Test Dischi freno Y0D4 di BCA Performance

Paoloderapage

Biker perfektus
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Transition Spur & XC500
Ehm, io spero che in BCA ci ripensino a quell'anodizzazione rugginosa, con quello che costano sti dischi: è come se la Porsche 911 me la dessero con su soltanto una mano di primer, chi la comprerebbe ?
vendono senza problemi le Porsche che hanno laccetti di cuoio invece dell maniglie interne, finestrini in plastica e c'è chi paga un sovraprezzo per rimuovere aria condizionata e parte dei rivestimenti, le venderebbero anche con la carrozzera grezza se fosse un modello esclusivo!
 

monorotula

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Ehm, io spero che in BCA ci ripensino a quell'anodizzazione rugginosa, con quello che costano sti dischi: è come se la Porsche 911 me la dessero con su soltanto una mano di primer, chi la comprerebbe ?
A pensarci bene forse non è una cattiva idea. Il tratto distintivo della Porsche è la forma, non il colore, mentre un disco freno non è facile da distinguere per la forma; questa anodizzazione rugginosa è il miglior sistema per far sapere che la tua bici monta dei dischi BCA e non dei volgarissimi Shimano (per non dire di peggio).
 

superskinny

weekend warrior
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Transition Patrol Ponderosa Green custom
A pensarci bene forse non è una cattiva idea. Il tratto distintivo della Porsche è la forma, non il colore, mentre un disco freno non è facile da distinguere per la forma; questa anodizzazione rugginosa è il miglior sistema per far sapere che la tua bici monta dei dischi BCA e non dei volgarissimi Shimano (per non dire di peggio).
Infatti è come il manubrio dorato!
 

ide84

Biker superis
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Garlasco
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Specialized epic s-works
Concludo scrivendo che a me piacciono, parecchio. Purtroppo ho solo dischi di alta gamma che per l'utilizzo che ne faccio son infiniti. Li cambio più per gusto che per necessità. Credo che quando saranno abbinati al loro impianto freno, ci saranno dei feedback al riguardo, sarò davvero tentato. Per me sono piacevolissimi e ben vengano prodotti innovativi. Perchè se un acquirente dovrà scegliere tra questi, braking o trickstuff ( se mai si decidessero a produrli in tempi ragionevoli ) dovranno sicuramente mettere sul piatto specifiche degne di nota.
Non vedo l'ora... per ora bravi bravi bravi. Spero non costino meno di 900 euro. Ahahhahahah
 

vitamin

Biker forumensus
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Secondo me soprattutto chi pratica gravity (a meno che abbia tendenze suicide) ovviamente è giusto che si affidi a dei freni potenti e resistenti alla fatica, e quindi ad una combo impianto/dischi/pastiglie di alto livello; il problema è che talmente tante sono le opzioni e le novità, nonché le diversissime esperienze ed opinioni di noi utenti del forum, che diventa difficile fare una sintesi ed essere certi di spendere bene il proprio budget freni (a meno che si possano subito mettere su i Direttissima e allora ti piace vincere facile...).
C'è chi dice che i Cura sono i migliori, chi stravede per Saint o Zee, chi parla bene degli Hayes, chi dei TRP, chi (e non partite tutti con gli insulti ora) parla bene dei Code: dopo di che comincia la tarantella sui dischi (Sram, Shimano, Galfer, Braking, Hope ecc...) per non dire delle pastiglie (chi magnifica quelle prese su Aliexpress, chi si affida solo alle originali, alette si, alette no...).
Forse, di tutti i componenti di una bici (insieme alla sella ;-) ), l'impianto frenante è quello maggiormente "soggettivo" poiché, se non ricordo male, qualche anno fa lessi una comparativa a livello potenza ma poi subentravano altre componenti meno oggettive come modulabilità ecc..
 
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fafnir

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A pensarci bene forse non è una cattiva idea. Il tratto distintivo della Porsche è la forma, non il colore, mentre un disco freno non è facile da distinguere per la forma; questa anodizzazione rugginosa è il miglior sistema per far sapere che la tua bici monta dei dischi BCA e non dei volgarissimi Shimano (per non dire di peggio).
Ci hanno fatto mandare giù quell'obbrobrio misto daltonico/zingaro che sono le Fox kashima arancioni, sono sicuro che sopravviveremo ad un mini spider colore ruggine
 

monorotula

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Ci hanno fatto mandare giù quell'obbrobrio misto daltonico/zingaro che sono le Fox kashima arancioni, sono sicuro che sopravviveremo ad un mini spider colore ruggine
Certo, lo hanno fatto per noi; chi avrebbe speso un euro per un trattamento kashima che ha lo stesso colore dell'anodizzato nero di serie? Il solfuro di molibdeno peraltro è grigio.
 

MauroPS

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Forse, di tutti i componenti di una bici (insieme alla sella ;-) ), l'impianto frenante è quello maggiormente "soggettivo" poiché, se non ricordo male, qualche anno fa lessi una comparativa a livello potenza ma poi subentravano altre componenti meno oggettive come modulabilità ecc..
infatti, mi piacerebbe leggere delle prove strumentali sul livello potenza e modulabilità, non soggettive. perché non mi pare il caso di spendere 100€ per vedere se questi dischi sono meglio dei dischi XY...
oppure tocca aspettare che qualcuno faccia da cavia...
 
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fafnir

Biker meravigliosus
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Certo, lo hanno fatto per noi; chi avrebbe speso un euro per un trattamento kashima che ha lo stesso colore dell'anodizzato nero di serie? Il solfuro di molibdeno peraltro è grigio.
Io non ho ancora capito che colore ha il trattamento kashima perché se hai una bici full factory di fatto hai tre colori diversi fra ammortizzatore reggisella e forcella. L'ammortizzatore sembra più pentola di rame, il reggisella è oro da sceicco e la forcella è a metà.
Comunque uno spider si nota molto meno e personalmente mi piace fatto così
 

lollo72

Biker perfektus
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In ambito gravity e soprattutto sulle e-bike si stà diffondendo l'uso di dischi da 220 all'anteriore piuttosto che gli spessorati , chissà se BSA abbia in programma anche dischi di tale diametro ?
 

frenk

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infatti, mi piacerebbe leggere delle prove strumentali sul livello potenza e modulabilità, non soggettive. perché non mi pare il caso di spendere 100€ per vedere se questi dischi sono meglio dei dischi XY...
oppure tocca aspettare che qualcuno faccia da cavia...

Le prove al banco si effettuano sempre ma in ambito off road sono notoriamente un mero riferimento iniziale per le aziende mentre sono SEMPRE i tester a portare a termine il lavoro e a raccogliere i dati in merito alle prestazioni. Chi fa il tester per professione, per un'azienda o per un media, è dotato di una sensibilità superiore alla media (non sempre eh, ormai su youtube sono tutti "tester") e di anni di esperienza e di confronti con altri prodotti analoghi che gli consentono di esprimere dei giudizi comunque oggettivi e coerenti proprio per evitare che siano i clienti a "fare da cavia". Se poi non ci si fida dell'oggettività e della coerenza dei tester, almeno di quelli con comprovata professionalità, allora l'unica alternativa è comprare alla cieca e scoprire da sé... o magari su consiglio dell'amico o del conoscente, che sarà per il 99,9% soggettivo.
 
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MauroPS

Biker acciaccatus
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Le prove al banco si effettuano sempre ma in ambito off road sono notoriamente un mero riferimento iniziale per le aziende mentre sono SEMPRE i tester a portare a termine il lavoro e a raccogliere i dati in merito alle prestazioni. Chi fa il tester per professione, per un'azienda o per un media, è dotato di una sensibilità superiore alla media (non sempre eh, ormai su youtube sono tutti "tester") e di anni di esperienza e di confronti con altri prodotti analoghi che gli consentono di esprimere dei giudizi comunque oggettivi e coerenti proprio per evitare che siano i clienti a "fare da cavia". Se poi non ci si fida dell'oggettività e della coerenza dei tester, almeno di quelli con comprovata professionalità, allora l'unica alternativa è comprare alla cieca e scoprire da sé... o magari su consiglio dell'amico o del conoscente, che sarà per il 99,9% soggettivo.
Per fidarsi dei tester di comprovata professionalità bisogna prima seguirli, comprare quello che consigliano e vedere se effettivamente la recensione è stata imparziale. Personalmente seguo la mtb e le recensioni da troppo poco tempo per essermi potuto fare un'idea sulla professionalità dei vari tester.. (compresi quelli di youtube, dove sono tutti "tester").
Da qui le mie perplessità, che sono più che altro generali e non sulla singola recensione.

Sicuramente un tester che si è fatto un nome non si sputtanerà esaltando un prodotto che non andrebbe recensito bene, però c'è anche da dire che scrivere questi articoli è un lavoro, pagato penso anche da chi si fa recensire. o sbaglio? chiedo perché non so come funziona esattamente, magari vi regalano i prodotti da recensire come fanno con i recensori top su Amazon...
 
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vitamin

Biker forumensus
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Le prove al banco si effettuano sempre ma in ambito off road sono notoriamente un mero riferimento iniziale per le aziende mentre sono SEMPRE i tester a portare a termine il lavoro e a raccogliere i dati in merito alle prestazioni. Chi fa il tester per professione, per un'azienda o per un media, è dotato di una sensibilità superiore alla media (non sempre eh, ormai su youtube sono tutti "tester") e di anni di esperienza e di confronti con altri prodotti analoghi che gli consentono di esprimere dei giudizi comunque oggettivi e coerenti proprio per evitare che siano i clienti a "fare da cavia". Se poi non ci si fida dell'oggettività e della coerenza dei tester, almeno di quelli con comprovata professionalità, allora l'unica alternativa è comprare alla cieca e scoprire da sé... o magari su consiglio dell'amico o del conoscente, che sarà per il 99,9% soggettivo.
Il problema però è che i tester delle aziende utilizzeranno materiali tutti della stessa azienda (quindi il tester Formula utilizzerà impianti, disco e pastiglia Formula, quello Sram idem) quindi i paciughi (io in primis) che spesso facciamo con i componenti dell'impianto frenante falsano le risultanze dei test.
In questo senso i tester dei media dovrebbero essere più "vicini" a noi mischiatori seriali (tipo la prova di questo topic o tutta la recente disquisizione del Diretur su dischi e pastiglie Galfer)
 

logio

Biker superioris
25/4/11
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Per fidarsi dei tester di comprovata professionalità bisogna prima seguirli, comprare quello che consigliano e vedere se effettivamente la recensione è stata imparziale. Personalmente seguo la mtb e le recensioni da troppo poco tempo per essermi potuto fare un'idea sulla professionalità dei vari tester.. (compresi quelli di youtube, dove sono tutti "tester").
Da qui le mie perplessità, che sono più che altro generali e non sulla singola recensione.

Sicuramente un tester che si è fatto un nome non si sputtanerà esaltando un prodotto che non andrebbe recensito bene, però c'è anche da dire che scrivere questi articoli è un lavoro, pagato penso anche da chi si fa recensire. o sbaglio? chiedo perché non so come funziona esattamente, magari vi regalano i prodotti da recensire come fanno con i recensori top su Amazon...

Quoto.

A mio parere il vero tester è l'utente finale che si compra quel determinato componente e lo mette alla frusta nel tempo con una manutenzione da utente normale. I media hanno sempre prodotti nuovi che sarà molto difficile che manifestino problemi nel giro di qualche uscita, a meno che non siano proprio progettati da schifo.
 
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frenk

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Sicuramente un tester che si è fatto un nome non si sputtanerà esaltando un prodotto che non andrebbe recensito bene, però c'è anche da dire che scrivere questi articoli è un lavoro, pagato penso anche da chi si fa recensire. o sbaglio? chiedo perché non so come funziona esattamente, magari vi regalano i prodotti da recensire come fanno con i recensori top su Amazon...

Sbagli. I prodotti vengono forniti in prova e non mi è mai successo che un'azienda provasse a interferire con l'esito della prova. Se ci sono problemi da sottolineare si sottolineano... e penso che proprio MTB Mag sia uno dei pochi magazine italiani noto per evidenziare i problemi se presenti... proprio perché siamo il magazine più letto in Italia e grazie a questo le aziende investono a prescindere dai risultati dei test. Inoltre non dipendiamo direttamente dalle inserzioni di settore quindi se a qualche azienda mette male il risultato di un test e sospende delle campagne pubblicitarie, ce ne facciamo serenamente una ragione, ma con la coscienza a posto avendo svolto il nostro lavoro, quello di informare i lettori, con onestà e professionalità. Sia io che @marco ci siamo sempre sentiti liberi di dire le cose in modo OGGETTIVO. Diversamente, il tuo discorso può essere vero per alcuni magazine con target minore o appunto per i recenti youtuber/influencer/fareiqualsiasicosaperdelmaterialegratis... che non possono certo mordere la mano che gli elemosina qualche tozzo di pane.
 

frenk

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Il problema però è che i tester delle aziende utilizzeranno materiali tutti della stessa azienda (quindi il tester Formula utilizzerà impianti, disco e pastiglia Formula, quello Sram idem) quindi i paciughi (io in primis) che spesso facciamo con i componenti dell'impianto frenante falsano le risultanze dei test.
In questo senso i tester dei media dovrebbero essere più "vicini" a noi mischiatori seriali (tipo la prova di questo topic o tutta la recente disquisizione del Diretur su dischi e pastiglie Galfer)

Normalmente le aziende acquistano i prodotti dei competitor per avere dei riscontri e compararli ai propri, sia al banco che in mano ai tester. Altrimenti, oggettivamente, che concorrenza si può fare senza conoscere gli altri prodotti sul mercato?
 
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frenk

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A mio parere il vero tester è l'utente finale che si compra quel determinato componente e lo mette alla frusta nel tempo con una manutenzione da utente normale. I media hanno sempre prodotti nuovi che sarà molto difficile che manifestino problemi nel giro di qualche uscita, a meno che non siano proprio progettati da schifo.

Non so gli altri media, ma qui i componenti siamo abituati a usarli per bene, ben più di "qualche uscita", prima di pubblicare una recensione... usciamo praticamente tutti i giorni e spesso i test durano anche parecchi mesi, per un totale di uscite che si può comparare a ben più di un anno per l'utente medio che utilizza la bici nei weekend.
 

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