Sassopiatto / Plattkofel 2958 m - Settembre 2015
Cima nelle nuvole
Nota introduttiva: le foto belle sono state scattate da
albert1978, le altre da me.
English translation on my blog - link.
In autunno ai Trail Hunters piace fare qualcosa matto, o meglio, di più pazzo dei giri "normali". Lo scorso anno siamo saliti sul Cevedale, abbiamo portato le bici su per due ghiacciai fino alla cima, una elevazione ghiacciata di 3769 m, quindi scendemmo fino alle radici della montagna, come è possibile leggere
qui, un video è
qua.
Quest'anno abbiamo deciso di calcare con le bici la cima del Sassopiatto, ma salita e discesa dallo stesso lato è una "chicken line", la linea per veri duri è salire fer una via ferrata, la famosa Oskar-Schuster-Steig (
link-de,
link-it). Non avevamo una conoscenza diretta della ferrata e della discesa,
nicola377 c'era stato da bambino (ancora adesso è il
ceo), io ho raggiunto la vetta in primavera con gli sci (
link), ovviamente la neve nascondeva il sentiero. Per fortuna il giro è stato organizzato da
nicola377, quindi la salita è stata divisa in due giorni e abbiamo dormito e mangiato in un rifugio confortevole, e, soprattutto, abbiamo trascorso due belle giornate salendo e scendendo, chiacchierando, ridendo, e, ovviamente, discutendo delle prossime mete.
Sassopiatto visto da Saltria
Il primo giorno abbiamo raggiunto il "Rifugio Vicenza / Langkofelhütte" da Canazei, ma il percorso non era né il più breve né il meno faticoso. Abbiamo risalito la val Duron, la prima parte è davvero ripida, la strada è fatta di cemento, ma in "breve'" la valle è diventata aperta e piatta; è un piacere pedalare lì, abbiamo chiacchierato sul mio
ciclo-viaggio programmato e sull'anime Nausicaä della Valle del Vento. Dopo un grande (e non particolarmente apprezzato) pranzo presso il rifugio Alpe di Tires / Tiersers Alpl Schutzhaus abbiamo attraversato la forcella Rosszahn e siamo scesi a Saltria divertendoci su un bel sentiero fatto a cannone.
Spa sopra la Val Duron - photo by albert1978
Spa sopra la Alpe di Siusi - photo by albert1978
Spa, nicola377, albert1978 e la forcella Rosszahn
Salendo abbiamo parlato molto, in discesa ci siamo goduti il momento, ma in Saltria ... i nostri occhi sono stati catturati dal massiccio roccioso del Sassopiatto, i nostri sentimenti (o almeno i miei sentimenti) saltavano da: "Stiamo andando a fare una cosa troppo stupida", a:" Stiamo andando a fare una cosa davvero tosta".
nicola377, albert1978, Spa, Sassopiatto
A un certo punto
albert1978 si ricordò di avere una famiglia, quindi decise di arrivare in cima senza la bici, nello stesso punto ho ricordato che sono un alpinista scarso, ma comunque un alpinista; per le mie abilità la salita su una via ferrata con una MTB sullo
zaino è (quasi) solo una prova di resistenza, e io ero in una buona forma e ben fiducioso sulle mie capacità (es:
Croda dei Toni /Zwölferkofel); il mio problema più grande sarebbe stata la discesa, ma se non sarebbe stato possibile stare in sella, avrei camminato.
Spa e
nicola377 avevano qualche dubbio sulla salita, ma hanno inghiottito le loro esitazioni e siamo andati avanti fino al rifugio.
Mentre i miei amici riposavano, ho portato la bici nel circo sotto il "Dente", cosìche il giorno dopo avrei percorso un tratto più breve con la bici sulle spalle, ho anche fatto qualche foto.
Verso il Dente
Nell'anfiteatro
Dopo una cena pantagruelica (particolarmente apprezzata) ed una notte rumorosa (il rifugio ha una struttura vecchia) ci siamo svegliati in una giornata di sole, ma dopo la colazione abbiamo visto le nuvole afferrare prima altre montagne, in seguito la nostra cima.
In ogni caso, siamo saliti più velocemente delle nostre stesse previsioni, e nonostante i carichi pesanti, la nebbia e la neve, abbiamo raggiunto la vetta senza alcun problema.
Salita panoramica, sullo sfondo il Sassolungo / Langkofel
Primo contatto con la ferrata per nicola377 e Spa photo by albert1978
Io sulle scale - photo by albert1978
nicola377 e Spa sulle scale
nicola377 e Spa arrampicando sull'ultimo tratto
Spa stanco e felice
Sulla vetta abbiamo scambiato un "Berg hail" con gli altri alpinisti, hanno risposto con un "Rad hail", ed il nostro orgoglio è esploso (o per meglio dire, ci siamo sentiti orgoglioni).
Il gruppo sulla cima
La vista era limitata a pochi metri, la mancanza del panorama era un peccato, ma abbiamo avuto grossi problemi con la mancanza di visibilità.
Dopo la prima parte abbiamo raggiunto una forcella, il lato sinistro era difficile, il lato destro era difficile e pericoloso, dopo qualche secondo ci siamo resi conto che il canale di sinistra lo avevamo scalato alcuni minuti prima, così abbiamo dovuto girare a destra.
Il tracciato era molto molto impegantivo e non così utilizzato da escursionisti, abbiamo capito il perché solo quando abbiamo forato la nube: non eravamo sul sentiero principale, quindi siamo andati a destra sul sentiero corretto e abbiamo trovato una discesa impegnativia, ma senza gli aggettivi "molto molto".
Primi metri per Spa, da sinistra
Secondi metri per Spa, da destra - photo by albert1978
Io e la cima - photo by albert1978
Spa sta andando a perdersi nella nebbia
L'ultima parte dei due giorni è stato su una sentieri normali, attraversando prati e boschi. Sentieri veloci e divertenti, dopo la cima rocciosa erano una benedizione.
nicola377 sull'ultimo tratto ghiaioso - photo by albert1978
Io sul primo sentiero terroso - photo by albert1978
albert1978 su un tratto impegnativo
Spa, nicola377 ed io sul crinale erboso - photo by albert1978
Torneremo su
questa cima in MTB? Forse...
Faremo qualcosa di così folle come attraversare due ghiacciai o salire una via ferrata? Di sicuro.