Fratello con la sua umiltà esemplare e una gran forma e abilità s'è pappato il Telegrafo Ovest in assoluta tranquillità, partendo dal Lago.
Io e Paolino siamo partiti da Prada, dove ci ha raggiunti Fratello.
Pablito, decisamente fuori forma, ha patito anche la mezza salita, ma grazie al tutore al ginocchio, al limite della sopportazione, ma è arrivato in cima (odiandomi abbastanza, dato che lo porto sempre a soffrire).
Io, con solo mezza salita, non ho problemi energetici, ma in discesa mi trovo decisamente più in difficoltà rispetto all'anno scorso con la neve. Odio quel brecciolino. Pinzo per un nosepress e la ruota scappa via. Odio le
ruote infangate sulle rocce lisce. Insomma, mi sento molto insicuro ed incapace.
Le settimane di stress da esaurimento mi hanno provato.
Col panorama che non c'è, mi intristisco abbastanza.
Se sul mio terreno occidentale, con le belle rocce fisse, mi esalto in funambolismi, lì sul Garda mi sono bastonato le orecchie, imprecando come un bresciano.
Ci sono stati almeno 5 passaggi in cui Fratello s'è destreggiato e io non ho neanche provato. Bravo lui, insicuro io.
Mi piacerebbe provare una fat lì dove il grip manca.
Ottima compagnia, ottima polenta con formaggio e funghi, sentiero da rifare col sole e con più serenità.