Non è una vera e propria invenzione di sana pianta. Come dice l'articolo, è praticamente l'alter ego elettromeccanico del freno ad aria dei carri dei tir. Al di là del fatto che il sistema conservi la risposta analogica di un qualsiasi freno meccanico o idraulico, cosa da vedere, la latenza diventa qualcosa di estremamente critico. L'altro aspetto non di poco conto è legale. Solo pochi anni fa, se non erro sulla Mercedes classe A, venne introdotto il drive-by-wire, quindi il volante senza piantone, con sterzo a
catena completamente elettromeccanica. La tecnologia c'era da decenni, e non c'era nemmeno di mezzo il wireless. Eppure è costato l'ira di Dio, tanto da giustificarlo soltanto su un'auto di quel livello. Il motivo? L'omologazione. Qui non credo che sia diverso: riuscire a rendere legale un sistema del genere è molto più complesso e costoso che rendere legale un normale freno meccanico o idraulico, e dubito basti il semplice concetto di fail-safe sulla falsariga dei
freni ad aria.
Sul fatto che sia una buona idea ho qualche dubbio. Non credo garantisca una frenata migliore o più sensibile di un buon freno idraulico. Leva i tubi di mezzo, ma penso che su questo si potrebbero fare passi avanti in altre direzioni. Ad esempio, basterebbe avere i tubi integrati nel telaio e nella forcella, con dei QD (
Formula già li ha sui suoi freni) in prossimità delle pinze (una sorta di bus idraulico). Tanto, vorrei vedere chi mai cambia i tubi dei freni, se non per ragioni estetiche, che verrebbero a decadere se integrati. Oltretutto un bus idraulico potrebbe essere sfruttato anche per attuare il deragliatore.