Visita a Formula, parte 1

lazyrecon

Biker ultra
20/5/11
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trento
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sarebbe interessante sapere il numero di operai che lavorano su un turno, ho capito che c'era meno gente dato che era sera, ma il ciclo di produzione sembra altamente rotizzato, questa a mio avviso è una chiave di lettura interessante per capire come il "made in italy" riesce a rimanere competitivo dato il prezzo del lavoro in italia alle stelle...
 

California Jack

Biker novus
30/5/12
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Trieste
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la qualità si paga. poi non vuol dire che made in italy, germany o thailandia cambi molto, tanto le macchine costruite in thailandia son comunque progettate nelle rispettive sedi. quindi cambia solo dal punto di vista fiscale e del costo della manodopera, non la qualità del prodotto. non si discute che preferisco leggere "made in italy" che "made in china", però non vuol dire..
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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visto che si parla di formula.

Ieri ho chiamato in azienda perchè non avevo bisogno di alcune informazioni sui freni che mi erano stati dati quest'anno e di alcuni pezzi di ricambio.

I pezzi di cui avevo bisogno son già arrivati a casa mia. meno di 24 ore.
Se non è professionalità questa!!!!!
 

Jack Bisi

Redazione
17/2/03
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Genova
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la qualità si paga. poi non vuol dire che made in italy, germany o thailandia cambi molto, tanto le macchine costruite in thailandia son comunque progettate nelle rispettive sedi. quindi cambia solo dal punto di vista fiscale e del costo della manodopera, non la qualità del prodotto. non si discute che preferisco leggere "made in italy" che "made in china", però non vuol dire..

non è del tutto vero.

Prova a chiedere ad una azienda che delocalizza completamente la produzione assistenza o mandare un feedback. Le risposte sono lente e non sempre si può agire. Avere una azienda che progetta, produce, e testa i prodotti tutti nelle stesse sedi permette di avere uno sviluppo dei prodotti superiore e un dialogo diretto delle varie fasi della creazione del prodotto.

Vantaggi e svantaggi,però per come la vedo io leggere made in italy vuol dire... e vuol dire non necessariamente che un pezo vada meglio di un altro, vuol dire che se avrò un problema avrò una assistenza di eccellenza, se avrò problemi potrò parlare con persone competenti e risolverlo.
Se per una bici/prodotto di bassa gamma questo non significa niente (conviene cambiare che riparare) per prodotti top di gamma penso sia una cosa di gran rilievo.

YO
Jack:celopiùg:
 

RANDYGRAMOLA

Biker ultra
14/5/08
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pratese di nascita-empolese d'adozione
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Bike
il vecchio 456 ON ONE - UNA BESTIA!
la qualità si paga. poi non vuol dire che made in italy, germany o thailandia cambi molto, tanto le macchine costruite in thailandia son comunque progettate nelle rispettive sedi. quindi cambia solo dal punto di vista fiscale e del costo della manodopera, non la qualità del prodotto. non si discute che preferisco leggere "made in italy" che "made in china", però non vuol dire..
e quindi tu sostieni che la mano d'opera "nostrale" sia la stessa di un lavoratore cinese o taiwanese?
..bèh...
non condivido minimamente quel che dici!
 

Devastazione

Biker marathonensis
26/10/09
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Terranova Pausania
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Sara' anche Made in Italy ma per l'esperienza che ho avuto io con i freni Formula ( 3 bici, 3 impianti R1, 3 problemi di cui 2 impossibili da risolvere) il Made in Italy per quanto mi riguarda e' un etichetta da attaccare alle caciottine del supermercato o motivo di orgoglio e commozione per gli ultraottantenni nostalgici del ventennio fascista.
E' un peccato perche' finche' vanno bene questi freni sono veramente una pacchia,e' quando cominciano ad andare male che non se ne esce piu'.
Infondo e' proprio la filosofia del Made in Italy : all'inizio tutto bello e tutto fighetto,poi le scarpe fighe cominciano a diventare scomode e poco pratiche e le Alfa Romeo a 40.000 km cominciano a cadere a pezzi...


e quindi tu sostieni che la mano d'opera "nostrale" sia la stessa di un lavoratore cinese o taiwanese?
..bèh...
non condivido minimamente quel che dici!

Quello che auspico volesse dire visto che e' un dato di fatto e' che la manodopera orientale E' DI MOLTO SUPERIORE a quella italiana,visto che in Italia se ad un operaio viene chiesto di fare meglio ed impegnarsi di piu' questo ti mette gli avvocati del sindacato al culo o ti pianta 1 mese di sciopero. O va in malattia quando gioca la squadra del cuore,vedasi l'Alfa di Pomigliano d'Arco..:omertà:
Il senso di disciplina,dedizione al lavoro e orgoglio per il prodotto finito sono alla base della cultura professionale di ogni operaio asiatico, tutte cose che qui in Italia invece vengono additate come schiavismo,sfruttamento e caporalato.
Made in Italy ? No grazie. Va bene per i collarini reggisella CarbonTi che sono delle vere e proprie opere d'arte e che peraltro si fanno pagare come tali,per tutto il resto datemi un bel Made in P.R.C. o Taiwan che dormiro' sicuramente meglio.

Per tutti quelli che daranno un voto negativo a questo post potete baciare il mio regale culo bianco che anche se sta in Sardegna non vede una spiaggia da 10 anni.
 

SIMON73

Biker serius
31/12/11
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LOMBARDIA
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Ben venga il made in Italy. Sempre e solo Formula. Facciamo un po' come fanno i tedeschi che comprano solo autovetture e tecnologia made in Germany..
Se compriamo in Italia, con prodotti fatti in Italia completamente, avremo tutti dei vantaggi...
L'importante è che poi le nostre aziende non vengano acquistate da stranieri, vedi l'esempio della Ducati e di altre realta italiane.
Comunque, bravi e complimenti a Formula che ha saputo imporsi in un mercato così agguerrito...Continuate così!!!
 

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