si chiama COLOMBARDO non come erroneamente scritto da Giai team coLLombardo
non tarronizziamo i nomi delle localita
non tarronizziamo i nomi delle localita
alta e bassa valle di susa - info viabilità
- Creatore Discussione bikerciuc
- Data di inizio
Boh, è vero che sulle mappe è scritto Colombardo, ma, a parte Giai, anche in un cartello in situ ho visto scritto Collombardo. Direi che Collombardo è più arcaico di Colombardo. In Colombardo è caduta la doppia: Col Lombardo (Colle del Longobardo) -> Collombardo -> Colombardo. La tarronizzazione non c'entra 
https://it.wikipedia.org/wiki/Colle_del_Colombardo
https://it.wikipedia.org/wiki/Colle_del_Colombardo
Alpe Ghet: primo tratto di discesa decisamente inerbito, si fa fatica a vedere il sentiero; a tratti pure sporco
Prarotto: a metà discesa, un enorme masso impedisce il sentiero. Si passa a fianco, senza pericoli
Prarotto: a metà discesa, un enorme masso impedisce il sentiero. Si passa a fianco, senza pericoli
Riuscito a farlo anch'io prima della fine dell'estate.
Partito da Beaulard verso le 9, sono salito a Chateau per asfalto: troppo pigro per farmi la ripida sterrata, visto che di fuoristrada me ne aspettava comunque parecchio davanti...
Ho quindi proseguito per Vazon percorrendo il sentiero diretto. In alcuni tratti si tratta in realtà di una sterrata, che nel tratto centrale è stata devastata dai mezzi per l'esbosco, ma complessivamente è un percorso carino, anche se più faticoso dell'opzione sterrata Pierremenaud -> asfaltata Vazon.
Si prosegue verso il Cotolivier, si supera il Colletto Pourachet, si continua a salire facilmente per una sterrata inerbita che diventa poi sentiero.
Tutto ben pedalabile anche dopo i bivi per Plan de la Selle, Croce di San Giuseppe e Lago Desertes, ma poi, in vista del Ricovero Rocchette, bisogna rassegnarsi a mettersi la bici in spalla.
Per fortuna sono solo 250 m di dislivello e il sentiero è largo e, per mezzo di molti tornanti, sale dolcemente attraverso il ghiaione.
Dopo il Ricovero Desertes la pendenza aumenta, ma il sentiero resta facile, a parte gli ultimi due ripidi metri su roccia prima del Col des Desertes, che richiedono un certo sforzo.
[MENTION=9252]BugiaNen[/MENTION] ha ragione: la discesa dal passo è meravigliosa.
Superato il pianoro iniziale si plana sulla valle des Acles...
...per mezzo di uno spettacolare sentiero nella ghiaia.
Si procede dunque sul dolce sentiero diretto a Les Acles. Divertente, anche se nella prima metà è un po' discontinuo, dato che bisogna attraversare molte volte il letto del torrente asciutto. La seconda metà, in mezzo ai pini, diventa più fluida.
Arrivato a Les Acles un po' dopo le 13 mi godo di una bella vista sulla Rocher de Barabbas e riparto.
Anch'io opto per risalire al Col des Acles. Mi aspettano circa 400 m di dislivello in cui devo spingere la bici, a parte qualche pedalata che riesco a dare durante i primi 150 m, quando si sale per una ripida sterrata dal fondo ghiaioso. Ho trovato questa risalita abbastanza noiosa, anche perché si è quasi sempre in mezzo ai pini e non si vede molto. Tuttavia ci si fa forza quando si esce all'aperto poco sotto l'Ancien Poste des Acles.
Arrivo in cima pedalando e raggiungo il colle con prepotenza, impressionando una coppia di francesi che stava pranzando. Sono le 14 e ho fame anch'io. I due mi chiedono se mangerò pasta. Da perfetto italiano, invece, mi mangerò la pizza avanzata che mi sono fatto la sera prima.
Pronti via, scendo per il sentiero diretto verso Guiaud e fotografo la Tour Jaune de Barabbas da un'angolazione che mi mancava.
A quota 1800 m circa, giro anch'io a destra per il sentiero botanico, arrivo sopra la Grangia Cros du Rey, e mi tuffo a Melezet per uno dei sentieri del bike park, ormai chiuso. Mi sembra di essere sulla Genova - Gravellona Toce.
Sono contento che ti sia piaciuto.
Concordo che la risalita al Col des Acles è una discreta purga.
Le uniche alternative che però mi erano venute in mente erano:
-risalita su asf al Colle della Scala e poi il brutto sentiero che scende a Melezet. E non mi attirava proprio
-risalire alla Dormillouse/Lauze. Sicuramente più stuzzicante, almeno paesaggisticamente. Però vorrebbe dire farsi circa altri 1000m+ all'80% a spalla e io tutto quel tempo e, soprattutto, tutta quella benzina in corpo non ce li avevo.
Magari vediamo se a qualcun'altro viene qualche idea migliore e la propone.
P:S. Belle foto Solitone. Che fotocamera usi?
grazie della informazione Davide !!
Taxi con carrello che da susa ti portava le bici fino al piccolo moncenisio .
Salita su sterrata in compagnia del bramito dei cervi e discesa sulla strada dei cannoni
Bello, veloce e divertente.
Bello, veloce e divertente.
Aggiornamento Pramand: perfetto, no neve, la parte alta è meglio di come la ricordavo, è meno scavata. A Auberge invece hanno un po' spianato e allargato la mulattiera e la preferivo prima, ma è comunque ancora ok.
Novalesa ex centrale elettrica: un po' 'na merda: il sentiero è diventato una pista per l'esbosco. A parte l'ultima sezione in basso, sempre bella e divertente, ma stamattina era superviscida
Novalesa ex centrale elettrica: un po' 'na merda: il sentiero è diventato una pista per l'esbosco. A parte l'ultima sezione in basso, sempre bella e divertente, ma stamattina era superviscida
Monte san giorgio
Parte alta del devitis mal messa, ma si fa
Chiantore in ottimo stato
Direttissima distrutta
Bosco delle fate in buono stato, sebbene abbia trovato fiumi di acqua
Parte alta del devitis mal messa, ma si fa
Chiantore in ottimo stato
Direttissima distrutta
Bosco delle fate in buono stato, sebbene abbia trovato fiumi di acqua
OffTopic: DeVitis e Chiantore non li avevo mai sentiti, mi sono scaricato ora le tracce e mi confermano che non li ho mai fatti.
Come sono? Tecnici, scorrevoli, stretti, larghi?
Ciao il devitis non l'ho mai fatto nonostante sia a piossasco il chiantore è un bel sentiero, una via di mezzo tra le lame e i cinghiali diciamo,tra i più belli della zona
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IL DeVitis era (fino a ieri) un bel sentiero. Vario. Parte da dopo la borgata Le Prese (volendo si può partire anche da sopra). E' segnato da grandi tacche rosse
La prima parte è un su&giu (simpatico), poi, dopo aver attraversato un rio, scende con una piccola serie di piccoli ripidi; fa alcuni tornanti (più o meno stretti) con una discreta presenza di pietra fissa; traverso panoramico ed un paio di lunghi dritti veloci. Questo fino a "ieri"
Il su&giù è rimasto tale
I ripidi sono scavati; i tornanti son messi male: in questi due casi, il flow è carattere (quasi) trialististico
Il tratto finale veloce si fa anche nella parte centrale del trail, ma si guida meglio sulle sponde (specie a sx) in contropendenza (divertente)
Il Chiantore ha un po' di foglie(in alcuni tratti), ma è decisamente in buono stato. Essendo sul lato di Allivellatori, c'è una certa predominanza di sabbia rispetto alla pietra
Ciao!
Il de vitis quindi è quello che scende a sangano?
Forse l'ho fatto una volta me lo ricordo bello arrabbiato per me che lo feci con la xc,
Bello tecnico, piuttosto montano come sentiero( se è quello che dico io)
È quello con l'enorme masso franato da scavalcare?
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