è molto smosso e bisogna non farsi prendere troppo dalla velocità, che una pinzata di freno errata e si va giù..
@Beppo: anche io la prima volta ho penato come un dannato...qust'anno, complice una forma migliore e qualche annetto di mtb in più, l'ho trovato sì duro ma molto bello e divertente...su giri così lunghi la fatica può penalizzare molto.
@Beppo: come tempi, se non sbaglio, a detta del mio amico, abbiamo impiegato più o meno 4-4.30. I tratti da fare a spinta per noi sono stati l' ultimo tratto prima di arrivare al colle, il colle della replanette e i due tratti in discesa dopo il colle di valle stretta. Tutti tratti a mio parere fetenti ....sentiero stretto, pendente e non sempre "scorrevole"
@Kikhit: sì, siamo partiti prima di voi...ma neanche tanto prima: saranno state le 9.15 e tra l' altro abbiamo perso del tempo causa foratura pochi Km dopo Granges Rho. Immagino abbiate fatto la rotabile in costa, quella del tunnel...? Sì, in effetti quel tratto è fattibile: come dici tu e come non ho fatto io, bisogna fare attenzione a come si frena...
....sentiero stretto, pendente e non sempre "scorrevole" @Kikhit: sì, siamo partiti prima di voi...ma neanche tanto prima: saranno state le 9.15 e tra l' altro abbiamo perso del tempo causa foratura pochi Km dopo Granges Rho. Immagino abbiate fatto la rotabile in costa, quella del tunnel...? Sì, in effetti quel tratto è fattibile: come dici tu e come non ho fatto io, bisogna fare attenzione a come si frena...
Ieri gran giro sperimentale con bikerciuck, mio pallino da un paio di stagioni!
Partiti dai bacini siamo saliti fino alla quota di 2600m della strada er il Sommeiller, dove abbiamo imboccato il sentiero non ciclabile (un po' a spinta, un bel po' di portage) per il passo dei Fourneaux sett., con relativa cima innominata a 3158m di quota...una vista spettacolare dalla pianura torinese a lontani monti francesi. da lì up & down fino al passo Galambra, e da lì (3000m ca) sentiero per tutta la val Fredda...sentiero dal fondo inconsistente e di brecciolino cedevole nel pezzo alto (cui hanno contribuito le arature dei trial), che con l'arrivo di prati verdi con genepy e stelle alpine diventa un bellissimo single che scende in mezza costa, mai troppo tecnico ma tanto da guidare, fino alle grange di val Fredda. Da lì vari sentieri fino a Bardonecchia.
Disl. 1400m ca di cui quasi 600 non ciclabili in salita, per non so quanti km...bikercicuk dovrebbe avere dati più precisi.
Partiti dai bacini siamo saliti fino alla quota di 2600m della strada er il Sommeiller, dove abbiamo imboccato il sentiero non ciclabile (un po' a spinta, un bel po' di portage) per il passo dei Fourneaux sett., con relativa cima innominata a 3158m di quota...una vista spettacolare dalla pianura torinese a lontani monti francesi. da lì up & down fino al passo Galambra, e da lì (3000m ca) sentiero per tutta la val Fredda...sentiero dal fondo inconsistente e di brecciolino cedevole nel pezzo alto (cui hanno contribuito le arature dei trial), che con l'arrivo di prati verdi con genepy e stelle alpine diventa un bellissimo single che scende in mezza costa, mai troppo tecnico ma tanto da guidare, fino alle grange di val Fredda. Da lì vari sentieri fino a Bardonecchia.
Disl. 1400m ca di cui quasi 600 non ciclabili in salita, per non so quanti km...bikercicuk dovrebbe avere dati più precisi.
altro sentiero rovinato dalle moto e dall'acqua :
il bellissimo giro del Vin Vert con discesa su Savoulx è ,a tratti molto rovinato e incassato tanto da dover passare a lato dove si può .
la variante che evita la cava di gesso in un punto a quota 1400circa ,dove c'era già una frana, è peggiorato e obliga a passarsi le mtb con non pochi rischi . conviene passare dalla cava
il primo taglio della sterrata che segue è diventato impraticabile ,da evitare
il bellissimo giro del Vin Vert con discesa su Savoulx è ,a tratti molto rovinato e incassato tanto da dover passare a lato dove si può .
la variante che evita la cava di gesso in un punto a quota 1400circa ,dove c'era già una frana, è peggiorato e obliga a passarsi le mtb con non pochi rischi . conviene passare dalla cava
il primo taglio della sterrata che segue è diventato impraticabile ,da evitare
il computo preciso rivela 1360D+ quota max al GPS 3160 sulla cresta dopo il passo settentrionale dei founeaux.
il portage non è continuo ma ci sono tratti impegnativi per la pendenza con la bici a spalle, velleitariamente ho tentato di ciclare in salita per una 50 di metri totali (e non di dislivello).
il primo tratto della discesa è un po' da intuire su fondo un po' così e con passaggi un po' così... notevole il lunghissimo traverso largo 20cm in esposizione su fondo urfido, assolutamente spettacolare invece la seconda metà del singletrack che scende in valfredda, un guidato con passi singoli più tecnici che permette velocità e godimento in un ambiente super e senza tracce evidenti di antropizzazione...davvero AM insomma!, complimenti a Kikhit per aver chiuso praticamente al 99% la discesa in sella!
in foto, in ordine da sx
salendo sulle rampe dopo lo scarfiotti
portage ad alta quota
ciclando in discesa verso il passo centrale dei fournaux
la valfredda (sulla dx visibile la traccia di discesa)
sul mezzacosta alto ed esposto
altre immagini qui: http://www.flickr.com/photos/passaggioanordovestasd/sets/72157624787756868/show/
Allegati
ieri gran bel giro : col de lamet
giro molto panoramico senza grandi difficolta se non qualche rampa vermente micidiale .
partenza dalla dogana vecchia sotto la diga del Moncenisio
giro del lago a piacere a dx o a sx ( attenti a sx ci sono ancora lavori e si può trovare FERME)
colle del Moncenisio
si scende fino al secondo tornante apena dopo si prende a dx ,si comincia a salire su una comoda sterrata(chamin des alpes) fino alla seconda seggiovia
al primo bivio a dx verso l'arrivo della seggiovia Places du Solert raggiunto il quale si continua sempre su sterrata ma con fondo un po peggiore comunque quasi sempre pedalabile
dopo circa un chilometro e mezzo si arriva al colle dove la vista sul lago e il panorama sono impagabili
la discesa si può fare ho verso il Plan des Fontanettes o verso il colle del moncenisio ,noi abbiamo optato per questa soluzione
scendere per la pista da sci fino dove si divide prendere a sx fino a dei ruderi , quì comincia il sentiero poco evidente che conduce al colle .
per i pelandroni : si puo si puo salire con la seggiovia basta informarsi dei giorni che funziona ,ieri mercoledi, funzionava
si prnde poco sotto la strada dela salita
http://picasaweb.google.it:80/davidik43
giro molto panoramico senza grandi difficolta se non qualche rampa vermente micidiale .
partenza dalla dogana vecchia sotto la diga del Moncenisio
giro del lago a piacere a dx o a sx ( attenti a sx ci sono ancora lavori e si può trovare FERME)
colle del Moncenisio
si scende fino al secondo tornante apena dopo si prende a dx ,si comincia a salire su una comoda sterrata(chamin des alpes) fino alla seconda seggiovia
al primo bivio a dx verso l'arrivo della seggiovia Places du Solert raggiunto il quale si continua sempre su sterrata ma con fondo un po peggiore comunque quasi sempre pedalabile
dopo circa un chilometro e mezzo si arriva al colle dove la vista sul lago e il panorama sono impagabili
la discesa si può fare ho verso il Plan des Fontanettes o verso il colle del moncenisio ,noi abbiamo optato per questa soluzione
scendere per la pista da sci fino dove si divide prendere a sx fino a dei ruderi , quì comincia il sentiero poco evidente che conduce al colle .
per i pelandroni : si puo si puo salire con la seggiovia basta informarsi dei giorni che funziona ,ieri mercoledi, funzionava
si prnde poco sotto la strada dela salita
http://picasaweb.google.it:80/davidik43
provato questo splendido e consigliato itinerario, nel cuore del Queyras, 1000m di D- tutti su single track diff S2 con due sole sezioni di S3 per circa 20mt totali.
Davvero uno spettacolo la serie di tornantini dopo il traverso in mezzacosta a valle degli chalets de la furfande...
foto su [url]www.passaggioanordovest.eu[/URL] nella sezione fotogallery
Davvero uno spettacolo la serie di tornantini dopo il traverso in mezzacosta a valle degli chalets de la furfande...
foto su [url]www.passaggioanordovest.eu[/URL] nella sezione fotogallery
ieri giretto defaticante: Casellette / monte Baron .
l'inizio della discesa(tornantini) è un disastro , tutto scavato, alberi di traverso e pieno di rovi quasi non si passa .
conviene tornare a prendere quello un po' prima della piazzola dei parapendii
l'inizio della discesa(tornantini) è un disastro , tutto scavato, alberi di traverso e pieno di rovi quasi non si passa .
conviene tornare a prendere quello un po' prima della piazzola dei parapendii
sabato pomeriggio
S.Giorgio- Discesa delle Lame...
condizioni molto dissestate della strada di salita, adesso è tutta tecnica fino in cima se ne avete e lo scassone vi piace...è la vostra strada
nulla da segnalare per la discesa, al di fuori delle sezioni rocciose terreno compatto e buon grip.
oggi...
una parte al col Soullieres dalle loro facce alla macchina direi condizioni super...
io+cliente all'ancien fort de la pattecreuse...strada sempre pedalabile a tratti molto dissestata,erosa...panorama spettacolare da su abbastanza ostici i tagli su sentiero in discesa dalla strada
...e superbirra finale... la parte migliore delle due giornate.
S.Giorgio- Discesa delle Lame...
condizioni molto dissestate della strada di salita, adesso è tutta tecnica fino in cima se ne avete e lo scassone vi piace...è la vostra strada
nulla da segnalare per la discesa, al di fuori delle sezioni rocciose terreno compatto e buon grip.
oggi...
una parte al col Soullieres dalle loro facce alla macchina direi condizioni super...
io+cliente all'ancien fort de la pattecreuse...strada sempre pedalabile a tratti molto dissestata,erosa...panorama spettacolare da su abbastanza ostici i tagli su sentiero in discesa dalla strada
...e superbirra finale... la parte migliore delle due giornate.
