Affrontare la discesa senza paura

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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valerio e roberto

Biker velocissimus
7/9/10
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torino
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inanzitutto nn è un difetto poi un consiglio che ti posso dare e pian pianino incominciare a mollare i freni in una discesa asfaltata quindi priva di ostacoli e poi farlo su sterrato.per sentirti piu sicuro puoi mettere delle protezioni tipo ginocchiere.io ad esempio da quando le metto e son caduto e nn mi sono fatto niente mi sento sicuro ad averle!ciao
 

gatto moderno

Biker ultra
Purtroppo ho un limite: temo le discese, e quando si inizia a prendere una certa velocita', inizio a frenare e cosi' anche quando sono in compagnia, rimango sempre dietro.
Accetto qualche consiglio per migliorare questo difetto

Stefano:spetteguless:
magari è tutto relativo se i tuoi compagni di discesa si chiamano Felderer, Celestino, Birtele,ecc.ecc.
 
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frullo81

Biker cesareus
29/6/11
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Podenzano (PC)
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Xtc advance 27.5"-Trance x 29"
O vicino di casa! Ho iniziato da poco,ma sto pian piano migliorando in discesa in fuori strada. Secondo me dovresti iniziare a fare delle discese non troppo ripide e non troppo sconnesse senza mollare i freni, poi poco a poco aumentare la lunghezza e la pendenza. Quando inizierai ad arrivare in fondo sano e salvo dopo una discesa fatta a manetta vedrai che prenderai coraggio e ne vorrai sempre di più!
E vero comunque è questione di esperienza,all'inizio anch'io rimanevo indietro...adesso ancora ma un po meno.
 

Eraclitus

biker semi-serio
10/11/08
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San Gemini
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full dagli occhi a mandorla e monster (Stambek gravelizzata)
Dopo una serie di cadute frutto d'inesperienza ed incoscenza, ho avuto un "blocco" che mi stava spimgendo ad abbandonare la MTB :omertà:
Supportato anche dai consigli del forum (dove ho fatto outing), per un inverno intero ho vagato in solitaria affrontando discese sempre più difficili ma sempre lentamente, cercando soprattutto di ragionare su quello che facevo, cercando di affinare la tecnica. Attualmente ho recuperato la sicurezza, le cadute sono divenute rare e alcune posizioni che all'inizio sembrano "innaturali" sono divenute quasi automatiche e più di una volta mi sono accorto che mi hanno "salvato la vita".
Soprattutto, ho iniziato a divertirmi anche in discesa anzichè soffrire come un tempo :))):
Comunque non credo che diventerò mai un fenomeno...... del resto, imparare a fare i Brumotti non è per tutti, soprattutto se inizi dopo la quarantina :smile:
 
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Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Palermo
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Bergamont Revox ltd 29"
Purtroppo ho un limite: temo le discese, e quando si inizia a prendere una certa velocita', inizio a frenare e cosi' anche quando sono in compagnia, rimango sempre dietro.
Accetto qualche consiglio per migliorare questo difetto

Stefano:spetteguless:

All'inizio anch'io scendevo "frenato" e tuttora i miei compagni di uscite vanno più veloci di me in discesa (in salita mi prendo la rivincita...): solo che prima mi staccavano e dovevano aspettarmi, adesso la distanza si è ridotta e li seguo quasi a ruota. Vedrai che è questione di esperienza e di "prenderci la mano", poi tutto verrà da se. Meglio imparare con gradualità piuttosto che correre il rischio di farsi male seriamente.
 

magicsign

Biker superis
21/10/11
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Fai bene a temere le discese, anche quelle asfaltate non sai mai quello che ti aspetta. Ricordo tutt'ora un'estate, giornata bella asciutta e secca, strada asfaltata in discesa prendo una curva e cosa c'era in curva....tipo 20-25 granelli di ghiaino, ecco un bel volo per terra sull'asfalto. Protezioni o meno la prudenza non è mai troppa preferisco essere l'ultimo della carovana piuttosto che cadere...
 

cavalieresolitario

Biker extra
20/2/07
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suzzara (MN)
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Ciao, quoto quanto gia detto da tutti !

Io ti consiglio, di curare la posizione sulla bike. (arretramento e fluidità dei movimenti).
Ricorda di essere sciolto, se ti irrigidisci tutto diventa più difficile.
Quando arrivi in curva, anticipa con la testa la tua traiettoria, guarda sempre dove devi andare e vedrai che la bike girerà da sola. Non fare le curve stile motogp, cioe con il ginocchio fuori.

Cercare di avere piena padronanza dei freni, modulare quello davanti senza mai arrivare al bloccaggio ed essere un pò più decisi su quello posteriore. Essere sicuri di riuscire a fermarsi in ogni situazione aiuta a osare di più.
Guardare sempre avanti, quando dico avanti non voglio dire a 20 cm dalla ruota, ma avanti almeno 5-10 mt, per essere sempre pronto a valutare quali ostacoli stanno per arrivare sotto le ruote.Se ti fossilizzi sul gradino che hai a 1/2 metro rischi di non vedere che subito dopo c'è un masso al centro del sentiero. Se invece stai guardando bene avanti, probabilmente lo scalino lo hai gia passato senza neanche rendertene conto.

Hai ruote e forcella fatte apposta per correre e scavalcare ostacoli, quindi fagli fare il loro lavoro, mai arrivare prima di un ostacolo pinzando sul freno, perchè la forka si abbassa e perde la sua capacità di assorbire urti e tu rischi di cappottare.

Detto questo, la velocità viene con l'esperienza.

P.S cerca su youtube o vimeo qualche video di enduro o FR e guarda come si comportano i rider .... riuscire ad individuare i propri errori e gia un buon inizio.

P.S.S io in discesa faccio schifo .... in salita anche di più
:celopiùg:
 
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ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
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Paperopoli
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_
E' stato già detto tutto.

Aggiungo che è forse anche una questione caratteriale che si riflette nella vita come in MTB. La propensione al rischio. Se uno è di natura ponderato è difficile che diventi un fenomeno in discesa.

C'è anche da dire che la priopria natura si accentua, giustamente, con l'avanzare dell'età. Tanto per fare un esempio oggi in moto non guido più come una volta. Non che fossi spericolato (e qui conferma che uno è o non è in un certo modo) però osavo qualcosa in più, ero più deciso. Vero è anche che oggi la massa guida da cani e l'atteggiamento eccessivamente prudente mi ha salvato la pelle in più di una occasione.

Infine è da considerare che una caduta a 40 anni non è una cadutaa 20 anni. Sia per la "plasticità" del modo di cadere, per il peso, elasticità ossea e recupero conseguente ad una caduta.

Quindi, almeno per me, la discesa è lenta, in relax ma non così divertente come vorrei che fosse. La salita mi piace anch se si fatica. Prediligo quindi le pendenze medie sia in un un senso che nell'altro perchè spingo quanto voglio e mi sento sicuro di fermarmi con i miei quasi 90 kg senza arrivare al bloccaggio.
 
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E' stato già detto tutto.

Aggiungo che è forse anche una questione caratteriale che si riflette nella vita come in MTB. La propensione al rischio. Se uno è di natura ponderato è difficile che diventi un fenomeno in discesa.

C'è anche da dire che la priopria natura si accentua, giustamente, con l'avanzare dell'età. Tanto per fare un esempio oggi in moto non guido più come una volta. Non che fossi spericolato (e qui conferma che uno è o non è in un certo modo) però osavo qualcosa in più, ero più deciso. Vero è anche che oggi la massa guida da cani e l'atteggiamento eccessivamente prudente mi ha salvato la pelle in più di una occasione.

Infine è da considerare che una caduta a 40 anni non è una cadutaa 20 anni. Sia per la "plasticità" del modo di cadere, per il peso, elasticità ossea e recupero conseguente ad una caduta.

Quindi, almeno per me, la discesa è lenta, in relax ma non così divertente come vorrei che fosse. La salita mi piace anch se si fatica. Prediligo quindi le pendenze medie sia in un un senso che nell'altro perchè spingo quanto voglio e mi sento sicuro di fermarmi con i miei quasi 90 kg senza arrivare al bloccaggio.


Condivido pienamente cio' che dici, sottolineo solamente il fatto che in discesa sono anche troppo prudente (vado veramente piano).
Be' forse e' meglio cosi', almeno arrivo a casa tutto intero!!!

Stefano:i-want-t:
 

stefano_81

Biker tremendus
11/4/11
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verona - lago
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L'andare piano non è garanzia di non farsi male...

Se vuoi prendere un pò più di sicurezza in discesa, l'unica è uscire con chi in discesa ci sa andare e farti spiegare passo passo come migliorare...

Meglio sicuri ai 40 km/h che impauriti e rigidi ai 20 km/h...
 
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trisave

Biker novus
16/11/11
38
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Gallarate
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Quotando tutto il già detto, aggiungo un piccolo elemento: coperture e pressioni. Io, da principiante ignorante, anni fa facevo l'errorissimo di andare a 3,5 bar dovunque, con gommine strette strette "tanto da me c'è solo sterratino da pianura" e mi trovavo nei guai appena si saliva (veloce!) e si scendeva (paura...).
Sacrificando un pò il peso (era una cosa più psicologica da stradista) ora, sempre principiante ma meno ignorante, giro con gomme da 2.1 a 2,5 bar e vado meglio ovunque con più sicurezza.
Monta gomme belle grippose, larghe e sicure, saran meno scorrevoli sul piatto, ma ci guadagni in feeling e anche trazione in salita.
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
6/9/10
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Paperopoli
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L'andare piano non è garanzia di non farsi male...

Se vuoi prendere un pò più di sicurezza in discesa, l'unica è uscire con chi in discesa ci sa andare e farti spiegare passo passo come migliorare...

Meglio sicuri ai 40 km/h che impauriti e rigidi ai 20 km/h...
si, si però alla fisica non si comanda. Se caschi a 20 km/h è una cosa, se caschi a 40 km/h è un'altra.:scassat:
Concordo sul cercare a poco a poco di seguire il ritmo di chi ha più manico per forzare un pochino il limite psicologico ( :paur:) e affinare la tecnica.

Quotando tutto il già detto, aggiungo un piccolo elemento: coperture e pressioni. Io, da principiante ignorante, anni fa facevo l'errorissimo di andare a 3,5 bar dovunque, con gommine strette strette "tanto da me c'è solo sterratino da pianura" e mi trovavo nei guai appena si saliva (veloce!) e si scendeva (paura...).
Sacrificando un pò il peso (era una cosa più psicologica da stradista) ora, sempre principiante ma meno ignorante, giro con gomme da 2.1 a 2,5 bar e vado meglio ovunque con più sicurezza.
Monta gomme belle grippose, larghe e sicure, saran meno scorrevoli sul piatto, ma ci guadagni in feeling e anche trazione in salita.
Infatti pure avendo cerchi per tubeless e gomme tubeless light da XC, questo giro monto delle Nobby Nic da trail. Meno leggere ma mi aspetto molto più grip e quindi più sicurezza. Già da tempo sono sceso con le pressioni. Perdo nel duro ma chissenefrega. Poi anche nel cornering mi aspetto grossi vantaggi.
 

SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
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Novi Ligure
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Forse ripeto cose già dette cmq:
1)Per andare forte prima bisogna capire il mezzo
2)bisogna voler andare forte (sembra banale...nn lo è)
3)ci vuole tanta pratica.

Tradotto vuol dire che capire il limite della forcella,delle gomme,dei freni e delle geometrie è il primo passo da fare,anche su una rampetta di 10 metri provando a venir giù con il solo cerchione anteriore attaccato al terreno;
Se si vuole andar forte bisogna pur metterci cadute e prove.Io sono prudente e se sono al limite nn mi faccio problemi a scendere.Spesso devo dire che il limite credo sia davvero lì perchè il mio amico di giri vola a terra 10 metri dopo :hahaha:(per fortuna senza conseguenze);
La pratica sul campo è fondamentale per capire dove la ruota può impuntarsi e quando,cosa fare se puoi frenare davvero poco con l'anteriore su una pietraia a 35 gradi di pendenza e via dicendo.

Io preferisco nn farmi male e nn mi interessa arrivare 10 sec prima o 10 dopo (ma anche 40 dopo).L'altro giorno abbiamo trovato 2 che giravano nel sentiero che avevamo preso e in salita andavano forte ma in discesa questo signore metteva giù il piede e nn stava nella posizione corretta.Risultato che stava per farsi male in zone facilissime.Con questo voglio dire che la PAURA svolge un ruolo determinante.

Buoni giri :celopiùg:
 

SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
3.257
4
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Novi Ligure
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Infatti pure avendo cerchi per tubeless e gomme tubeless light da XC, questo giro monto delle Nobby Nic da trail. Meno leggere ma mi aspetto molto più grip e quindi più sicurezza. Già da tempo sono sceso con le pressioni. Perdo nel duro ma chissenefrega. Poi anche nel cornering mi aspetto grossi vantaggi.

Io giro con gomme da fango (michelin country mud,nn sono eccezionali ma discrete) e pressioni ridicole (1,8-1,9 davanti/ 2,1-2,2 dietro).Mai pizzicato,gran grip,poca scorrevolezza.(59 kg io,3-4 kg di equip più vestiti e bici).
DA quando ho sostituito le estive con queste in discesa vado il quadruplo (infatti mi sembrava di avere qualche problema,addirittura credevo di avere qualche muro psicologico...invece no solo le gomme :hahaha:).
Ergo nn si può avere tutto (scorrevolezza e tenuta).:il-saggi:
:celopiùg:
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
3.502
125
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si, si però alla fisica non si comanda. Se caschi a 20 km/h è una cosa, se caschi a 40 km/h è un'altra...

Già, ma la fisica comanda anche il comportamento della biga e andare troppo piano è controproducente, si deve trovare un compromesso tra velocità e stabilità: chi ha paura solitamente cade praticamente da fermo, aumentando la sua paura e andando ancora più lento *peggiorando* la situazione... Le discese vanno affrontate con un'inerzia sufficiente a garantire una certa stabilità, altrimenti si fa del Trial... che non è semplicissimo (e infatti si cade).
E va comunque sottolineato che ognuno ha dei limiti che possono si migliorare, ma solo fino ad un certo punto.
 

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