Bene , mi sembra che il punto sia "diplomazia" ed è proprio lì che voglio arrivare.
L'oggetto del topic voleva essere leggermente polemico non per sollevare polvere inutile, ma per cogliere un'occasione di discussione.
La situa sui sentieri della collina è che in un certo senso è andato a definirsi un quadro in cui ci sono una moltitudine di percorsi che per le loro caratteristiche geomorfologiche o sono più adatti per pedalare in salita e scendere tranquillamente oppure salire duro e scedere più difficile opure ancora non riuscire a salire e solo scendere in vario modo.
Non intendo mai fare alcuna discrimizione e finchè ognuno gode col suo c... senza calpestare gli altri più di tanto mi va bene.
Si delinea, insomma, ed è inevitabile una certa differenza di diversi modi di intendere il medesimo sport della MTB.
Sono in qualche modo sicuramente daccordo con chi si allarma di una situazione che potrebbe in qualche modo degenereare. Ho già visto e vissuto situazioni che sono arrivate all'estremo sia alla Madda che a Rivo.
Si tratta piuttosto di cercare di non fare errori irreparabili, quelli che purtroppo abbiamo già visto. Fare esperienza del passato, le spiacevoli conseguenze non le vuole proprio nessuno.
E allora è necessaria più chiarezza e soprattutto evitare di prenderci in giro tra quelle che non devono diventare diverse fazioni!
Sono sicuro che i freerider devono recuperare terreno, sono carenti nella comunicazione, preferiscono operare nell'anonimato e allo scuro, anche se probabilmente sono stati costretti ad essere così. E' necessaria una apertura.
Si devono chiarire una serie di cosette.
Un freerider dovrebbe comprendere che un percorso in qualche modo definito "pubblico" non può in alcun modo presentare caratteristiche assimilabili al bike park.
Credo, purtroppo, che un sentiero/percorso della collina non potrà mai essere ufficialmente attrezzato con strutture da bike park, invece può essere sicuramente ripulito dalla vegetazione, può essere riarmonizzato per l'uso più xc che fr/dh (chi vuol capire potrà farcela).Semplici interventi sporadici, recuperare qualche montagnola, ridisegnare una curva, ecc. Ma li avete veramente visti questi percorsi?
Piuttosto invece avete visto come fatto un bike park e come sono i veri "trampolini" (come qualcuno li denomina).
Niente di più, diversamente è un bike park che è un'altra storia o è secret spot (finchè dura) o è ufficiale con tanto di autorizzazione e pertanto relativa assunzione di responsabilità.
Se poi c'è qualcuno che pensa che sollevare polvere e soprattutto screditare i freeriders sia un modo per farsi largo tra i corridoi ... che faccia pure. La colpa è anche di chi glielo ha permesso non facendo nulla.
Dovremmo provare a pensare i sentieri della Collina proprio come un bene di tutti ed uniti a questo scopo, non divisi da inutili e sterili contrasti.
Facciamo i bravi ragazzi ci divertiremo, a proprio modo, molto di più.