La questione
per me è molto semplice.
Maggiore è l'antisquat, maggiore è l'effetto kickback di inibizione della sospensione. Quindi bene in salita, per risparmiare energia e non far bobbare la bici, male in discesa.
Minore l'antiquat, minore il kickback. Bene in discesa, male in salita.
Con i schemi delle sospensioni a quadrilatero, è possibile variare la posizione dei centri virtuali di rotazione dei vari membri della sospensione, posizionandoli nei punti più opportuni in rapporto al tiro catena, variando le quote cinematiche (le lunghezze delle varie bielle).
I progettisti delle full moderne, cercano di massimizzare l'antisquat quando la catena è sui rapporti più agili, per migliorare il comportamento in salita, e minimizzarlo sui rapporti più lunghi, per ridurre il kickback in discesa.
Ergo, in salita tenete gli agili, in discesa i lunghi, che tanto ci hanno già pensato i progettisti.
Sulla mia OCCAM posso salire con l'ammo aperto e non bobba assolutamente, grazie proprio a questi accorgimenti.
EDIT: non so se infrango qualche regola del forum, ma qui è spiegato con dei disegni come valutare l'antisquat:
Put on those thinking caps and get ready for a deep dive, complete with illustrations, into the definition of anti-squat.
www.pinkbike.com
Marco lo aveva sottolineato nel video, ma qui è spiegato in modo ancora più chiaro:
The chain plays a big role in anti-squat, beginning with its duty to transfer the driving forces from the mainframe to the rear wheel. It’s from these driving forces that the whole load transfer story starts. However, a common misconception is that anti-squat is the chain force and nothing else. It’s in the combination of the chain line with the suspension pivot layout that we get our anti-squat force line.