Zona franca - parte terza

basol · 21/7/12

Pier88 ha scritto:
Oh io parto, vado una decina di giorni in Croazia con i miei e poi altri 10 giorni in Friuli a fare qualche ferrata e via più o meno alpinistica.

o-o

Sono contento per te Pier ma la biga te la sei venduta ?

Pier88 · 21/7/12

basol ha scritto:
Sono contento per te Pier ma la biga te la sei venduta ?

No lo scassone ce l'ho ancora... Negli ultimi due mesi sono stato spesso in montagna a piedi quindi il tempo per usarla non l'ho trovato, poi con il caldo che fa andare qui dalle mie parti per me è un po' proibitivo.

tostarello · 23/7/12

panorami spaziali

ieri ed oggi due percorsi cicloalpinistici fantastici, certo c'è da spingere parecchio ed anche spallare e parecchi passaggi sono molto esposti, questo tipo di giri non piacciono a tutti, a me incantano

domenica 22 - Croda Bianca

partenza da Riva di Tures a quota 1650 (con l'ausilo di passaggio auto da Campo Tures), malga knuttenalm 1900m (8°C alle 11), malga Durralm 2100m, passo della Croda Bianca 2500m (650m di dilivello in 3,5Km :specc:

), discesa iniziale vertiginosa :-! , poi divertente e quindi scorrevole verso Predoi; arrivo a Campo Tures dopo 38Km, circa 1100m D+ e 1900m D-

lunedì 23 - Kellerbaureweg

partenza dal lago di Neves a quota 1850 (sempre grazie a passaggio auto da Campo Tures), rif. Porro 2420m, traversata sentiero 27 "Kellerbauerweg", (14Km a quote tra i 2300 e 2450 - l'anno scorso l'avevo fatta in senso inverso), monte Spicco (poco sotto quota 2430) e poi 1500m di discesa continua e cazzuta fino a Campo Tures, totale 30Km, circa 1100m D+ e 2100m D-

e tutto questo senza tracce gps ed in solitaria... troppo belle le Alpi :-)

Coyote irrequieto · 23/7/12

tostarello ha scritto:
panorami spaziali

ieri ed oggi due percorsi cicloalpinistici fantastici, certo c'è da spingere parecchio ed anche spallare e parecchi passaggi sono molto esposti, questo tipo di giri non piacciono a tutti, a me incantano

domenica 22 - Croda Bianca

partenza da Riva di Tures a quota 1650 (con l'ausilo di passaggio auto da Campo Tures), malga knuttenalm 1900m (8°C alle 11), malga Durralm 2100m, passo della Croda Bianca 2500m (650m di dilivello in 3,5Km ), discesa iniziale vertiginosa :-! , poi divertente e quindi scorrevole verso Predoi; arrivo a Campo Tures dopo 38Km, circa 1100m D+ e 1900m D-

lunedì 23 - Kellerbaureweg

partenza dal lago di Neves a quota 1850 (sempre grazie a passaggio auto da Campo Tures), rif. Porro 2420m, traversata sentiero 27 "Kellerbauerweg", (14Km a quote tra i 2300 e 2450 - l'anno scorso l'avevo fatta in senso inverso), monte Spicco (poco sotto quota 2430) e poi 1500m di discesa continua e cazzuta fino a Campo Tures, totale 30Km, circa 1100m D+ e 2100m D-

e tutto questo senza tracce gps ed in solitaria... troppo belle le Alpi

pippixe · 24/7/12

Foto....foto.....fotoooooooo :voxpopul:

tostarello · 24/7/12

pippixe ha scritto:
Foto....foto.....fotoooooooo

eeeh, da qui non riesco a caricarle e neanche a scaricare le tracce dal garmin :celopiùg:

questi giri ti sarebbero proprio piaciuti, purtroppo le foto non riescono a rendere la straordinaria bellezza degli scenari alpini

oggi altro bel giro cicloalpinistico, l'anello del Giogo Lungo

partenza da Casere (quota 1600), salita al rif. Giogo Lungo - 2609m - passando per la Valle Rossa e malga Rossa, della serie ci piace soffrire... sui 1100m di dislivello in meno di 7Km, in gran parte gradonati con bici in spalla; in prossimità del rifugio scenario di alta quota con ghiacciai, neve e vento freddo, poi la discesa per la Valle del Vento, 7Km di una goduria incredibile che riportano a Casere in mezz'ora comprese foto e soste anzichè le 3h che servirebbero a piedi; infine trasferimento in bici fino a Campo Tures per un totale di 43Km e 1100-1200m D+ e sui 2000 D-

dopo questi giri ogni altro rischia di deludere, domani si torna :celopiùg:

XR400R · 24/7/12

c'hai mandato la pioggia ... speriamo che ci riporti il sole (anche se con questo fresco si sta "affavola")!!! :-)

Pier88 · 24/7/12

Che bei giri che ti stai a fa Riccà o-o

viò · 25/7/12

Si definisce salita della porchetta una salita al termine della quale, se fatta tutta in sella, ci si aspetterebbe di ricevere in premio un bel panino con la porchetta!
ogni biker ha una salita della porchetta anzi, spesso, ne ha più di una!
L'esistenza stessa e il numero di queste mitiche salite, dipende essenzialmente dallo stato di forma del biker.
un ciclista allenato e in buona forma, oltre a mangiare di rado la porchetta e altri lavorati del maiale, affronta le salite pimpante e di passo e, di solito, scavalla felice e contento ciucciandosi un ottimo gel al gusto "Svelto al limone" e concedendosi, a casa, una doppia razione di sali minerali e pasta lessa.
il biker meno allenato, oltre a sollazzarsi, a volte ma non sempre - percarità!- con porchetta, coppietta, braciole e amatriciana, affronta le salite con allegria. La gamba duole, il cuore bussa ma l'umore non cede e con le prime gocce di sudore arriva il miraggio: il porchettaro che, sulla cima, ti porge una rosetta calda dalla quale spunta una bella fetta di porchetta e un pezzo di croccante crosta! gnam gnam....
alla fine, se la salita viene completata in sella, felici e contenti ci si rallegra al pensiero che, qualche schifezzuola ipercalorica è, a quel punto, bel meritata!
il guaio è quando la gamba cede, il piede tocca terra e si deve spingere la bici: il miraggio scompare, il porchettaro non c'è più e il senso di colpa per la carbonara che ti eri già prenotata a cena, aumenta in modo esponenziale.
Il difficile, ma bello, è rimanere sul quel bel limite che rende il biker gogliardico e, allo stesso tempo, pimpante e scattante.
E'invece molto più facile ritrovarsi a catalogare salite familiari come salite della porchetta. :specc:

A quel punto, di solito, arriva il momento di godersi un po' la fissa mangereccia e pigrona...però....però....c'è sempre quel qualcosina che manca: quella bella sensazione di aver buttato fuori tutto, tossine e brutti pensieri portati via dal vento o colati via con il sudore.
quando la sensazione diventa necessità si deve ripartire da "se", piano piano, godendosi le sensazioni della bici come se fossero le prime uscite e, un bel giorno, magari, ti ritrovi a depennare una salitaccia che ti dava filo da torcere da un bel po' di mesi dalla categoria "salite della porchetta": arrivi in cima, sudata ma felice, ti giri, la guardi e ti concedi un bel sorso di acqua. a casa ti aspetta un bel pezzo di pollo cucinato in pentola a pressione....
oh,mer@a! ma nun'è che c'ho rimesso?????

abbracci a todos soprattutto a Tostarello: sei un grande!