Adriatic coast 2012

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Biker popularis
16/2/11
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Gambettola
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Io domenica a Gualdicciolo per motivi familiari non c'ero, ma mi sono letto tutti i messaggi, critiche varie e quant'altro.
L'anno scorso ero uno di quelli che si era lamentato un pochino per il percorso a mio avviso un pò troppo tecnico, e non perchè c'era stato un ragazzo che si era fatto male seriamente, quello può capitare sempre a meno che non te ne stai a casa sul divano. Io oggi stesso ho fatto una caduta sulla discesa degli Scheggi (da Monte Altavelio verso Mercatino Conca) impuntando la ruota anteriore su un ramo che mi sembrava innocuo invece era bello duro!!! :scassat:
Mi sento di spezzare una lancia in favore di chi organizza queste manifestazioni: è difficile accontentare tutti, chi vuole il percorso facile e chi lo vuole tecnico. Chi vuole la porchetta all'arrivo se no se ne sta a casa, e chi vuole il gadget come ricordo eccetera eccetera.
Se uno va all'Adriaticoast, secondo il mio modesto parere, lo fa per stare in compagnia e pedalare facendo quattro chiacchere senza l'assillo del cronometro come magari succede in altri circuiti.
Se non è spinto da tali motivazioni, o se ne sta nel letto, oppure se ne va a pedalare da solo.
Fine dell'intervento.
Vorrei dire anch'io il mio parere in merito all'organizzazione delle Adriaticoast.
Per quanto riguarda il fatto che i percorsi siano troppo tecnici per i neofiti o troppo pedalabili per quelli più scafati, non è un problema così difficile da risolvere: è sufficiente disegnare un percorso corto abbastanza semplice ed un lungo che soddisfi le esigenze dei più allenati. Alle volte qualche km di asfalto può passare quasi "inosservato" se permette di raggiungere un sentiero tecnico, un panorama sorprendente, un borgo antico, una discesa adrenalinica... Anzi, ogni tanto Certo che il gioco deve valere la candela.
In passato ci sono state adriaticoast degne di merito, che possono essere prese ad esempio: Gambettola (non si accontentano dei tanti sentieri delle colline Gambettolesi e spesso aprono tracce nuovi), Borello (tranne quella dell'anno scorso, sempre ai massimi livelli), Quarto, Sogliano, Mercatino Conca...
Il fatto che ogni tanto qualcuno si faccia male, non significa necessariamente che i sentieri siano pericolosi... Basta guardare su strada cosa succede...
Ma bisogna sempre ricordare che ci vuole un notevole impegno per organizzare una Adriaticoast ai massimi livelli ed è necessario anche qualche anno di esperienza per trovare i percorsi adeguati (eventualmente aprendone di nuovi), pensare ai ristori vari e sufficientemente forniti, segnaletica efficiente, accellerare i tempi delle iscrizioni, rimediare dei premi a sorteggio soddisfacenti, e magare integrare con altre chicche.
Ne ricordo alcune: il premio per chi riusciva a superare uno strappo quasi impossibile (a Mercatino Conca un po' di anni fa, a Sogliano l'anno scorso...), il pasta party all'arrivo compreso nell'iscrizione, illuminazione stile Las Vegas e passaggi tipo Luna Park (alle notturne di Monteleone), servizio foto (Sogliano), ristori da cappottamento...
Occorre aiutare questi gruppi che si impegnano ad organizzare, cercando di fornire critiche costruttive per migliorarsi, ma senza MAI dimenticare l'impegno e la gratuità necessari per organizzare una adriaticoast seppure mediocre.
 
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fafa67

Biker serius
16/11/07
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MILANO.MARITTIMA
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Vorrei dire anch'io il mio parere in merito all'organizzazione delle Adriaticoast.
Per quanto riguarda il fatto che i percorsi siano troppo tecnici per i neofiti o troppo pedalabili per quelli più scafati, non è un problema così difficile da risolvere: è sufficiente disegnare un percorso corto abbastanza semplice ed un lungo che soddisfi le esigenze dei più allenati. Alle volte qualche km di asfalto può passare quasi "inosservato" se permette di raggiungere un sentiero tecnico, un panorama sorprendente, un borgo antico, una discesa adrenalinica... Anzi, ogni tanto Certo che il gioco deve valere la candela.
In passato ci sono state adriaticoast degne di merito, che possono essere prese ad esempio: Gambettola (non si accontentano dei tanti sentieri delle colline Gambettolesi e spesso aprono tracce nuovi), Borello (tranne quella dell'anno scorso, sempre ai massimi livelli), Quarto, Sogliano, Mercatino Conca...
Il fatto che ogni tanto qualcuno si faccia male, non significa necessariamente che i sentieri siano pericolosi... Basta guardare su strada cosa succede...
Ma bisogna sempre ricordare che ci vuole un notevole impegno per organizzare una Adriaticoast ai massimi livelli ed è necessario anche qualche anno di esperienza per trovare i percorsi adeguati (eventualmente aprendone di nuovi), pensare ai ristori vari e sufficientemente forniti, segnaletica efficiente, accellerare i tempi delle iscrizioni, rimediare dei premi a sorteggio soddisfacenti, e magare integrare con altre chicche.
Ne ricordo alcune: il premio per chi riusciva a superare uno strappo quasi impossibile (a Mercatino Conca un po' di anni fa, a Sogliano l'anno scorso...), il pasta party all'arrivo compreso nell'iscrizione, illuminazione stile Las Vegas e passaggi tipo Luna Park (alle notturne di Monteleone), servizio foto (Sogliano), ristori da cappottamento...
Occorre aiutare questi gruppi che si impegnano ad organizzare, cercando di fornire critiche costruttive per migliorarsi, ma senza MAI dimenticare l'impegno e la gratuità necessari per organizzare una adriaticoast seppure mediocre.
quoto al 100%
 

Bosco

Biker serius
Vorrei dire anch'io il mio parere in merito all'organizzazione delle Adriaticoast.
Per quanto riguarda il fatto che i percorsi siano troppo tecnici per i neofiti o troppo pedalabili per quelli più scafati, non è un problema così difficile da risolvere: è sufficiente disegnare un percorso corto abbastanza semplice ed un lungo che soddisfi le esigenze dei più allenati....

preferirei un breve ma tecnico, stile enduro , il lungo facile lo lascerei ai mangiatori di kilometri.
 
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apenseri

Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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Valconca
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R.R. 9.2 (AM)
preferirei un breve ma tecnico, stile enduro , il lungo facile lo lascerei ai mangiatori di kilometri.
Lo spirito dell'Adriatic Coast è tutt'altra cosa:
l'idea di base è quella di "pedalate ecologiche";
con l'enduro questo non ha nulla a che fare......

Nonostante le critiche che spesso si leggono,
questa è un'idea vincente: i fatti lo dimostrano;
le gare di enduro ed i percorsi d'enduro in genere, per quanto affascinanti, richiamano sempre un numero molto minore di partecipanti.
 

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Biker popularis
16/2/11
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Gambettola
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preferirei un breve ma tecnico, stile enduro , il lungo facile lo lascerei ai mangiatori di kilometri.

Il breve ma tecnico non è stile enduro. E lo dice la parola stessa che non è roba facile...
Anche a me piace molto l'enduro, ma puoi scordarti il breve. Anzi... sono percorsi che fatti con le bici adeguate (ovvero bici da enduro) sono più impegnativi del lungo di ogni adriaticoast.

E poi se il percorso breve dell'adriaticoast lo fai tecnico, ai neofiti cosa lasci? La strada dal parcheggio alle iscrizioni?

Vieni a fare l'enduro che avrai pane per i tuoi denti!
 
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Bosco

Biker serius
Il breve ma tecnico non è stile enduro. E lo dice la parola stessa che non è roba facile...
Anche a me piace molto l'enduro, ma puoi scordarti il breve. Anzi... sono percorsi che fatti con le bici adeguate (ovvero bici da enduro) sono più impegnativi del lungo di ogni adriaticoast.

E poi se il percorso breve dell'adriaticoast lo fai tecnico, ai neofiti cosa lasci? La strada dal parcheggio alle iscrizioni?

Vieni a fare l'enduro che avrai pane per i tuoi denti!

il mio problema è che continuo a non capire che non devo scrivere certe cose in questo thread ,anzi non devo proprio. "Vieni a fare l'enduro che avrai pane per i tuoi denti!" : ah dì, me la sono cercata, i miei compagni mi prenderanno per il c.. a vita :hahaha:
 
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pig_org

Biker serius
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rsm
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Buongiorno a tutti.

premesse... sono un endurista(moto) da 15 anni circa che per tenersi allenato pratica mtb a livello amatoriale. il "problema" è che mi inizia a piacere molto, quindi vorrei provare a fare qualche giretto(non troppo impegnativo, almeno all'inizio) ...

mi chiedo... il giro di Gabicce Mare com'è? difficile? ci vuole una gamba molto allenata? ho guardato il sito ma non va, non si capisce com'è il giro, l'altimetria ecc...

grazie
Ale
 
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apenseri

Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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Valconca
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Buongiorno a tutti.

premesse... sono un endurista(moto) da 15 anni circa che per tenersi allenato pratica mtb a livello amatoriale. il "problema" è che mi inizia a piacere molto, quindi vorrei provare a fare qualche giretto(non troppo impegnativo, almeno all'inizio) ...

mi chiedo... il giro di Gabicce Mare com'è? difficile? ci vuole una gamba molto allenata? ho guardato il sito ma non va, non si capisce com'è il giro, l'altimetria ecc...

grazie
Ale

C'è sempre un percorso corto adatto ai meno allenati; se hai già fatto un po' di uscite non avrai troppi problemi ad ultimarlo.
Per quello che riguarda l'aspetto tecnico...... beh, con lo sport che fai abitualmente, non avrai in nessun caso problemi..... ;)
Per i dettagli su lunghezza ed altimetria del percorso devi attendere la risposta di uno degli organizzatori della prova in questione che, se non sbaglio, non ho mai visto su questo topic, comunque in quella zona non ci sono salite interminabili e dislivelli impossibili, mal che vada ne spingi un tratto.
 

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Biker popularis
16/2/11
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Gambettola
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Ciao, ragazzi.
Io vorrei sapere se l'Adriaticoast di mercoledì 25 aprile è organizzata da un team UISP o UDACE perché, da quanto ne so io, se è organizzata da un team UDACE, i tesserati UISP non sono coperti nel cado succeda qualcosa.
Qualcuno mi può rispondere?

Grazie
 
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MoNsTerDarK

Biker ultra
6/6/11
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Cattolica (RN)
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sono andato oggi a fare il giro lungo che si farà mercoledi'....speriamo che domani mettano altri segnali per il percorso...altrimenti molte persone si perderanno lungo la via....in alcuni punti ringraziavo di avere la traccia gps sul navigatore....!
 
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luc7a

Biker infernalis
16/8/08
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Mercatino Conca
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Ciao, ragazzi.
Io vorrei sapere se l'Adriaticoast di mercoledì 25 aprile è organizzata da un team UISP o UDACE perché, da quanto ne so io, se è organizzata da un team UDACE, i tesserati UISP non sono coperti nel cado succeda qualcosa.
Qualcuno mi può rispondere?

Grazie

29/03/2012 Tesserati UDACE definitivamente "out" dalla Consulta
Dalla riunione del 22 marzo tenutasi al Coni a Roma, tra il Comitato, la Consulta e la dirigenza Udace, non se n'è cavato un ragno dal buco. 'L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare'.

Dal 26 marzo i tesserati Udace non saranno più accettati nelle gare organizzate dalla Consulta e le Asd affiliate Udace saranno invalidate dal Coni. Una vera e propria granaccia.
Secondo la nostra fonte all'interno della Consulta, il Coni ha ben chiarito i fatti spiegando a Udace la sua posizione di Ente NON riconosciuto (praticamente ritenendolo non oltre che una libera associazione sportiva). Situazione che poco è piaciuta al vice presidente Pier Angelo Negri, che ha invece tentato di sostenere la tesi che Udace ha tutti i crismi e diritti per essere un ente riconosciuto.
Inamovibile ovviamente il Coni il quale ha ribadito che Udace di fatto, come ente, non esiste, pertanto tutto (e con tutto si intendono tesserati e società) dovrà passare sotto l'egida diretta di Acsi, facendo di fatto sparire il logo Udace da tesserini e moduli di affiliazione.
E il presidente Acsi Antonino Viti?
Si è ritrovato in una situazione di una gravità a lui sconosciuta dove non ha potuto fare altro che mettersi a disposizione del Coni (nel tentativo di capire come sistemare la cosa).
Cosa ne è emerso da questa riunione ?
Di fatto che Udace conta 22.000 tesserati in tutta Italia (e non 60.000 come credevamo) e che Negri è sempre stato all'oscuro del fatto che questa 'querelle' dura da anni, fin dai tempi dell'affiliazione con Csain.
Sintetizziamo quindi la tragica situazione:
il Coni, e non la Consulta, ha totalmente invalidato Udace, i suoi tesserati e le sue società;
il 25 marzo é terminata la deroga alla delibera della Consulta che torna così valida (nessun udacino alle gare della Consulta, nessun tesserato Consulta alle gare Udace);
Quindi cosa si dovrebbe fare? In buona sostanza nulla di eccessivamente complicato, sulla carta: sarebbe sufficiente che tutti i tesserati Udace diventassero tesserati Acsi, che tutte le società affiliate Udace fossero affiliate Acsi e che tutti i comitati provinciali Udace diventassero comitati Acsi con dirigenza Acsi. Cioè... l'estinzione di Udace.
'Che ne sarà di noi?'
è la voce degli udacini che si leva al cielo. Onestamente non lo sappiamo. Sappiamo però che alla luce dei fatti, la palla passa ora a Udace e che dal 26 marzo gli udacini potranno correre solo corse Udace e che le corse Udace vedranno solo la partecipazione dei loro tesserati.
La prossima mossa è quindi lasciata alla presidenza nazionale Udace che, si spera, si attivi per tutelare i 22.000 ciclisti e le chissà quante società che hanno dato loro fiducia.
Comunicato n° 6 del 26/03/2012 CONI - La Consulta Nazionale Ciclismo nel prendere atto della buona volontà espressa dal presidente Acsi dott. Viti, con lettera prot. n. 216/12/av del 23 marzo 2012 di adesione a quanto emerso nel corso della riunione con i dirigenti degli uffici Coni competenti, evidenzia però che essa non può essere accettata così come formulata, ne ritenuta una concreta soluzione alla problematica Udace in quanto:
1. Devono essere indicati tempi certi e brevi entro i quali sia completato il processo di affiliazione all'Esp Acsi delle Società attualmente affilate all'associazione Udace;
2. Devono essere indicati i tempi certi e brevi entro i quali sia completato il processo di tesseramento all'Acsi dei soggetti attualmente tesserati all'associazione Udae.
Solo a seguito di quanto sopra potrà realmente avvenire l'assunzione del calendario dell'attività attualmente Udace da parte dell'Acsi, con la compiuta incorporazione dell'Udace da parte dell'Acsi come previsto dalla normativa del Coni.
Inoltre la lettera del Presidente Viti non fa cenno ad una condizione richiesta dalla Consulta Nazionale Ciclismo nel corso della riunione presso il Coni: che tutto il processo sopra descritto sia monitorato da una commissione mista di garanzia espressa dalla Consulta stessa che verifichi i tempi e i modi del suddetto processo di incorporazione.
Per quanto sopra esposto si precisa che, i tempi certi e brevi sopra indicati per il completamento dell'incorporamento dell'Udace nell'Acsi vengono individuati dalla Consulta nel termine massimo del 9 aprile 2012, data fino alla quale saranno ancora ammessi i tesserati Udace/Acsi alle gare degli Enti della Consulta e viceversa; periodo durante il quale si attuerà anche il lavoro di monitoraggio della Commissione di garanzia della Consulta Nazionale Ciclismo, dopo tale termine solo i soggetti in possesso di tessera Acsi potranno essere ammessi alle competizioni degli Enti della Consulta, e contestualmente i tesserati Fci ed Esp della Consulta possono prendere parte alle sole competizioni rientranti nei calendari condivisi organizzate sotto l'egida Acsi.
Il Segretario della Consulta Nazionale Ciclismo Enzo Martino

Non ti so dire però se è organizzata da UDACE
 
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LoryAnthemx2

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30/3/10
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San Marino
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mr.k

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20/8/09
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Buongiorno a tutti.

premesse... sono un endurista(moto) da 15 anni circa che per tenersi allenato pratica mtb a livello amatoriale. il "problema" è che mi inizia a piacere molto, quindi vorrei provare a fare qualche giretto(non troppo impegnativo, almeno all'inizio) ...

mi chiedo... il giro di Gabicce Mare com'è? difficile? ci vuole una gamba molto allenata? ho guardato il sito ma non va, non si capisce com'è il giro, l'altimetria ecc...

grazie
Ale


il giro è studiato veramente bene,pochissimi tratti su asfalto tanto in mezzo al verde,percorso fattibile da tutti con solo un paio di muri...io sono un novizio della mtb e mi sono divertito un sacco su quel percorso
:celopiùg:
 

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