...sembra una applicazione alla biologia e fisiologia del comportamento umano del classico anello ricorsivo di Moebius.
Senza via di uscita...
Dietro la parola magica "marketing" (mutuata direttamente dalla lingua anglosassone all`interno della nostra italica senza fare tanti complimenti) molto spesso si nasconde piu` di una insidia ovviamente per il bersaglio ultimo che e` l`acquirente finale...mosso in questo caso da necessaria passione.
Qui sembra che quando il Moloch chiamato marketing si muove, lo faccia quasi per compassione verso un mondo di famelici e potenziali acquirenti affetti da sindrome da assuefazione post vendita.
Lo scopo perverso del marketing e` anche quello di ingenerare nuovi bisogni confidando nel serbatoio sempre grandi di persone disposte a spendere non per aggiornare o potenziare l`esistente ma per fare opera di rinnovo continuo...come una volta si faceva per fine anno gettando il vecchio per correre subito dietro al "nuovo".
Nel settore dei processori per personal computer un bel giorno negli anni `80 il marketing (che io spedirei in toto in qualche colonia extra mondo senza ritorno...dato che le innovazioni provengono sempre e comunque da chi fa ricerca di base, progetta e realizza fisicamente piuttosto che da una miriade di persone sempre intente ad osservare grafici di rendimento economico) decise che solo con una ampiezza di parola di 32 bit si poteva sopravvivere e via vennero immessi sul cosiddetto mercato tali primi esemplari (l`80386 in ambito x86).
Peccato che il primo vero sistema operativo per il "mercato di massa" che non aveva assolutamente fatto richiesta dal basso di un nuovo tipo di paradigma computazionale, scritto totalmente a 32 bit e` venuto molto ma molto piu` tardi.
La saturazione/stagnazione del mercato viene creata molto spesso in determinati settori ad hoc proprio per continuare ad alimentare una sindrome da assuefazione allo spendere per ottenere avanzamenti misurabili non in ordini di grandezza ma in frazioni di un intero.
Poi mi piacerebbe sapere chi decide che la "massa delle persone" che costituiscono altra fantomatica entita` detta "mercato" e` stanca di un determinato paradigma in questo caso di biciclette con
ruote da 26 pollici di diametro nominale ?
Sempre e solo imposizioni fatte dall`alto.
Le 29er non sono la nuova frontiera ma solo un altro espediente per garantirsi un altro paio di lustri (ammesso e non concesso che si abbia questo tempo a disposizione) in attesa di immettere per grazia ricevuta sul mercato "altra mirabolante" invenzione e rivoluzione nel settore.
Una bicicletta che abbandoni il classico concetto di trasmissione a
catena ed ingranaggi oltre che il sistema di cavi Bowden che oggi costituisce la attuazione dei comandi di deragliamento.
Questo potrebbe essere un reale distacco verso il "futuro" ma non un aumento del diametro delle ruote con annessa modifica dei rapporti di trasmissione.
A leggere questa porzione di frase poi "e noi avremo CC-RIGIDE-FULL DA 80 A 200MM e troveremo motivi di cambiare e spendere...come sempre." sembra quasi una questione ineluttabile, immanente.
E se invece dal basso venisse una bella strigliata verso l`alto della struttura "mercato" costringendola a produrre secondo i reali bisogni della maggior parte delle persone invece che fare sempre il contrario ?
Questo ovviamente non avviene perche` esiste sempre un grande serbatoio di utenza cosiddetta che viene incontro al "vertice" assecondandolo sempre ed a prescindere, cambiando continuamente.
Siamo sicuri che le ora tanto vituperate 26 abbiano esaurito il loro potenziale ?
Mi piacerebbe tanto che di qui a poco venisse di nuovo mescolato il mazzo di carte ed apparisse sul tavolo un nuovo "salto epocale"...allora di colpo anche le 29er non sarebbero piu` "the last frontier" ma solo una tappa intermedia...
E` un meccanismo perverso di continua generazione artificiale di nuovi bisogni che crea poi i guasti anche a livello macroscopico nella economia.
E non e` questione riduttiva di rifiuto del progresso.
Grazie.
Marco1971.