Buon giorno a tutti, seguo il forum, leggo e scrivo quasi mai, ma questa volta mi sento di spendere due parole.
Io vivo in Alto Adige dove si litiga da prima che nascessi per decidere a chi appartiene la terra e in che lingua vanno scritti i cartelli, dove ci si sente autonomi e speciali, dove sembra tutto funzioni bene, ma le uniche cose che funzionano bene e contano son quelle che portan soldi. Qua esiste una regola per tutto. Qua ho visto gente raccogliere col sacchettino la merda del cane anche nel bosco.
Io credo che le uniche regole che contano sono il buon senso e il rispetto per la nostra terra e tutti quelli che ci vivono, uomini NON per primi.
A chi crede che questi due ragazzi abbiano ferito la montagna dico che le montagne sono già ricoperte di ferite che si chiamano sentieri e gli stessi animali selvatici ne scavano sempre nuovi. Per non parlare delle strade e dei passi sui quali rombano motociclette e scalano le marce i pullman.
A chi si scandalizza per un fuoco dico di pensare a quanti generatori a gasolio accesi in quota alimentano i rifugi dove chiedete una birra in più dopo una bella scorpacciata, ci ho lavorato e so cosa dico.
A chi pensa che i divieti nascano per proteggere i poveri escursionisti dico che gli escursionisti sono semplici salvadanai per il turismo e che se i biker portassero più soldi dei montanari della domenica i sentieri verrebbero vietati proprio a questi ultimi.
Ai puristi della bicicletta dico che non c'è cosa più bella che scoprire sentieri nuovi, provarli, sbagliarli, spingere e pure spallare e chissà quante volte mi è successo di doverlo fare anche in discesa perché avevo studiato male la cartina a casa. Lasciate stare ogni tanto le mappe e Strava, così per provare una volta, è solo un consiglio.
Ad ogni modo la vera roccia è per fortuna ancora di tutti e non servono regole o divieti per capirlo e per non pestarsi i piedi sui sentieri e ognuno è libero di interpretarla...certo, magari gli elicotteri lasciamoli a terra per favore.
Facciamo i complimenti a questi ragazzi per la fatica, la bravura e anche solo la voglia di provarci. Ma soprattutto per la passione che dovrebbe accomunarci tutti e che è la vera chiave per vivere e rispettare la montagna.
Buone pedalate a tutti