Ehm, io spero che in BCA ci ripensino a quell'anodizzazione rugginosa, con quello che costano sti dischi: è come se la Porsche 911 me la dessero con su soltanto una mano di primer, chi la comprerebbe ?
vendono senza problemi le Porsche che hanno laccetti di cuoio invece dell maniglie interne, finestrini in plastica e c'è chi paga un sovraprezzo per rimuovere aria condizionata e parte dei rivestimenti, le venderebbero anche con la carrozzera grezza se fosse un modello esclusivo!Ehm, io spero che in BCA ci ripensino a quell'anodizzazione rugginosa, con quello che costano sti dischi: è come se la Porsche 911 me la dessero con su soltanto una mano di primer, chi la comprerebbe ?
Io...Ehm, io spero che in BCA ci ripensino a quell'anodizzazione rugginosa, con quello che costano sti dischi: è come se la Porsche 911 me la dessero con su soltanto una mano di primer, chi la comprerebbe ?
A pensarci bene forse non è una cattiva idea. Il tratto distintivo della Porsche è la forma, non il colore, mentre un disco freno non è facile da distinguere per la forma; questa anodizzazione rugginosa è il miglior sistema per far sapere che la tua bici monta dei dischi BCA e non dei volgarissimi Shimano (per non dire di peggio).Ehm, io spero che in BCA ci ripensino a quell'anodizzazione rugginosa, con quello che costano sti dischi: è come se la Porsche 911 me la dessero con su soltanto una mano di primer, chi la comprerebbe ?
Infatti è come il manubrio dorato!A pensarci bene forse non è una cattiva idea. Il tratto distintivo della Porsche è la forma, non il colore, mentre un disco freno non è facile da distinguere per la forma; questa anodizzazione rugginosa è il miglior sistema per far sapere che la tua bici monta dei dischi BCA e non dei volgarissimi Shimano (per non dire di peggio).
Ci hanno fatto mandare giù quell'obbrobrio misto daltonico/zingaro che sono le Fox kashima arancioni, sono sicuro che sopravviveremo ad un mini spider colore ruggineA pensarci bene forse non è una cattiva idea. Il tratto distintivo della Porsche è la forma, non il colore, mentre un disco freno non è facile da distinguere per la forma; questa anodizzazione rugginosa è il miglior sistema per far sapere che la tua bici monta dei dischi BCA e non dei volgarissimi Shimano (per non dire di peggio).
Certo, lo hanno fatto per noi; chi avrebbe speso un euro per un trattamento kashima che ha lo stesso colore dell'anodizzato nero di serie? Il solfuro di molibdeno peraltro è grigio.Ci hanno fatto mandare giù quell'obbrobrio misto daltonico/zingaro che sono le Fox kashima arancioni, sono sicuro che sopravviveremo ad un mini spider colore ruggine
infatti, mi piacerebbe leggere delle prove strumentali sul livello potenza e modulabilità, non soggettive. perché non mi pare il caso di spendere 100€ per vedere se questi dischi sono meglio dei dischi XY...Forse, di tutti i componenti di una bici (insieme alla sella ), l'impianto frenante è quello maggiormente "soggettivo" poiché, se non ricordo male, qualche anno fa lessi una comparativa a livello potenza ma poi subentravano altre componenti meno oggettive come modulabilità ecc..
Io non ho ancora capito che colore ha il trattamento kashima perché se hai una bici full factory di fatto hai tre colori diversi fra ammortizzatore reggisella e forcella. L'ammortizzatore sembra più pentola di rame, il reggisella è oro da sceicco e la forcella è a metà.Certo, lo hanno fatto per noi; chi avrebbe speso un euro per un trattamento kashima che ha lo stesso colore dell'anodizzato nero di serie? Il solfuro di molibdeno peraltro è grigio.
infatti, mi piacerebbe leggere delle prove strumentali sul livello potenza e modulabilità, non soggettive. perché non mi pare il caso di spendere 100€ per vedere se questi dischi sono meglio dei dischi XY...
oppure tocca aspettare che qualcuno faccia da cavia...
Per fidarsi dei tester di comprovata professionalità bisogna prima seguirli, comprare quello che consigliano e vedere se effettivamente la recensione è stata imparziale. Personalmente seguo la mtb e le recensioni da troppo poco tempo per essermi potuto fare un'idea sulla professionalità dei vari tester.. (compresi quelli di youtube, dove sono tutti "tester").Le prove al banco si effettuano sempre ma in ambito off road sono notoriamente un mero riferimento iniziale per le aziende mentre sono SEMPRE i tester a portare a termine il lavoro e a raccogliere i dati in merito alle prestazioni. Chi fa il tester per professione, per un'azienda o per un media, è dotato di una sensibilità superiore alla media (non sempre eh, ormai su youtube sono tutti "tester") e di anni di esperienza e di confronti con altri prodotti analoghi che gli consentono di esprimere dei giudizi comunque oggettivi e coerenti proprio per evitare che siano i clienti a "fare da cavia". Se poi non ci si fida dell'oggettività e della coerenza dei tester, almeno di quelli con comprovata professionalità, allora l'unica alternativa è comprare alla cieca e scoprire da sé... o magari su consiglio dell'amico o del conoscente, che sarà per il 99,9% soggettivo.
Il problema però è che i tester delle aziende utilizzeranno materiali tutti della stessa azienda (quindi il tester Formula utilizzerà impianti, disco e pastiglia Formula, quello Sram idem) quindi i paciughi (io in primis) che spesso facciamo con i componenti dell'impianto frenante falsano le risultanze dei test.Le prove al banco si effettuano sempre ma in ambito off road sono notoriamente un mero riferimento iniziale per le aziende mentre sono SEMPRE i tester a portare a termine il lavoro e a raccogliere i dati in merito alle prestazioni. Chi fa il tester per professione, per un'azienda o per un media, è dotato di una sensibilità superiore alla media (non sempre eh, ormai su youtube sono tutti "tester") e di anni di esperienza e di confronti con altri prodotti analoghi che gli consentono di esprimere dei giudizi comunque oggettivi e coerenti proprio per evitare che siano i clienti a "fare da cavia". Se poi non ci si fida dell'oggettività e della coerenza dei tester, almeno di quelli con comprovata professionalità, allora l'unica alternativa è comprare alla cieca e scoprire da sé... o magari su consiglio dell'amico o del conoscente, che sarà per il 99,9% soggettivo.
Per fidarsi dei tester di comprovata professionalità bisogna prima seguirli, comprare quello che consigliano e vedere se effettivamente la recensione è stata imparziale. Personalmente seguo la mtb e le recensioni da troppo poco tempo per essermi potuto fare un'idea sulla professionalità dei vari tester.. (compresi quelli di youtube, dove sono tutti "tester").
Da qui le mie perplessità, che sono più che altro generali e non sulla singola recensione.
Sicuramente un tester che si è fatto un nome non si sputtanerà esaltando un prodotto che non andrebbe recensito bene, però c'è anche da dire che scrivere questi articoli è un lavoro, pagato penso anche da chi si fa recensire. o sbaglio? chiedo perché non so come funziona esattamente, magari vi regalano i prodotti da recensire come fanno con i recensori top su Amazon...
Sicuramente un tester che si è fatto un nome non si sputtanerà esaltando un prodotto che non andrebbe recensito bene, però c'è anche da dire che scrivere questi articoli è un lavoro, pagato penso anche da chi si fa recensire. o sbaglio? chiedo perché non so come funziona esattamente, magari vi regalano i prodotti da recensire come fanno con i recensori top su Amazon...
Il problema però è che i tester delle aziende utilizzeranno materiali tutti della stessa azienda (quindi il tester Formula utilizzerà impianti, disco e pastiglia Formula, quello Sram idem) quindi i paciughi (io in primis) che spesso facciamo con i componenti dell'impianto frenante falsano le risultanze dei test.
In questo senso i tester dei media dovrebbero essere più "vicini" a noi mischiatori seriali (tipo la prova di questo topic o tutta la recente disquisizione del Diretur su dischi e pastiglie Galfer)
Quoto.
A mio parere il vero tester è l'utente finale che si compra quel determinato componente e lo mette alla frusta nel tempo con una manutenzione da utente normale. I media hanno sempre prodotti nuovi che sarà molto difficile che manifestino problemi nel giro di qualche uscita, a meno che non siano proprio progettati da schifo.