Sara' anche Made in Italy ma per l'esperienza che ho avuto io con i freni Formula ( 3 bici, 3 impianti R1, 3 problemi di cui 2 impossibili da risolvere) il Made in Italy per quanto mi riguarda e' un etichetta da attaccare alle caciottine del supermercato o motivo di orgoglio e commozione per gli ultraottantenni nostalgici del ventennio fascista.
E' un peccato perche' finche' vanno bene questi freni sono veramente una pacchia,e' quando cominciano ad andare male che non se ne esce piu'.
Infondo e' proprio la filosofia del Made in Italy : all'inizio tutto bello e tutto fighetto,poi le
scarpe fighe cominciano a diventare scomode e poco pratiche e le Alfa Romeo a 40.000 km cominciano a cadere a pezzi...
e quindi tu sostieni che la mano d'opera "nostrale" sia la stessa di un lavoratore cinese o taiwanese?
..bèh...
non condivido minimamente quel che dici!
Quello che auspico volesse dire visto che e' un dato di fatto e' che la manodopera orientale E' DI MOLTO SUPERIORE a quella italiana,visto che in Italia se ad un operaio viene chiesto di fare meglio ed impegnarsi di piu' questo ti mette gli avvocati del sindacato al culo o ti pianta 1 mese di sciopero. O va in malattia quando gioca la squadra del cuore,vedasi l'Alfa di Pomigliano d'Arco..
Il senso di disciplina,dedizione al lavoro e orgoglio per il prodotto finito sono alla base della cultura professionale di ogni operaio asiatico, tutte cose che qui in Italia invece vengono additate come schiavismo,sfruttamento e caporalato.
Made in Italy ? No grazie. Va bene per i collarini reggisella CarbonTi che sono delle vere e proprie opere d'arte e che peraltro si fanno pagare come tali,per tutto il resto datemi un bel Made in P.R.C. o Taiwan che dormiro' sicuramente meglio.
Per tutti quelli che daranno un voto negativo a questo post potete baciare il mio regale culo bianco che anche se sta in Sardegna non vede una spiaggia da 10 anni.