Coi mondiali tutti allenatori, con lo spread tutti economisti e con il coronavirus tutti dottori. Iniziamo col chiarire che il ciclista medio rischia molto di più di essere ospedalizzato perchè lo ha investito un veicolo che per causa del coronavirus, infatti l'immagine dell'automobilista che porta la mascherina da solo in auto ed intanto ha il cellulare all'orecchio (bastano 5 minuti ad osservare il traffico e potrete ammirare questi capolavori) già rende l'idea della condizione mentale dell'italiano medio. Poi dobbiamo essere consapevoli che screening con tamponi, obbligo di mascherine e distanziamento sociale non annullano la probabilità di contagio, l'unico modo per evitare il contagio è starsene da soli e lontano da tutto...infatti chi si trova in questo stato di paranoia invece di darsi alla delazione del prossimo dovrebbe preservare il suo stato di salute barricandosi in casa oppure andandosene a fare l'eremita in qualche posto sperduto, non come in primavera che vedevi gente che tutte le mattine andava a comprare un barattolo di fagioli alla coop e intanto malediva runners e bikers come fossero untori. Sul discorso dell'infettività degli asintomatici posso confermare che è realmente bassa e questo sia per il fatto di non tossire o starnutire, sia per la bassa carica virale trasmessa...anche un HIV+ (che prima avete menzionato) con bassa carica virale ha altrettanto bassa probabilità di trasmissione con rapporti a rischio. Un'ultima perla è quella che durante il lockdown si è fermata l'economia del paese ma sono rimaste aperte le tabaccherie, praticamente nell'enorme sforzo di rallentare il coronavirus (36mila morti con età media sopra 80 anni) ci siamo preoccupati di non intralciare il tabagismo (93mila morti l'anno con più del 25% di questi compreso tra i 35 ed i 65 anni di età).
Purtroppo si è creata la convinzione che nel caso del covid bisogna individuare il responsabile, cioè l'untore o chi non ha impedito all'untore di trasmettere il virus. A partire dal Presidente del Consiglio, a scendere ai Governatori delle regioni, fino agli Amministratori locali ... e persino fino agli Amministratori di condominio, passando per i datori di lavoro.
Questo causa un fenomeno di adozione generalizzata di mutande di ghisa; in cascata, tutti pensano: "ah beh ... se sono responsabile io ... allora decido io le regole !!!".
Fino a che ciò determina delle regole a livello nazionale ha un senso, ma poi si scende per arrivare all'Amministratore di condominio che vieta di fermarsi sulle scale a parlare per regolamento.
E si arriva alla situazione attuale in cui si fatica a trovare un centro per esami di medicina preventiva (è capitato a me !!!): in sostanza, per fare un esempio, uno può morire di quel che vuole e sono razzi suoi ... basta che non prenda il Covid, se no parte la caccia al responsabile. Ma non è che forse anche vendendo tabacco si hanno responsabilità? Sì, ma la morale comune non ne fa una colpa per nessuno !!!