Ebbene si non avete letto male, MarcigliaLonga e' il nome che ho dato al giro di oggi, perchè sarebbe un giretto alla marcigliana, ma grazie alle superdoti da navigatore del caro Professor si e' tramutata in una Marcigliana Longa, da annoverare sicuramente tra i tour più belli a ridosso di Roma.
La cronaca: appuntamento a P.Milvio dove giungono puntuali oltre a me , lo Zio Vitus risorto dal letargo (forzato) dovuto ad acciacchi in via di guarigione, seguiva a ruota il baldo Matteo da ponte Marconi. Ci riuniamo al resto del gruppo a monte gennaro dove attendono Professor Gianky e a breve ritardo Descend ed il cugino Leo. Si parte per la Marcigliana, quando all'improvviso appare dal nulla (contromano per non perderci) Vencemario, che avvertito da amici dell'uscita alla marcigliata ha pensato bene di non saltare l'appuntamento con gli sterrati a lui tanto noti.
Si parte con passo allegrotto visto il bitume da macinare prima di arrivare allo sterrato, come al solito scatti a ripetizione del Descend che per l'occasione sfoggiava la sua nuova Skareb (da 120?) automontata, ma con dei cavi di regolazione un po fuori norma (sembravano le bretelle dello
zaino tanto erano lunghe, di sicuro da accorciare).
Si fa il giro classico fino alla deviazione dove ci lascia il nostro Vitus che per non sforzare troppo preferisce tornare a casa in anticipo, dandoci appuntamento a tempi migliori (vai fratello sei tutti noi).
Il resto e' tutto un saliscendi, fino ad arrivare tramite vie terze a Monterotondo. Dopo rapido caffettino si riparte col professor sempre in testa a fare da cicerone, vari giri e giretti fono alla fontana dove un passante ci dice "e' bona e' bona bevete pure", ma dopo che tutti avevano fatto scorta, bevuto e riempito borracce, ne passa un altro e fa "Nun bevete che e' inquinata..." tacci vostri (dico io) metteteve d'accordo.
Dopo un lauto pranzo sotto l'ombra degli ulivi (vedi foto), si ripartiva per il ritorno, solita mia foratura causa una spina che sembrava di ferro (un grazie a Vencemario che e' riuscito a toglierla). Seguono nuove escursioni ed un giro che ci porta al tratto secondo me piu' significativo, un singletrack all'interno di un bosco disseminato di rami secchi rotti, una vera gimkana tra i rami da saltare, schivare, schiacciare, evitare col viso e via dicendo. Fino a tornare in marcigliana e quindi verso le rispettive dimore, insomma un giretto che alla fine a me suona come 93,20 Km, credo che a Matteo supererà i 110 (come va Mat? tutto ok).
Un grazie a tutti gli amici per la compagnia e come al solito un lode al mitico Professor.
Allego un po di foto fatte dal cell.
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