Ciao scrivo per una delle solite curiosità legali/sentieristiche.
frequento il Moncuni da sempre, dagli anni '80.
Nato e cresciuto lì sotto tutt'ora vivo a meno di 5 km dalla croce.
Non so se lo sapete, ma il proprietario della "villa rossa" che si costeggia fra col buchet e "roca parpaiola" prima della discesa verso il bal d'le masche ha recentemente chiuso il sentiero.
Si è comprato il pezzo di bosco dove si scollina, ha recintato ed ha messo cartelli minatori di "proprietà privata, cani ecc."
A parte che biker ed escursionisti si stanno già aprendo una variante che gira intorno alla rete, io mi chiedo:
Quel sentiero è ufficiale, esiste da sempre, ed è censito dal Catasto Regione Piemonte con il numero TO201B.
Tra l'altro delimita anche il confine fra il comune di Reano e quello di Avigliana.
Il sentiero, essendo censito, rientra in quelli disciplinati dalla legge regionale 18 febbraio 2010, n 12 che è stata istituita espressamente per preservare la continuità dei percorsi censiti. C'è un articolo che parla espressamente di proprietà privata, servitù pubblica e consuetudine alla percorrenza.
Sto prendendo informazioni per capire la legittimità dell'operazione, sentirò anche i due comuni interessati (ovviamente il presunto abuso è a cavallo dei due territori...)
Visto che in questo forum se ne è discusso molte volte, qualcuno ha un parere preciso o si è già ritrovato in una situazione simile su un sentiero piemontese censito?
Grazie per i pareri
Vedi l'allegato 331068