News Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

marco

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Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo...
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lorenzom89

Biker grossissimus
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emilia romagna
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è inutile incapponirsi a volere fare per forza BDC in certe zone d'italia con traffico di auto fuori controllo come la lombardia o il lazio..

la bdc è un bellissimo sport, e in italia è fattibilissimo, a patto di farlo in zone e in periodi consoni.. nell'appenino romagnolo dove giro io è abbastanza fattibile, ci sono le zone dei comuni montani che apparte alcuni weekend di luglio e agosto il traffico è molto basso.. anche in toscana in tante zone è così..

se abitassi in lombardia e avessi voglia di pedalare.. o faccio mtb.. oppure mi muovo in auto e vado in zone più remote.. anche perchè è un pò stupido girare in mezzo al traffico e poi lamentarsi.. perchè ok puoi aver tutte le ragioni del mondo.. però intanto stai rischiando la vita.. quando vai sotto un camion poi dopo te ne fai poco della ragione..
 

alexLith

Biker superis
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sto meditando di fare il tour del lago di garda... che lo sogno da 35 anni... Son li li per andare e stamattina mi leggo questo... Beh almeno se vengo arrotato saró consapevole del pericolo. Purtroppo, io credo, se ne puó parlare tanto, incazzarsi, denunciare o fare la voce grossa... ma alla fine da tutti i punti di vista i ciclisti sulla strada siamo un nulla, uno zero. Unica cosa é cercare di essere intelligenti e tentare di convivere con il problema applicando strategie per aggirarlo.
 

lorenzom89

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sto meditando di fare il tour del lago di garda... che lo sogno da 35 anni... Son li li per andare e stamattina mi leggo questo... Beh almeno se vengo arrotato saró consapevole del pericolo. Purtroppo, io credo, se ne puó parlare tanto, incazzarsi, denunciare o fare la voce grossa... ma alla fine da tutti i punti di vista i ciclisti sulla strada siamo un nulla, uno zero. Unica cosa é cercare di essere intelligenti e tentare di convivere con il problema applicando strategie per aggirarlo.
ecco mentre scrivevo pensavo proprio anche al tour del lago di garda.. che va tanto di moda in bdc..

la zona è bellissima per la bici, clima top, paesaggio stupendo, bei posti da soggiornare MA il giro del lago di garda in bdc andrebbe VIETATO, è assurdo farsi 150km in bici su una strada così stretta e trafficata!
piuttosto fanne solo un pezzo, poi svolta per le colline circostanti e fatti un giro nell'entroterra che è stupendo, ma farsi 6-7 ore di bici con le auto che ti pelano, ti insultano, che ti schiacciano tra le gallerie e le rocce per me è follia..
 
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alexLith

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ecco mentre scrivevo pensavo proprio anche al tour del lago di garda.. che va tanto di moda in bdc..

la zona è bellissima per la bici, clima top, paesaggio stupendo, bei posti da soggiornare MA il giro del lago di garda in bdc andrebbe VIETATO, è assurdo farsi 150km in bici su una strada così stretta e trafficata!
piuttosto fanne solo un pezzo, poi svolta per le colline circostanti e fatti un giro nell'entroterra che è stupendo, ma farsi 6-7 ore di bici con le auto che ti pelano, ti insultano, che ti schiacciano tra le gallerie e le rocce per me è follia..
urca.. addirittura mi dici cosí. Sta cosa mi fa riflettere... forse é un progetto che non vale la pena di realizzare. Ci penseró... grazie del suggerimento :)
 

oTToo

Biker forumensus
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è inutile incapponirsi a volere fare per forza BDC in certe zone d'italia con traffico di auto fuori controllo come la lombardia o il lazio..
Ma che c'entrano Lombardia e Lazio? Cominciamo coi piccoli campanilismi e i luoghi comuni? Il tema è il rispetto.
Io mi muovo in auto per mezza Italia e ne vedo di tutti i colori dappertutto. Il più comune dei comportamenti killer per i bikers è quello di non guardare dietro prima di aprire la portiera dell'auto e subito a seguire i sorpassi al pel e questo capita ovunque.
MA il giro del lago di garda in bdc andrebbe VIETATO
Ecco, la soluzione all'italiana: un bel divieto ma per gli altri però...
 

albatros_la

Biker marathonensis
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Collegno (TO)
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Una rondine non fa primavera... Certo parliamo del giudizio di due persone competenti: un professionista e uno che ha girato il mondo. È facile vedere sempre del meglio rispetto a ciò che si ha. È una buona cosa, in fondo: dovrebbe spronarci a migliorare.
Per quanto a rilento, sono convinto che la situazione ciclabile italiana stia migliorando. E quanto al turismo ci sono sempre più iniziative imprenditoriali e di infrastruttura per migliorare. Di nuovo, siamo lenti, e si dovrebbe fare molto di più, ma non siamo un Paese del Terzo Mondo. Lascerei nel cassetto del benaltrismo il confronto con l'India e l'amara conclusione sul "vivere bene" come qualcosa di circoscritto a certe fasce benestanti. Penso che pochi italiani sani di mente, soprattutto non benestanti, andrebbero a vivere in India.
Comunque sia, ci sono numeri a spiegare il problema della sicurezza dei ciclisti sulle strade in Europa: questi gli ultimi. Dai quali numeri si evince che, seppure sia difficile fare un raffronto, l'Italia rimane lontana dai Paesi con il maggior numero di morti sulle strade, e leggermente sotto la media. Siamo comunque un Paese dove non si arriva a 500 bici per 1000 abitanti, contro Germania, Olanda &co dove c'è un rapporto di 1:1, e dove sicuramente si fa più strada in bicicletta. Il trend è tuttavia il costante aumento anche grazie al boom della pedalata assistita, e a differenza di un tempo ci sono molte più persone che lavorano in sella a una bici (e quelli sì che ingrassano le statistiche degli incidenti... che pure non cambiano in modo evidente: segno che il resto dei ciclisti viaggia in modo più sicuro di un tempo?[considerazione personale]).
In Italia il numero di ciclisti morti sulle strade è pressoché costante, se non in leggero calo, negli ultimi 10 anni (attorno alle 250 persone annue), anche senza contare l'anno COVID dove c'è stata un'ovvia, marcata flessione.
Parlo da fortunato. Provengo da una regione a bassa densità abitativa e con un discreto numero di tratti ciclabili (il FVG) e vivo in un'area metropolitana che negli ultimi 20 anni ha visto un discreto aumento di ciclabili, anche pure (cioè non ciclopedonali miste, il Piemonte e in particolare Torino e interland).
 

Robibz

Biker perfektus
17/3/21
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Bolzano
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una
urca.. addirittura mi dici cosí. Sta cosa mi fa riflettere... forse é un progetto che non vale la pena di realizzare. Ci penseró... grazie del suggerimento
La penso come Lorenzo, è un giro che non farei mai, troppo pericoloso, forse se lo fai d'inverno rischi molto meno, ma già adesso, secondo me, è come andare a cercare la morte...
 

VinciTrail

Biker assatanatus
29/5/18
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Tesero
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Orbea OIZ M-Team
ma infatti a me personalmente non è mai interessata la BDC proprio per questo motivo..
troppo traffico e aggiungo anche troppe distrazioni.. smartphone ecc..
ti bastano 3 secondi che ti distrai un attimo, non vedi il ciclista e poi sono azzi..

il pericolo c'è anche in MTB se fai lo scemo o se "vai oltre i tuoi limiti", ma in ogni caso dipende da te!
in BDC è diverso perchè spesso il pericolo viene dagli altri e non dipende da te! Chiaro, io parlo del ciclista che rispetta il codice ecc..
 

marika.f

Biker superis
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Orbea
E' sempre una questione di causa-effetto
In Italia il senso civico, il rispetto delle regole, il rispetto del prossimo sono sotto le scarpe.

In strada, dove obtorto collo siamo costretti al contatto con persone che, normalmente, non frequenteremmo MAI, i contrasti emergono più che altrove.
E le bici, in quanto utenti deboli, nel senso che in uno scontro con moto/auto/furgoni hanno sempre la peggio, sono i primi ad accorgersene.

Chi è appassionato di sci, ad esempio, si trova a smadonnare anche sulle piste, con la sensazione di essere in mezzo a una manica di trogloditi egoisti, incapaci di empatia e rispetto per l'incolumità altrui.

Ma non solo, anche tra gli stessi bikers spesso ci sono problemi. Mi è capitato lungo una delle salite del giro "5 rifugi". Noi eravamo con bici senza assistenza, lungo una rampa micidiale per salire al Sennes, sbuffando come locomotori e sudando come dei disperati. Dovendo risparmiare ogni watt, cercavamo le zone con la ghiaia meno fonda e il fondo più compatto. Una di quelle rampe che, anche col 28-51, non riparti. Da dietro, uno stronzo elettroassistito, che saliva col "turbo" a manetta, ci ha urlato in malo modo di spostarci, che lui doveva passare, e lo voleva fare lì, dove il fondo era migliore. Noi, che non avevamo margine di manovra, dovevamo spostarci.

Nemmeno tra bici ci si rispetta.
Gli stessi bikers, quando diventano automobilisti, son capaci di esser loro stessi molestatori di ciclisti.

E' un problema culturale ad ampio spettro e la soluzione è complessa ed impegnativa.

Sempre che vi sia, soluzione.
 

lorenzom89

Biker grossissimus
23/10/10
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emilia romagna
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mtb
e se invece lo vietassero alle auto?

così, per dire eh...

non ci sono troppe bici in strada, ci sono troppe auto.
Ma che c'entrano Lombardia e Lazio? Cominciamo coi piccoli campanilismi e i luoghi comuni? Il tema è il rispetto.
Io mi muovo in auto per mezza Italia e ne vedo di tutti i colori dappertutto. Il più comune dei comportamenti killer per i bikers è quello di non guardare dietro prima di aprire la portiera dell'auto e subito a seguire i sorpassi al pel e questo capita ovunque.

Ecco, la soluzione all'italiana: un bel divieto ma per gli altri però...
tutti giusti i vostri ragionamenti. ne conosco diversi di ciclisti da 20-30 mila km annui su strada che si lamentano come voi e che vogliono giustizia, meno auto e gente più disciplinata. però loro passano la loro vita tra insulti alle auto, nervoso, e ogni tanto polso o gamba rotta perchè un 'auto non li aveva visti o gli ha tagliato la strada...

bella vita.. soprattutto pensando che la bici è ciò che facciamo nel tempo libero.. se uno deve scegliersi una condanna del genere nel suo tempo libero non è tanto furbo a mio parere..

io dal giro del lago di garda ci sto ben lontano, come dalle statali e dalle grosse città.. è come se fossero vietati alle bici per me.. poi voi fate un pò come vi pare.. la vita è la vostra
 

Lord_Gine

Biker tremendus
12/7/07
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graziella
e se invece lo vietassero alle auto?

così, per dire eh...

non ci sono troppe bici in strada, ci sono troppe auto.
A sto punto come detto sotto vietiamo i laghi. Hanno una unica strada tutto intorno al perimetro ad una corsia per senso di marcia. Già con le sole macchine è impraticabile, aggiungiamoci pure le bici e auguri... In molti punti sono presenti ciclabili, ma condivise con i pedoni, strette e piene di curve. La conformazione del territorio e dei paesini non permette di fare chissà quali modifiche purtroppo..
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
www.arsie.net
Questa la devo raccontare.
Qualche settimana fa, verso le 17, in giro con la gravel.
Centro città.
Strada limite 30 km/h, stretta, semaforo verde, la strada è a senso unico alternato dopo il semaforo, sto andando a quasi 30 e non sono a destra perché ci sono dei tombini ed è tutto scassato e c'è ghiaino sui chiusini lisci.
Il Garmin Varia mi segna che da dietro arriva un'auto, di corsa.
Mi suona, mi supera e mi stringe a destra.
Gli urlo "cogl..."
Questo mi stringe ancora di più a destra per fermarmi.
Mi sposto a sinistra per passarlo via.
Mi stringe a sinistra.
Passo.
Faccio 10 metri, sirena della polizia.
Mi fermo.
Carabinieri in borghese che non si identificano.
Mi chiedono i documenti.
Pippone perché dovrei stare a destra.
Rispondo che a destra la strada è tutta rotta.
Replica che devo stare a destra e andare piano.
Replico che loro stavano correndo ben più dei 30 ammessi.
Minacciano di querelarmi per la parolaccia.
Replico che ne ho piene le scatole dei comportamenti violenti degli automobilisti.
Che non sto a destra se la strada è scassata.
Che sono un veicolo e il divieto di sorpasso vale per tutti.
Eh ma ...
Replico che "anche Rebellin e Scarponi..."
"Vabbè, per stavolta passi..."

Cronaca di un ordinario abuso di potere.
 

ANDREAMASE

Biker meravigliosus
9/10/03
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vicenza
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una da strada, una no e una via di mezzo...
A sto punto come detto sotto vietiamo i laghi. Hanno una unica strada tutto intorno al perimetro ad una corsia per senso di marcia. Già con le sole macchine è impraticabile, aggiungiamoci pure le bici e auguri... In molti punti sono presenti ciclabili, ma condivise con i pedoni, strette e piene di curve. La conformazione del territorio e dei paesini non permette di fare chissà quali modifiche purtroppo..
lo conosco molto bene il Lago di Garda (tra l'altro ci abita mia cognata, quindi anche dal punto di vista dei residenti).

se non fosse in Italia la soluzione si troverebbe, sensi unici, limite dei 30km/h, ciclabili, quello che vuoi, qualcosa si può fare, bisognerebbe cominciare a pensare (in Italia) che non ci sono solo bici.

comunque il problema principale l'ha ben evidenziato poco sopra @marika.f , pulllllltroppo resta poco da aggiungere. :-(
 

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